La polizia tedesca smentisce una lotta sull'aereo di Brema

La polizia tedesca smentisce una lotta sull'aereo di Brema La polizia tedesca smentisce una lotta sull'aereo di Brema Definite false alcune voci diffuse dai giornali in Germania - Il radiocronista italiano non era nella cabina di comando; il secondo pilota non presentava ferite « precedenti » allo schianto dell'apparecchio (Dal nostro corrispondente) 1 Bonn, 4 febbraio. Silenzio totale, oggi, sulla catastrofe aviatoria di Brema. Durante una conferenza stampa, tenuta oggi all'aeroporto della città anseatica, sotto state soltanto smentite alcune notizie che erano state diffuse nei giorni scorsi: non è vero che il telecronista italiano Nico Sapio si trovasse nella cabina di pilotaggio al momento della sciagura (si trovava invece nella cabina dei passeggeri, accanto al secondo pilota, che era invece fuori posto); non è vero che le ferite riscontrate sulla salma del secondo pilota Schadhof siano anteriori alla caduta dell'aereo e indipenden ti da essa. Le autorità hanno anche smentito che le vittime fossero 47 e non 1,6 e che un impianto radar all'aeroporto di Brema (che ne è sfornito) avrebbe, potuto evitare la sciagura. In merito alle notizie sui forti premi assicurativi, che qualcuno dei passeggeri aveva contratto prima del volo fatale e che avrebbero potuto spingerlo a causare la caduta dell'aereo, si fa osservare che tali elevate quote assicurative non sono più una rarità, in quanto molte società offrono per pochi marchi vantaggiosi contratti d'assicurazione prima dei viaggi aerei. Non si dovrebbe dunque concludere su tale base che l'incidente è sta to provocato da qualcuno che si era assicurato per forti cifre. t. 8.

Persone citate: Brema, Nico Sapio

Luoghi citati: Bonn, Germania