Coinvolti in rapine e furti nel Cuneese i girovaghi arrestati a Carmagnola?

Coinvolti in rapine e furti nel Cuneese i girovaghi arrestati a Carmagnola? Coinvolti in rapine e furti nel Cuneese i girovaghi arrestati a Carmagnola? Sono i due giovani che hanno assaltato la banca ad Orbassano - Uno avrebbe aggredito anche l'orefice di Moretta - Gli inquirenti li sospettano di « colpi » contro gioiellerie di Alba, Canelli, Bra, Alessandria (Nostro servizio particolare) Carmagnola, 8 febbraio. Valerio De Colombi, uno dei girovaghi arrestati dopo la sparatoria di sabato sera, è stato affidato al parrucchiere delle carceri « Nuove » di Torino. Un mese fa si era tinto i capelli neri, in modo da farli diventare rossi con riflessi ramati, per alterare i connotati. Il parrucchiere della prigione ha avuto il compito di trovare una lozione che li faccia tornare al più presto al colore naturale. Soltanto allora il magistrato deciderà se mettere il girovago a confronto con coloro che nelle fotografie hanno riconosciuto in lui (e nel complice Giacomo Barrerò) gli autori dell'assalto alla * Cassa di Risparmio » di Orbassano. Ma questa non è l'unica «impresa» attribuita ai due giovani. Sempre in base alle fotografie di questi giorni, da tutte le parti del Piemonte sono giunte ai carabinieri del Nucleo investigativo segnalazioni che indicano i due girovaghi, e in particolare il De Colombi, quali autori di altri reati. L'accusa più grave è arrivata da Moretta. Riguarda il tentato omicidio dell'orefice Lorenzo Aresio, che il 18 gennaio dell'anno scorso ebbe un occhio trapassato dalla rivoltellata sparatagli dal ladro che aveva saccheggiato la vetrina del suo negozio Il « colpo » fu commesso da due giovani Uno è già stato identificato: è Michele Barrerò, 20 anni, il fratello del girovago catturato dopo la sparatoria, rinchiuso da pochi giorni nelle carceri di Savona. L'altro sarebbe Valerio De Colombi. Così è detto in un messaggio pervenuto oggi al capitano Denaro e al tenente Formato da Moretta e dalla Procura della Repubblica di Saluzzo, dopo l'esame delle fotografie e dei connotati. Al girovago sono inoltre attribuiti i recenti svaligiamenti con il «cric» di oreficerie di Alessandria Canelli. Alba e Bra, dov'è stata sempre rilevata la presenza di un individuo che aveva le sue stes se caratteristiche somatiche. Può darsi che si tratti di coincidenze, ma non è da escludere che 1 testimoni siano nel vero. D'altra parte, il De Colombi e il Barrerò non avrebbero reagito con le armi al carabinieri che li affrontavano se avessero sulla coscienza soltanto i pochi furterelli che finora hanno ammesso. Un'ultima accusa viene da Vercelli. Si riferisce alla sparatoria avvenuta il mese scorso, di notte, sulla strada che porta a Ivrea. Le scariche partirono da un'auto rubata con due giovani a bordo che forzò un posto di blocco dei carabinieri. Gli sconosciuti usarono armi dello stes3o calibro di quelle che il Pe Colombi e il Barrerò impugnavano sabato sera. Una perizia balistica dirà se si trattava delle medesime pistole. In questo caso un altro anello si stringerà intorno ai due giovani e a Michele Barrerò, l'arrestato di Savona, in quanto appare sempre più evidente - he egli fece parte della stessa banda. a. v.

Persone citate: Colombi, De Colombi, Denaro, Michele Barrerò, Valerio De Colombi