«Medium» sedusse una bella minorenne aiutato da un medico travestito da fantasma

«Medium» sedusse una bella minorenne aiutato da un medico travestito da fantasma «Medium» sedusse una bella minorenne aiutato da un medico travestito da fantasma Processati a Napoli per rapimento ed atti immorali - I due uomini (di 58 e 49 anni) sono latitanti - La vittima, sedicenne, diventò madre di un bimbo: al dibattito, celebrato a porte chiuse, si è costituita parte civile - Le udienze proseguiranno in marzo (Dal nostro corrispondente) Napoli, 8 febbraio. Stamane, alla seconda sezione del tribunale penale di Napoli-, è cominciato il processo a carico del « medium » Luigi Di Mauro, cinquantottenne, e del medico Fulvio Di Pascale di 49 anni, accusati di ratto ed atti immorali. Secondo il capo di imputazione il « medium » avrebhe ipnotizzato e suggestionato una bella minorenne e, con l'aiuto del sanitario che si travestiva da fantasma pei terrorizzare la vittima, sarebbe riuscito a sedurla. Al processo che si svolge a porte chiuse, la giovane si è costituita parte civile. Dopo una prima e lunga udienza il dibattito è stato rinviato al 24 marzo. I due imputati, colpiti da mandato di cattura, sono latitanti da diverso tempo. Protagonista della vicenda giudiziaria è la bionda ed avvenente Luana Ponticello, ventiduenne, che al tempo dei fatti aveva sedici anni e frequentava il secondo corso della scuola d'arte per modella. Nel gennaio 1960 la ragazza, giudicata dagli psichiatri di « temperamento incline al misticismo », fu accompagnata col consenso della madre, Grazia Esposito di 59 anni ad assistere ad una seduta di spiritismo presso il medium. Il Di Mauro, di professione ebanista, praticava scienze occulte nella propria casa con regolare autorizzazione della questura di Napoli. Secondo gli elementi emersi in istruttoria, la Ponticello subì l'influsso del medium, che non eb be difficoltà nel dominare la giovane al punto da Indurla ad abbandonare la sua famiglia per trasferirsi presso di lui. La madre della ragazza per uno sciocco timore superstizioso, non seppe far valere 1 propri diritti ed acconsentì tacitamente che la figlia con vivesse con la famiglia del Di Mauro, ammogliato e con prole. Servendosi — secondo l'atto d'accusa — della complicità del medico Fulvio Di Pascale che frequentava ogni sera le sedute spiritistiche in un lo cafe sotterraneo, il Di Mauro suggestionò la giovane, facen dole credere che era stata « prescelta dallo spirito del principe di San Severo » per compiere « una sovrannaturale missione ». Negli interrogatori, la Ponticello ha riferito che, più volte, le era apparso —vestito di bianco — « il fantasma del principe» (si tratta- va, in realtà, del Di Pascale travestito da spettro) il quale l'aveva esortata ad accondiscendere alle attenzioni del medium altrimenti «sarebbe rimasta vittima di una morte lenta e straziante». Sembra che per fiaccare la resistenza della ragazza sia stato fatto uso anche di sostanze stupefacenti ma l'accusa non è sostenuta da alcuna prova. Nell'aprile 1961 la minorenne diede alla luce un bim che venne denunciato all'Ufficio di stato civile dal dottor Di Pascale per figlio proprio e di madre ignota. L'accusa sostiene che obbiettivo del raggiro fu quello di appagare la vanità del medico, « dandogli la possibilità di avere agli occhi del pubblico un figlio, essendo egli, invece, incapace di diventare padre ». Il dottor Fulvio Di Pascale è infatti imputato anche di alterazione di stato civile per la falsa denuncia da lui presentata all'anagrafe del comune di Napoli. Soltanto alla fine del 1961 il padre della ragazza — Prospero Ponticello di 52 anni, imprenditore edile, che da tempo viveva separato legalmente dalia moglie — venne a conoscenza della situazione. L'impresario intervenne presso la moglie perché la ragazza ritornasse in famiglia. Per evitare lo scandalo, il Di Pascale si offerse di sposare Luana Pon- ticello, ma la giovane, allontanata dall'ambiente c".el « medium », comprese gli errori compiuti e rifiutò l'umiliante compromesso, preferendo che la giustizia compisse il suo corso. Durante l'udienza, svoltasi a porte chiuse e protrattasi per più di cinque ore, sono stati ascoltati l genitori e la ragazza. Non erano presenti il « medium» ed il medico, resisi latitanti dopo il mandato di arresto emesso dalla Procura. Luana Ponticello, che si è costituita parte civile, ha riferito ai giudici la sua disavventura. Il processo è stato poi aggiornato al 24 marzo per decidere su alcune richieste della difesa, che vorrebbe fare proiettare in aula un film s le sedute di spiritismo alle quali partecipò la minorenne. a. 1. Luana Ponticello, la ragazza ora ventiduenne, suggestionata ed ipnotizzata dal «medium» di Napoli (Tel.)

Luoghi citati: Napoli, San Severo