Polemiche in Comuni astigiani per alberi abbattuti sulle strade

Polemiche in Comuni astigiani per alberi abbattuti sulle strade Polemiche in Comuni astigiani per alberi abbattuti sulle strade A Frinco un'arteria passata alla Provincia viene rifatta e allargata - I proprietari dei terreni invitati a tagliare le piante cresciute sul ciglio - Di qui le proteste di molti contadini mezzo fusto. (Dal nostro inviato speciale^ Asti, 10 febbraio. In alcuni comuni della provincia di Asti i proprietari dei terreni confinanti con le strade provinciali e comunali sono stati invitati ad abbattere entro il 31 marzo gli alberi che fiancheggiano la strada. Alberi e strade formano ormai un binomio che è fonte di polemiche: dobbiamo conservare le strade alberate o dobbiamo abbattere gli alberi? « Il nostro sindaco — ci hanno scritto alcuni contadini di Frinco d'Asti — sostiene che le piante rovinano il ciglio delle strade, ma noi pensiamo invece che lo rassodano con le loro radici; e per noi, ab batterle, è un danno ». Il caso segnalato da Frinco e dai paesi vicini è diverso dalle inconsulte distruzioni di alberate ombrose e pittoresche. Abbiamo percorso alcune delle strade indicate, e abbiamo visto i boscaioll all'opera. L'invito ad abbattere gli alberi ha avuto origine da un provvedimento dell'Amministrazione provinciale, la quale ha « provincializzato » un buon numero dì strade comunali e vuole riattarle, allargarle e asfaltarle. Perciò applica le norme di legge secondo cui le piante di alto fusto dei terreni limitrofi devono essere a tre metri di distanza dal fosso laterale della strada; e a un metro e gli alberi di piccolo Un incaricato della Provin-jeia assiste all'abbattimento compiuto da alcuni cantonieri nei tratti in cui non provvedono i proprietari dei terreni. « E' necessario — dice — per sistemare la strada: dobbiamo rifarne il fondo rialzandone il livello di circa mezzo metro, e portarla alla giusta larghezza di quattro metri, con i suoi fossati laterali per lo scolo dell'acqua ». Le piante abbattute, pioppi gaggie tigli, sono per lo più alberelli striminziti, salvo qualcuno di grosso fusto, e cresciuti disordinatamente proprio sul ciglio della strada. Il lavoro in corso aprirà una nuova arteria provinciale, turistica e pittoresca che da Frinco per San Rocco, Gerbetto, San Defendente giungerà a Callianetto (dove c'è il « Ciabot 'd Gianduia ») e per la Casa dei Coppi scenderà ad Asti. L'iniziativa della Provincia è stata seguita anche dai Comuni non certo per distruggere alberate, ma per sistemare le strade comunali e limitare le spese di manutenzione. Alberi e siepi che invadono il ciglio stradale, insidiano la pavimentazione, specie se è soltanto di terra battuta, insorgano con rami e foglie i fossati, trattengono le pozzanghere. Frinco per esempio, un paese di 800 abitanti, ha una rete di strade comunali lunga 29 chilometri, e in dieci anni ha speso circa 30 milioni per sistemarle, oltre a contributi governativi e provinciali per. una somma uguale. I trattori' rovinano le strade: «Se le sistemiamo a regola d'arte — ci dice il segretario comunale in assenza del sindaco che è il chirurgo prof. Teodoro Umberto di Asti — il nostro cantoniere (ne abbiamo uno solo) può curarne la manutenzione. C'era da scegliere: o rispettare gli alberi o avere delle buone strade ». L'abbattimento di piante, veramente, non spoglia il paesaggio. Piante di alto fusto, a tre metri di distanza, proiettano ancora l'ombra sulla strada, e altre se ne possono pian tare a giusta distanza se si vogliono strade alberate, co me infatti il Comune ha fatto in qualche tratto di viale nel centro del paese. Resta, naturalmente, il di sappunto di qualche contadino che 3i vede costretto a taglia re qualche pioppo o qualche albero fruttifero piantato sul limite della strada. Altri, invece, riconoscono l'utilità del la disposizione, e qualcuno anzi, ne trae un certo vantag gio, perché l'ombra delle pian te più alte si proiettava oltre la strada sul lato opposto, fin sul suo prato o sulla sua vigna, danneggiando le culture. e. d.

Persone citate: Teodoro Umberto

Luoghi citati: Asti, Callianetto, Frinco, Frinco D'asti