Ufficiali dei carabinieri ascoltati al processo contro gli altoatesini

Ufficiali dei carabinieri ascoltati al processo contro gli altoatesini Ufficiali dei carabinieri ascoltati al processo contro gli altoatesini Secondo i testi, gli imputati confessarono spontaneamente - Il padre di un accusato afferma: «Li avevo sconsigliati, ma ora la prigione fa loro più male che bene» (Dal nostro corrispondente) Milano, 8 febbraio. (g. m.) 11 processo - fiume contro gli attentatori ed i propagandisti altoatesini è proseguito stamane con la deposizione dei carabinieri di Trento, che avevano condotto le indagini culminate con l'arresto, o la semplice denuncia a piede Ubero, degli attuali imputati. In particolare è stato ascoltato il capitano Dante di Trento, il quale ha confermato — su esplicita richiesta del giudice — che Andergassen aveva reso la sua prima confessione spontaneamente. Ad indurlo ad ammettere le proprie responsabilità sarebbe intervenuta, allora, una specie di « crisi di coscienza ». che lo aveva portato anche a fare i nomi degli altri responsabili. Anche gli altri imputati di cor¬ reità avevano — secondo il | capitano Dante — confessato senza alcuna pressione. E' risultato inoltre che il principale imputato avrebbe ricevuto da Dietl l'ordine di « sensibilizzare la campagna propagandistica ». Hanno deposto anche altri ufficiali dei carabinieri, che hanno partecipato alle indagini relative a diversi imputati o che hanno assistito ai loro interrogatori. Sono poi stati sentiti numerosi altri testimoni civili, ma la loro deposizione è stata irrilevante. Ultimi testi della giornata sono stati il padre e il fratello di Andreas Ladurner, il ragazzo imputato — assieme a Fischer e a Reiner — della sparatoria contro la Stradale. Josef Ladurner, padre di Andreas, ha pregato 1 giudici di essere clementi. « Avevo sconsigliato questi ragazzi di fare quello che hanno fatto. Ma ora la prigione fa loro più male che bene », ha affermato. A chiusura dell'udienza l'avvocato Gallo, uno dei difensori di Andergassen, ha fatto istanza che venga richiesta una copia della sentenza del processo di Trento. In quel processo venne dimostrato che Alois Gutmann — fratello del Richard attuale imputato — era stato percosso dai carabinieri durante gli interrogatori. Questo dovrebbe servire alla difesa per dimostrare che Richard si convinse a commettere attentati proprio perché esasperato dai maltrattamenti subiti dal fratello. Il processo continuerà domani. risposta alle loro chiamate, sì sono rivolti ai carabinieri. I militi, forzata la porta, hanno trovata la donna agonizzante nella camera da letto.

Persone citate: Alois Gutmann, Andreas Ladurner, Dietl, Fischer, Gallo, Josef Ladurner

Luoghi citati: Milano, Trento