Torneranno a Torino le quattro tavole rubate

Torneranno a Torino le quattro tavole rubate Torneranno a Torino le quattro tavole rubate Una perizia per accertare gli eventuali danni subiti Reggio Emilia, 8 febbraio. In una conferenza stampa il dott. Landolfi, capo della Mobile di Reggio Emilia, ha dichiarato che le indagini continuano per stabilire se il furto delle quattro tavole dello Spanzotti avvenuto il 22 dicembre nel duomo di Torino, sia dovuto a un'organizzazione specializzata nel traffico di opere d'arte rubate. Per questo motivo non è stala rivelata l'identità della persona che ha consegnato le quattro tavole alla polizia. Si ritiene però che sia un antiquario di Reggio Emilia, il quale avrebbe avuto i dipinti da un commerciante in oggetti d'arte, un cosiddetto «raccoglitore». L'antiquario si è poi recato, per fare stimare i dipinti che illustrano il martirio e la morte di S. Crispino, a Modena dal prof. Dallaglio e soltanto allora ha saputo che si trattava del polittico rubato a Torino. Il prof. Dallaglio ha scritto una lettera alla dott. Gabrielli, soprintendente alle Gallerie del Piemonte, per riferire le circostanze in cui le tavolette sono state recuperate. Il Dallaglio dice di aver subito riconosciuto le opere rubate a Torino e di aver quindi esortato lo sconosciuto « a fare opera meritoria consegnandole alla polizia ». La dott. Gabrielli ha comunicato la notizia al canonico Tommaso Bianchetta, parroco del Duomo. Egli spera che le tavole vengano restituite quanto prima. Sul loro collocamento ha però aggiunto che bisognerà attendere la decisione del Capitolo metropolitano che si consulterà anche con la Soprintendenza per evitare la possibilità di un altro furto. Sarà fatta anche una perizia per accertare gli eventuali

Persone citate: Dallaglio, Gabrielli, Landolfi, Spanzotti

Luoghi citati: Modena, Piemonte, Reggio Emilia, Torino