Come si è usciti dalla crisi di Fausto De Luca

Come si è usciti dalla crisi Come si è usciti dalla crisi (Nostro servizio particolare) Roma, 17 febbraio. Al termine del mandato esplorativo (quattro giorni più due di proroga) l'on. Moro ha oggi nuovamente ottenuto dal Presidente della Repubblica Saragat l'incarico di formare il governo di centro-sinistra. Dice il comunicato del Quirinale: «Questa sera alle ore 21 il Presidente della Repubblica ha ricevuto al palazzo del Quirinale l'on. prof. avv. Aldo Moro, il quale lo ha informato sugli ulteriori contatti con esponenti politici allo scopo di trarre più precisi orientamenti circa la formazione del nuovo governo in adempimento del mandato conferitogli VII corrente mese. « Il Presidente della Repubblica, preso atto delle informazioni ricevute, ha conferito all'on. Moro l'incarico di formare il nuovo governo». Moro scioglierebbe la riserva lunedì, e martedì potrebbe tornare al Quirinale con la lista dei ministri. Dopo aver risolto, nei primi quattro giorni del contatti esplorativi, il caso Sceiba; dopo aver definito tra ieri e oggi la distribuzione politica dei ministeri tra 1 quattro partiti della coalizione; il Presidente incaricato si dedicherà da domani, in sieme alle delegazioni dei par titi, alla precisazione dell'ordine in cui dovranno essere attuati 1 punti più qualificanti del programma di centro sinistra, in maniera da supe rare con il rilancio program matico e politico i residui stra sciehi negativi della crisi. La struttura del ministero è stata messa a punto nel corso della notte e nelle prime ore di stamane. Tutti hanno dimostrato la migliore buona vo lontà. Rumor, per la de, si è attivamente adoperato affinché le richieste comuni del psdi e del psi per una maggiore qualificazione delle loro rappresentanze nel governo fossero accettate dalla de ed ha cosi evitato nuovi irrigidimenti. Tanassi, per il psdi, il quale nei giorni scorsi è riuscito tre volte a riannodare i contatti che sembravano interrotti tra de e psi, ha lavorato oggi a smussare le ultime asperità. I socialisti non hanno insistito nella richiesta del ministero degli Esteri per Nenni, non volendo ostacolare il rientro nel governo dell'on. Fanfani. 1 repubblicani, che dall'inizio dì questa crisi avevano dichiarato di non aver problemi per quanto riguarda la struttura del governo, hanno dato tutto il loro contributo per il superamento dei contrasti. Le novità, per la struttura, sono le seguenti: 1) i socialisti cedono il ministero senza portafoglio per la Ricerca scientifica (finora tenuto dal sen. Arnaudi) in cambio del ministero del Commercio con l'estero che sarebbe affidato al sen. Giusto Tolloy, attualmente capo del gruppo psi del Senato; 2) 1 socialdemocratici cedono l'Industria (c'era Lami Starnuti che si ritira per ragioni di salutel e ottengono la Difesa, alla quale è destinato Tremelloni; mantengono le Finanze (c'era Tremelloni) che vengono affidate a Preti; mantengono la Riforma burocratica, ministero senza portafoglio finora diretto da Preti, e devono scegliere se affidarlo a Bertinelli o ad Orlandi; 3) i democristiani cedono la Difesa (c'era Andreotti) e il Commercio con l'estero (Mattarella) e ottengono l'Industria e la Ricerca scientifica; 4) il sen. Attilio Piccioni (de) lascia l'incarico di ministro senza portafoglio e assumerà la guida della delegazione italiana all'Onu, carica da lui già ricoperta in passato e attualmente tenuta dal sen. Bosco (de, fanfanlano) che entra nel Governo. Le ulteriori questioni da risolvere, per questo aspetto della crisi, riguardano adesso i singoli partiti. E* un problema piccolo per i socialdemo¬ cratici: Bertinelli oppure Orlandi alla Riforma burocratica. E' un problema grosso per democristiani che devono contemperare le richieste delle varie correnti oltre a numerose questioni personali. Stasera non sembrava ancora andata in porto l'assegnazione dei ministeri asti scelbiani, i quali erano partiti chiedendo un ministero politico (la Difesa) e un ministero tecnico, ma oggi si trovano a non poter andare oltre ì due ministeri che gli sono stati offerti: l'Agricoltura e la Ricerca scientifica. I candidati sono sempre Restivo, Scalfaro e Martinelli. I fanfaniani, nonostante l'opposizione delle altre correnti, sembra che otterranno tre posti: Fanfani agli Esteri, Bosco al Lavoro e un terzo ministero per l'on. Lorenzo Natali che in altri governi è stato sottosegretario e questa volta sarebbe promosso a maggiori responsabilità. La sinistra de mantiene due ministri: