Bonn per liberare 2600 prigionieri ha pagato 15 miliardi di lire alla Germania Est di Tito Sansa
Bonn per liberare 2600 prigionieri ha pagato 15 miliardi di lire alla Germania Est RMVJBZ.A TO VX ACCORDO TBJVOTO FINORA SEGRETO Bonn per liberare 2600 prigionieri ha pagato 15 miliardi di lire alla Germania Est Sei milioni per persona - Pankow pretendeva il pagamento in contanti ma il governo federale ha rifiutato: ha inviato merci che scarseggiano nella zona comunista . Tutti gli scarcerati sono tedeschi occidentali arrestati all'Est e già tornati alle loro case - Ora si spera di ottenere la liberazione di 2000 bimbi i cui genitori vivono nella Germania Occidentale (Dal nostro corrispondente) Bonn, 1 febbraio. La Germania Federale ha pagato segretamente oltre 15 miliardi di lire alla Germania comunista per ottenere la libertà di 2600 prigionieri politici. La notizia, che circolava già da qualche tempo ed era stata sempre smentita, è stata oggi confermata da fonti assai vicine al governo. Si è anche saputo da fonti ufficiose che la settimana scorsa la questione era stata dibattuta a porte chiuse dalla commissione parlamentare per i problemi pantedeschi e che il vi¬ cecancelliere Mende aveva in formato la commissione chel'azione era stata momentanca-mente sospesa. Mende aveva colto l'occasione per lodare la« solidarietà dei giornali», iquali, con il loro silenzio, ave-11m1 > i ! p1111pi > 111 ! ip m p p pip11111m111 > p111111p111 11 111111 vano permesso che l'azione ivenisse condotta a termine. L'operazione era stata concordata privatamente da avvocati delle due Berlino nell'autunno del 196),. L'accordo ogni prigioniero il pagamento di 1,0 mila marchi, poco più di 6 milioni di lire. In realtà è poi costato qualcosa meno di 6 milioni. E non è stato pagato in valuta, come il governo di Pankow avrebbe desiderato, ma in merci che scarseggiano nella Germania comunista: caffè, agrumi, burro e fertilizzanti. Il primo scambio uomini- \generi di consumo avvenne al \la fine del 1961/, con il rila solo di 800 persone. Gli ultimi i200 sono stati rilasciati la setmmane scorsa. Tutti sono stati \caricati su autobus e traspor- 111111111 < 111111 > 11111 i 11p ii 1 11 ! 1111p p1111p11 ! 11111 1 fissava per la liberazione di. e itati in un centro di raccolta o — anch'esso segreto — nelle vicinanze di Francoforte, dal quale so?io poi stati smistati verso casa, con la raccomandazione di non rivelare a nes- o ù à o e - i i - 1 i.suno la loro avventura, per non danneggiare il rilascio di altre persoìie. I comunisti — si dice — avrebbero minacciato di sospendere le liberazioni se la notizia dell'accordo segreto fosse diventata pubblica. Per questo motivo i giornali tedeschi haìino taciuto. La maggior parte delle persone liberate sono abitanti della Germania Occidentale e di Berlino libera che dopo la costruzione del * muro » nell'ex capitale erano state coinvolte nella organizzazione di fughe dalla Gei-mania comunistaProcessate da tribunali di Pankow, erano state conda7inate a pene detentive e considerate < prigionieri politici». Non si trovano tra esse autentici < politici», cioè aperti avversari del regime di Ulbricht. Il governo di Bonn, che ha pagato i 15 miliardi di riscatto per cittadini prigionieri, dovrà ora rispondere dinanzi al Parlamento della spesa non autorizzata. La commissione del Bilancio si riunirà la settimana prossima, e quasi certamente l'approverà. Si ritiene che il vice cancelliere Mende proporrà di intraprendere una operazione analoga per ottenere la liberazione di circa 2 mila bambini che le autorità comuniste si rifiutano di ritesciare benclié i loro genitori si trovÌ7io in Occidente. Si dice che Ì7i contatti preliminari, i rappresentanti della Germania comiaiista si sarebbero dichiarati favorevoli al rilascio dei fanciulli, 7iaturalmente in cambio di generi alimetitari. Rimangono a Est altri prigionieri < politici », ma per il mometito la loro liberazione è stata ri7iviata. A Bonn si teme che Pankow possa organizzare deliberatamente nuove ondate di arresti di visitatori i i o i oea nhi aae ne ». occidentali per riempire le carceri e in tal modo garantirsi il pagamento dei riscatti anche per l'avvenire. Tito Sansa
Persone citate: Ulbricht
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