I gruppi di centro-sinistra ad Aosta abbandonano la seduta della Regione

I gruppi di centro-sinistra ad Aosta abbandonano la seduta della Regione I gruppi di centro-sinistra ad Aosta abbandonano la seduta della Regione Dopo oltre tre ore di discussione - Hanno così impedito la votazione sulla sospensione dei due consiglieri de coinvolti nella vicenda del Casinò - Alla riunione erano presenti anche gli ex assessori socialisti (Dal nostro corrispondente) Aosta, 12 febbraio. Anche la seduta odierna del Consiglio regionale della Valle d'Aosta si è conclusa con un nulla di fatto e con la minaccia di altri esposti alla Procura. Trentatré erano i consiglieri presenti in aula. Il clima era di distensione, anche se vi è stata battaglia, contrariamente alla gazzarra del 9 febbraio scorso. Oggi erano assenti i due consiglieri democristiani dott. Francesco Gheis e avv. Giuseppe Torrione, rinviati a giudizio per la vicenda dei seicento milioni del Casinò di St. Vincent. Erano presenti per contro i due assessori socialisti dimissionari, dott. Francesco Balestri e Mario Colombo, che non si sono seduti al banco del governo. Dopo tre ore e mezzo di discussioni, di cavilli giuridici, di diverse interpretazioni sulla legge, i trentatré consiglieri non si sono trovati d'accordo sulla sospensione dei due consiglieri de. La battaglia è sta¬ ta prevalentemente condotta da una parte dall'avv. Bionaz della de, e dall'altra dal consigliere Germano del partito comunista; arbitro il presidente del Consiglio avv. Marcoz. De, psdi e campagnards hanno chiesto di anteporre al primo punto dell'ordine del giorno le dimissioni dei due consiglieri de e di arrivare ad una votazione. Union e pei, Invece, sono rimasti fermi nel voler discutere prima la sospensione dei due consiglieri. Evidente la manovra da parte della Giunta union-comunista di voler disporre di sedici voti contro i quindici della democrazia cristiana, psdi, campagnards e liberali. I due socialisti a questa votazione, infatti, non avrebbero partecipalo. Al momento della votaione della sospensione gli undici rappresentanti della de, il socialdemocratico, i due liberali e i due socialisti hanno abbandonato l'aula, mettendo i sedici union-comunisti nella impossibilità di rendere valida la seduta. I socialisti e il socialdemocratico sono rientrati poi in aula per votare esclusivamente alcune delibere di giunta, secondo le disposizioni dei rispettivi partiti. Il socialista Colombo, durante il suo intervento ha detto: «Siamo disponibili esclusivamente per due punti all'ordine del giorno: dimissioni dei due consiglieri democristiani e approvazione delle delibere di Giunta. Chiariamo però che non si può parlare di una nuova maggioranza con il partito liberale ». Una dichiarazione è stata data ai giornalisti dal segretario della de avv. Malagutti: « Siamo in pieno fascismo ricorrente. Il Consiglio è stato esautorato dalle proprie prerogative, faremo i passi necessari perché sia ripristinata la sovranità numerica. Al di là delle formule politiche, vi è un problema di libertà, di democrazia e di costume ». Un altro esposto dunque verrà presentato alla magistratura perché accerti se il presidente del Consiglio si è reso responsabile ancora una volta di attentato contro l'assemblea regionale. Vi

Persone citate: Francesco Balestri, Francesco Gheis, Giuseppe Torrione, Malagutti, Marcoz, Mario Colombo

Luoghi citati: Aosta, Bionaz, Valle D'aosta