Amaro film della Polonia apre il Festival dei Popoli
Amaro film della Polonia apre il Festival dei Popoli Il cinema sociologico a Firenze Amaro film della Polonia apre il Festival dei Popoli « Koubalonka » è stato girato in un sanatorio - Le opere del Brasile e della Russia - L'Italia ha presentato un'inchiesta in Sardegna (Dal nostro corrispondente) \ Firenze, 7 febbraio. La settima edizione del Festival dei Popoli, rassegna internazionale del film etnografico e sociologico, è stata aperta questa sera al Teatro della Pergola dalla Polonia, che ha presentato la pellicola «Koubalonka », di Janusz Kibawa. Il regista polacco ha girato il suo film su una montagna dove si trova un sanatorio per ragazzi e ragazze affetti da tisi. In un ambiente che ricorda da vicino quello della «Montagna incantata » di Thomas Mann, i giovani trascorrono lunghe giornate in attesa della guarigione con il disperato desiderio di un contatto affettivo e dei divertimenti propri della loro età ad essi proibiti. Per la singolarità del soggetto « Koubalonka » si ricollega ad un altro film polacco, presentato proprio al Festival dei Popoli di due anni fa. « Valzer bianco » di Edward Etler. E' seguito il film brasiliano « O' Circo », documentario sulla vita dei componenti di una « troupe »: dal vagabondaggio della gioventù fino alla pace della vecchiaia nelle case di riposo. Il regista, Arnaldo Jabor, appartiene al gruppo brasiliano di « Cinema Nuovo ». L'Unione Sovietica ha presentato l'unico suo film in con corso, «Manastchi» di B. Chuachiev. E' un poetico documen to sui « manastchi » russi, gii ultimi trovatori. La loro atti vita è simile a quella degli antichi cantastorie, ma si ap poggia ad una più profonda base culturale. La serata è stata chiusa dal film italiano « L'ultimo pugno di terra » di Fiorenzo Serra, un giovane regista che ha compiuto un attento studio sulla condizione umana e civile della Sardegna di oggi Gli aspetti più pittoreschi e folklorici della vita dell'isola sono stati ripresi con la volontà di cogliere il dramma dei sardi nel momento della scelta fondamentale fra una preistoria ancora operante e suggestiva ed una « contemporaneità » che si presenta con aspetti a volte autentici e attuali, ma più spesso equivoci. Al Piccolo Teatro è cominciata la proiezione delle pellicole incluse nelle sezioni monografiche del Festival. I film si ispiravano ai problemi de¬ gd gli anziani nella società moderna ed a quelli della condizione operaia e contadina in Italia. g. c.
Persone citate: Arnaldo Jabor, Edward Etler, Fiorenzo Serra, Janusz Kibawa, Thomas Mann
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