Conquiste e sviluppi attuali della «medicina della mente» di Angelo Viziano

Conquiste e sviluppi attuali della «medicina della mente» CROMACME DELLA MEBICIIA Conquiste e sviluppi attuali della «medicina della mente» Mentre nuovi psicofarmaci dominano varie forme morbose mentali, l'odierno clima di vita rischia di condurci ad una specie di "nevrosi collettiva" - Anche i sani possono andare incontro a crisi sul piano psicologico - La collaborazione tra psichiatra e medici internisti « Lo psichiatra d'oggi, più che il " medico dei pazzi ", è un consigliere dei sani ». Questa affermazione, con cui si è concluso, ad un recente congresso dell'Associazione dei medici della stampa, l'intervento di un oratore particolarmente esperto in medicina psicosomatica e psicoterapia, ha lasciato nel qualificato uditorio un certo motivo di meditazione e sollevato un impulso a ribadire — ognuno dal suo pulpito — a « questa società moderna » il rischio di quella « autentica nevrosi collettiva» in cui essa va ogni giorno più tuffandosi. Non per nulla si parla da qualche tempo di psichiatria sociale, una psichiatria che esula dalle mura degli ospedali, per assumere appunto nel mondo dei sani un ruolo di efficiente ausilio all'essere umano in tutte le espressioni della sua esistenza. Ogni singolo uomo oggi può essere messo in crisi sul piano psicologico; difatti, vive in un mare di insicurezza e in tal caso può avere bisogno del consiglio per ritrovare se stesso, per riacquistare la serenità del suo spirito, non piombare in un clima di incomunicabilità. Noi siamo per temperamento fiduciosi e non disperiamo nell'avvenire; ma, adusi nella pratica della medicina (torrente a valorizzare ogni norma che delle malattie soddisfi tempestivamente la prevenzione, pensiamo che anche certe tinte fosche con cui lo psichiatra Ferruccio Antonelli, l'oratore di cui dicevamo, ha dipinte le basi di una « nevrosi collettiva » avanzante siano accettabili se debbono servire ad un buon colpo di timone profilattico di un ulteriore sfasamento. A niuno che pensi può sfuggire, in verità, come vi sia nella società un conflitto — origine di nevrosi — tra i residui pur sempre validi di una coscienza morale gradatamente scemante e la marea di desideri e di pretese che esigono immediate soddisfazioni spesso insufficienti, irragionevoli e persino antieconomiche. « Il balzo vertiginoso, nell'arco di messo secolo, dalla diligenza all'astronave, ha sviluppato nell'uomo un'ipertrofia dell'Io che rasenta il delirio di grandezza, che, però, in effetti, è solo un meccanismo di compenso alla travolgente sensazione di insicurezza, di solitudine, di smarrimento esistenziale » Non è oggetto di questo discorso nostro un'ulteriore disamina di tale fenomeno. Basta avervi accennato. Ma non possiamo esimerci sul piano pratico di sottolineare come le avvisaglie di un perturbamento creato dal l'andazzo del clima moderno di vita siano ben avvertite anche dai medici generici, sorprendendole essi in quelle molteplici e sempre più correnti manifestazioni di disturbi, che non assurgono nei fatti a malattia vera e propria, e che sono di più o meno evidente natura psicosomatica. Val quanto confermare che alla psichiatria d'oggi si è aperto un nuovo vasto campo, diciamo pure di consigliera tra i sani, dopo che essa, ed in particolare la psicologia clinica, ha mostrato di interessarsi ai molteplici problemi della umanità. Ben si può dire che la psichiatria è oggi veramente, la * medicina della mente » nel senso etimologicamente corretto del suo termine. Nel breve volgere di pochi ultimi decenni ha fat to un progresso travolgente passando da una inerzia o impotenza terapeutica a me todi di cura che sono andati culminando in sistemi originali, tra cui la psico terapia di gruppo, lo psico dramma, l'ipnosi, e special mente la psicoterapia occu pazionale, che favorisce il riacquisto della capacità al dialogo ed al rapporto con gli altri. E ad un certo momento fortunato ha potuto spalancare le braccia all'avvento della psicofarmacologia, sperimentando, sce gliendo e graduando, non più e non solo, farmaci ca paci di eccitare o di depri mer l'intero psichismo, ma tutta i*na gamma sempre più vasta di prodotti azione selettiva e cioè idonei a correggere un disturbo dell'affettività senza disturbare la vita intellettiva. Naturalmente i moderni psicofarmaci non possono considerarsi una panacea di ogni disturbo psichico; comunque in campo schiettamente clinico si sono dimostrati, se usati e dosati con oculatezza, senza dubbio efficaci e superiori alle iniziali aspettative. Non è, invece, secondabile il ricorso indiscriminato ad essi, quali tranquillanti, come fanno di propria iniziativa milioni di persone nel tentativo di dare un sostegno al loro penoso senso di insicurezza. Avviati a spezzare una lancia in favore della funzione della psichiatria moderna non possiamo sottovalutare il corrente suo contributo portato alla medicina interna e specialistica nei vari aspetti della vita. Filiando sue sottospecializzazioni presta attenzione all'età evolutiva con la « pedopsichiatria », a quella involutiva con la « psichiatria geriatrica » ; interviene nei problemi sessuali con la psicosessuologia », in quelli legali e giudiziari con la « psichiatria forense », ed usa una « psicopedagogia » per l'assistenza della gestante al parto, come attraverso la « psicoterapia della riabilitazione » assiste l'handicappato, eccetera eccetera. ad Non parliamo del possibile suo interessamento a particolari problemi del lavoro ed a quello della prevenzione della tendenza psicopatologica agli incidenti del traffico. Spazio largo evidentemente essa ha nel campo di studio dei metodi di igiene e di profilassi mentale. Tocca ad essa ora pronunciarsi su talune apparenti o effettive degenerazioni psicologiche di qualche parte della gioventù moderna (quali i fenomeni dei teddy-boys e dei beatniks). prof. Angelo Viziano

Persone citate: Ferruccio Antonelli