La legge sulla riforma delle pensioni di guerra

La legge sulla riforma delle pensioni di guerra Un provvedimento atteso da tempo La legge sulla riforma delle pensioni di guerra II progetto, illustrato dal ministro Preti, sarà presentato al nuovo governo e poi alle Camere - Novità essenziali: evitate le lunghe istruttorie della Corte dei Conti e semplificate le procedure - I richiedenti potranno consultare gli atti che li riguardano (Nostro servizio particolare) Roma, 12 febbraio. E' stato consegnato oggi al ministro Preti lo schema di disegno di legge per la riforma delle norme che disciplinano le pensioni di guerra. Il progetto, che sarà al più presto presentato al nuovo governo e successivamente alle Camere, è stato elaborato da una speciale commissione istituita dall'on. Preti e presieduta dal dr. Manfredi, presidente di sezione della Corte dei Conti. « Con questo provvedimento — ha detto il ministro — si adempie un'altra promessa fatta dal governo Moro in materia di riforma della pubblica amministraeione ». L'on. Preti ha poi illustrato le innovazioni introdotte. Esse, oltre ad aumentare le garanzie per gli interessati, smaltiranno rapidamente le centinaia di migliaia di domande e di ricorsi arretrati che, con le procedure attuali, sarebbero risolti solo verso l'anno duemila. Le novità essenziali sono le seguenti: RICORSI AMMINISTRATIVI — Per evitare le lungaggini, del resto indispensabili, connesse alle istruttorie della Corte del Conti, saranno am messi i < ricorsi amministra tivi », che verranno esaminati direttamente dal Ministero del Tesoro e non dalla Corte dei Conti. La decisione ministeriale dovrà specificare le ragioni del c diniego o del parziale accoglimento della domanda di pensione » e consentirà ai richiedenti di consultare gli atti che li riguardano e di ottenerne copia. CONTROLLO INFERMITÀ' — Per assicurare una maggiore speditezza, senza trascurare la necessaria oculatezza dei controlli medici, un sanitario sarà incluso fra i membri del comitato consultivo. Il medico potrà così raccogliere immediatamente e direttamente quei giudizi medico-legali che occorrono per stabilire il nesso di causalità fra servizio in guerra e infermità accusata. Con questa procedura — ha rilevato l'on. Preti — è < evidènte che dinanzi alla Corte dei Conti saranno presentati soltanto quei ricorsi relativi a questioni pitt complesse che non possono risolversi in sede amministrativa*. PROCEDURA GIUDIZIARIA — Altre semplificazioni riguardano i giudizi della Corte dei Conti, perché tutte le questioni che non richiedono un'udienza pubblica saranno risolte direttamente da una ordinanza del presidente: così, per esempio, la «ricevibilità, l'inammissibilità o l'abbandono » dei ricorsi. Le amministrazioni statali saranno tenute a rilasciare tutti i documenti utili ai richiedenti per dimostrare che la loro infermità dipende realmente da cause di guerra. Infine, in caso di morte del ricorrente, la causa potrà essere « riassunta» dagli eredi senza termini prestabiliti e le conclusioni saranno notificate t impersonalmente a tutti gli eredi » o ad uno solo dei successori a titolo universale o particolare, nell'ultimo domicilio del defunto. Attualmente la notifica deve avvenire singolarmente a ogni erede, con evidenti perdite di tempo e una serie di complicazioni. RICORSI PENDENTI — L'on. Preti, concludendo la propria esposizione, ha annunciato che i ricorsi pendenti al 30 giugno 1966 saranno esaminati in via preliminare dal procuratore generale della Corte dei Conti. I ricorsi privi di sufficienti motivazioni verranno inviati all'amministrazione per un riesame che, in sede giurisdizionale, richiederebbe gran tempo. I ricorsi fondati, invece, saranno subito definiti con il nuovo provvedimento: la stessa procedura sarà riservata ai ricorsi che, pur non motivati, risultino in istruttoria al 30 giugno prossimo. 1. f.

Persone citate: Preti

Luoghi citati: Roma