La siderurgia in Francia inizia la concentrazione

La siderurgia in Francia inizia la concentrazione L'operazione dovrà essere approvata dalla Ceca La siderurgia in Francia inizia la concentrazione La «Usino,-» e la «Lorraine Escaut» annunciano la decisione di fondersi - Il nuovo gigante industriale produrrà il 32% dell'acciaio francese e il 7,4% di quello dei Mec - Avrà cinquantamila dipendenti e un fatturato di circa 450 miliardi di lire l'anno - Ora si attende l'annuncio della fusione tra la «Wendel» e la «Sidelor» (Nostro servizio particolare) Parigi, 21 febbraio. La concentrazione dell'in dustria siderurgica france se, annunciata a suo tempo, si è praticamente iniziata. La « Usinor » («Union Sidérurgique du Nord de la France») e la « Lorraine-Escaut», rispettivamente il primo e il quarto produt tore francese d'acciaio, han no annunciato la loro fusio ne. Il progetto, deciso dai consigli d'amministrazione delle due società, deve essere ora approvato dalla Ceca (la Comunità europea carbone e acciaio), per essere realizzato ma si ritiene a Parigi che non possano sorgere difficoltà in merito. In Borsa, dove la notizia è stata accolta senza sorpresa perché i progetti di fu sione erano noti, si precisa che gli azionisti di « Lor raine-Escaut » dovranno dare undici dei loro titoli per averne nove di «Usinor», ed il cambio viene considerato equo. «Usinor», quotata 111,50 alla fine della settimana scorsa, è salita oggi a 114,80 e «Lorraine Escaut » è passata da 92,05 a 93,50. Anche le società madri di «Usinor», cioè la « DenainAnzin» e «Les Forges du Nord et de l'Est», faranno la fusione per fondare la società « Denain-NordEst » che a sua volta si fonderà con le «Aciéries de Longwy », società madre di « Lorraine-Escaut » e verrà creata così la «Denain-NordEst-Longwy ». Lo scambio di azioni avverrà sulla base di otto azioni di «Denain-Nord-Est » per sette azioni delle « Aciéries de Longwy ». La nuova società avrà sedici officine, cinque miniere di ferro, ventiquattro altoforni, sedici acciaierie, cinquantamila dipendenti, un fatturato che si aggirerà sui 450 miliardi di lire al l'anno per una produzione di acciaio di 6,3 milioni di tonnellate, cioè un terzo (32 per cento) della produzione francese ed un tredicesimo (7,4 per cento) della prò duzione del Mercato co mune. Commentando l'aweni mento Le Monde osserva che la fusione delle due grandi società francesi av viene con alcuni anni di ri tardo sulle rivali italiane ( tedesche e constata che la produzione del nuovo com plesso sarà inferiore a quel la di « Finsider » ( 8 milioni di tonnellate), del grup po tedesco « Thyssen-Phoenix » (9 milioni), del gruppo tedesco-olandese « Dortmunder - Hoerder - Hetten » (10 milioni), ma raggiunge comunque la statura di « gigante ». Si aspetta inoltre la notizia ufficiale di un'altra fusione : quella tra la « Wendel » (tre milioni di tonnellate d'acciaio) e la «Sidelor» (2,6 milioni). La realizzazione di questo secondo concentramento è ritardata dalla soluzione di alcuni problemi, in particolare quello del finanziamento. Le due società interessate vogliono sapere prima di tutto quale aiuto riceveranno dallo Stato. Quando esisteranno due «giganti» francesi, potranno essi fondersi tra loro allo scopo di creare un « supergigante» che abbia la statura americana? Questo potrebbe chiamarsi « Siderurgia di Francia», osserva Le Monde, aggiungendo tuttavia che molte difficoltà dovrebbero essere risolte, tra cui quelle derivanti dalle regole della Ceca. L. Mannucci

Persone citate: L. Mannucci, Thyssen

Luoghi citati: Francia, Parigi