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La notizia recata nella notte alla famiglia di Chiaffredo Rora La notizia recata nella notte alla famiglia di Chiaffredo Rora La notizia della sciagura aviatoria di Brema e della tragica fine dei nuotatori azzurri è giunta nella nostra città nella tarda serata ed ha suscitato profonda impressione negli ambienti sportivi. Il primo a conoscerla è stato il dott. Sambuelli, sovrintendente del C. S. Fiat, del quale facevano parte due dei nuotatori periti: Dino Rora e Bruno Bianchi. Dino Rora aveva 20 anni (ne avrebbe compiuti 21 in marzo) e abitava in corso Rosselli 123/3. Studiava da disegnatore meccanico all'istituto tecnico « Plana >. Il dott. Sambuelli si è recato immediatamente a casa del giovane per portare ai famigliari le prime, frammenta¬ rie notizie pervenute da Brema. Vi ha trovato il padre, operaio alla Fiat Auto, e il fratello, odontotecnico. In casa vi era anche la madre del Rora, malata di cuore, ma a letto, assistita da un medico perché proprio nel pomeriggio aveva avuto una crisi. Il padre e il fratello del nuotatore avevano saputo dalla radio della catastrofe aerea, ma ignoravano che fra le vittime \ i fosse anche Dino. Il dott. Sambuelli ha rivelato la tragica realtà al fratello del giovane, il qua le ha più tardi informato con ogni cautela il padre. Alla madre dello sportivo, invece, la notizia è stata per il momento taciuta, per evitare un pegg;oramento delle sue j vgscvamtnadccvnvlidnn vane già precarie condizion: di salute. L'altro nuotatore del Fiat che era a bordo del « Convair > il Bianchi, risiedeva anche lui nella nostra città, mentre la sua famiglia abita a Trieste, dove egli era nato 23 anni fa. Il giovane alloggiava in una pensione di corso Agnelli 138, era occupato come disegnatore tecnico alla Spa e frequentava il secondo anno di economia e commercio all'Università. Il C. S. Fiat ha teefonato in serata a Trieste ncaricando un funzionariodella filiale dell'azienda tori-,. . nese di portare la luttuosanot;z;a ai familiari del gio-a. v.