Pastore alla Cassa per il Mezzogiorno, Bo al- le Partecipazioni statali, ma dovrebbe migliorare la sua quota di sottosegretari. Resta alla corrente morodorotea («Impegno democratico») pa- gare il prezzo dell'ingresso de- gli scelbiani e dei fanfaniani, cioè il prezzo dell'unità del par- tito. Oltre a Colombo (Tesoro), non pare vi siano stasera nomi per i quali non si sia parlato di sostituzioni o di spostamen- ti. Si dice che ad Andreotti, privato della Difesa, potrebbe essere affidata la Pubblica Istruzione, ma sembra più prò- babile che l'attuale titolare del- l'Istruzione, l'on. Luigi Gui, resti al suo posto. Andreotti, allora, otterrebbe la presidenza del gruppo dei deputati de. L'on. Mattarella, privato del Commercio con l'Estero, ot- terrebbe un altro ministero se l'on. Restivo (pure siciliano) decidesse di non entrare. Piut- tosto sicura sembra la confer- ma del ministro Russo (cheadesso è alle Poste), mentrecorre voce che l'on. Sulloavrebbe chiesto di rientrare nel governo. Una prima lista dei ministri del nuovo governo può essere così formulata: Presidente del Consiglio: Moro (de) ; Vicepresidente: Nenni (psi); Ministro senza portafoglio per la Cassa del Mezzogiorno: Pastore (de); Ministro senza portafoglio per la Riforma burocratica: Bertinelli o Orlandi (psdi); Ministro senza portafoglio per la Ricerca scientifica: un de, probabilmente uno scelbiano; Ministro senza portafoglio per i rapporti con il Parlamento: Scaglia (de); Esteri: Fanfani (de); Interno: Taviani (de); Giustizia: Reale (pri); Bilancio: Pieraccini (psi); Finanze: Preti (psdi); Tesoro: Colombo (de); Difesa: Tremelloni (psdi); Lavori Pubblici: Mancini (psi) ; Commercio Estero: Tolloy (psi); Partecipazioni statali: Bo (de); Sanità: Mariotti (psi); Turismo e Spettacolo: Corona (psi). Sono da precisare i nomi dei democristiani che assumeranno i seguenti ministeri: Istruzione, Poste, Agricoltura, Trasporti, Industria, Lavoro, Marina Mercantile. Se il ministero senza portafoglio oggi affidato al sen. Piccioni non venisse mantenuto, il numero dei ministri (compresi Moro e Nenni) passerebbe da 26 a 25. Per giungere a questi risultati, che hanno permesso a Moro di concludere il man dato esplorativo accettando (con riserva) l'incarico di for mare il governo, le trattative sono continuate pressoché sen za interruzioni, da ieri matti na a questo pomeriggio. Oggi Moro ha cominciato col re carsi alla Camilluccia dove ha discusso con Rumor e gli espo nenti delle correnti de, special mente con gli scelbiani. Sem pre nella mattinata, la situa zione veniva esaminata da Nenni, De Martino. Brodolini, Ferri e Tolloy. Nel pomerig 8io si cominciavano a tirare le conclusioni. Il segretario del Ps' De Martino andava alla Camilluccia e aveva un lun 8° colloquio con Moro e Ru mor che serviva a sanzionare l'intesa dc-psi. Moro si recava quindi a Palazzo Chigi e si incontrava con Tanassi e poi COn La Malfa, chiudendo in modo soddisfacente anche questi colloqui. Il più era fatto, Poco dopo egli andava al Qui rinaie e, al termine di un in contro di mezz'ora col Capo dello Stato, otteneva, per la seconda volta nel corso di questa crisi, l'incarico per il governo. A conclusione della giornata l'atmosfera era molto buona in tutti gli ambienti. La direzione repubblicana, ascoltata una relazione di La Malfa, aderiva alle soluzioni proposte da Moro. A palazzo Wedekind l'on. Tanassi dichiarava che la crisi si poteva considerare praticamente risolta. < Volevano declassare il centro-sinistra alla serie B — ha detto alludendo ad espressioni circolate durante le ultime due settimane — ma adesso il centrosinistra torna in serie A ». Alla direzione socialista, riunitasi a tarda sera, De Martino ha dato un giudizio so stanzialmente positivo sull'an damento del negoziato, pur rilevando che alcuni punti riguardanti la composizione del ministero e l'ordine di priorità nell'attuazione dei punti programmatici restano ancora da chiarire. Il sen. Tolloy ha proposto che il psi, come la de, partecipi al governo unitariamente, ma Lombardi e Santi hanno risposto negativamente, affermando che il governo risulta ulteriormente spostato a destra e che il centro-sini stra è fallito. La maggioranza ha approvato la relazione di De Martino autorizzando la dele gazione socialista a continuare la trattativa per giungere al più presto alla conclusione del la crisi e al rilancio del cen tro-sinistra. Fausto De Luca II presidente Saragat ha conferito l'incarico a Moro

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