Ladro condannato per direttissima

Ladro condannato per direttissima Ladro condannato per direttissima Sorpreso sul fatto martedì, ieri è stato processato: quattro mesi di reclusione Altri episodi: in carcere il falso frate che con la questua voleva impiantare un allevamento di polli - Arresto d'una prostituta che difende uno sfruttatore E' comparso ieri davanti la seconda sezione del tribunale (pres. Jannibelli, p. m. Losana, cane. Gasateli!) Ermanno Bruzzi, 25 anni, nato a Borgonovo, disoccupato e senza fissa dimora. Il Bruzzi, nella notte sul 2 febbraio scorso, è stato colto in flagrante nei locali della Società Mercantile San Giorgio di corso Duca degli Abruzzi 28. il giovanotto, come aspirante ladro, non ha avuto fortuna. E' giunto sul posto poco prima delle 2 in compagnia di un complice, rimasto fuori a far da palo al volante di una macchina, ed è riuscito abbastanza facilmente ad entrare nei locali della ditta sollevando una persiana e rompendo un vetro. Il rumore, però, non è sfuggito al custode Giovanni Carasso, che telefonò alla Volante. Pochi minuti dopo un equipaggio, al comando del brigadiere Ruchi, giungeva sul posto. Il sottufficiale faceva anelila in tempo a scorgere una macchina che, all'apparire della camionetta, partiva a tutta velocità a fari spenti. Il «palov era fuggito senza dare l'allarme. La polizia, armi alla mano, entrava negli uffici della « San Giorgio ». Il Bruzzi si gettava sotto una scrivania implorando: « Non sparate, mi arrendo >. Ieri, difeso dall'avv. Altara, il Bruzzi ha ammesso 11 tentativo di furto, anche perché non poteva farne a meno, ma ha voluto precisare: « Ero entralo da pochi minuti. Avevo appena fatto in tempo ad aprire alcuni cassetti ». I» nome del complice, però, non lo sapeva si tratterebbe del solito cono- scente occasionale. Il p. m. ha chiesto 7 mesi. Il tribunale ha condannato il giovanotto a 4 mesi. * * Il falso frate che questuava nella barriera di Milano è stato condannato per truffa e falso. E' Vincenzo Rubino, 44 anni, residente a Monopoli. Giunto a Torino alla fine dell'anno scorso, si era travestito da frate, mettendosi a girare di casa in casa per chiedere elemosine a lavoro di un Istituto religioso pugliese. Quando il denaro offerto era poco, lo ritirava con un irritato brontolio. La moglie di un sottufficiale di polizia, insospettita da questo particolare, appena il finto frate se n'era andato, aveva avvertito il marito. Il Rubino, arrestato, era in possesso di 250 mila lire che s'era procurato In pochi giorni di questua. •.: Fino al '62 — aveva confessato — sono stato frate in un convento di Monopoli; poi ho abbandonato l'ordine. A Torino speravo di raccogliere tanti soldi da impiantare un pollalo modello ». Il processo iniziato qualche giorno fa, davanti al Pretore dott. Caraccioli, era stato sospeso: il difensore del Rubino, avv. Balestra, aveva chiesto che l'imputato fosse sottoposto a una perizia psichiatrica. Riconosciuto sano di mente, il pre. ture l'ha condannato a 4 mesi di reclusione senza condizionale. * * Una donna è stata arrestata per aver tentato di fuorviare |la giustizia aiutando uno sfrut¬ tatore arrestato dalla polizia. Si chiama Maria Martulli, 24 anni, via Po 52. Qualche giorno fa, la squadra del « Buon Costume », diretta dal dott. Samale, ha arrestato un giovane di 28 anni, Baldassarre Amaro, sotto l'accusa d'essersi fatto mantenere dall'amica, Maria Catena Cristiano, che abita a Carmagnola. Occorreva trovare le prove a carico del giovane. Gli agenti avevano ottenuto l'autorizzazione a perquisire l'alloggio della Cristiano; sarebbe bastato dimostrare che viveva presso di lei. Ma la donna era scomparsa. Veniva rintracciata l'altra sera in corso Tassoni e caricata sul <t carrozzone », con altre colleghe. Mentre venivano trasportate in Questura, la Cristiano dava le chiavi di casa alla Martulli: « Appena ti rilasciano — pregava — corri a portar via dal mio alloggio tutto quello che appartiene all'Amaro ». La Martulli obbediva, ma, nella fretta, dimenticava un pacco di lettere e cartoline spedilo al giovane, con l'indirizzo dell'amica. Ieri la Martulli è finita di nuovo in Questura: su richiesta di alcuni cittadini, la Squadra Mobile è intervenuta in corso Stati Uniti, dove un gruppo di donne urlava e schiamazzava. Quattro sono state multate per disturbo alla quiete pubblica; la Martulli ha confessato di aver fatto sparire dalla casa dell'amica abiti e oggetti dello sfruttatore. Il magistrato ha spiccato contro di lei un mandato di cattura per complicità.

Luoghi citati: Carmagnola, Milano, Monopoli, Torino