Una bella e giovane donna di Cuneo accusa «Mi portarono in una villa e mi drogarono!»

Una bella e giovane donna di Cuneo accusa «Mi portarono in una villa e mi drogarono!» Una bella e giovane donna di Cuneo accusa «Mi portarono in una villa e mi drogarono!» La denuncia presentata ai carabinieri - Il nome della donna non è stato ancora rivelato - Avrebbe detto: «Uno degli arrestati mi circuì obbligandomi a partecipare ad un festino» - Colloquio in carcere fra l'impiegato Carlo Tonet e il suo avvocato - L'imputato dichiara : «Sono innocente» - Ha ribadito i dinieghi anche durante un confronto con la ventenne Ji Mondovì (Dal nostro corrispondente) Cuneo, 28 gennaio. Una bella e giovane donna di Cuneo ha mosso oggi gravi accuse contro uno dei sette arrestati per il traffico di droga scoperto nei giorni scorsi dai carabinieri. In una circostanziata denuncia la do,...a — della quale non è stato ancora rivelato il nome — avrebbe detto di essere stata circuita, condotta in una villa e drogata. L'accusatrice avrebbe aggiunto che nella villa, sita in località isolata, si svolgevano festini immorali: ella era stata indotta a parteciparvi — con un raggiro, senza sapere che cosa l'attendeva — da uno degli arrestati il quale, al termine del convegno, avrebbe percepito una forte somma di denaro a titolo di compenso da parte degli organizzatori dell'incontro. Su questa nuova sconcertante notizia gli inquirenti non hanno voluto fare dichiarazioni: si sa soltanto che la donna, molto piacente, è considerata persona attendibile. Ieri (e nuovamente oggi) l'avv. Antonio Bertone, difensore di Carlo Tonet, il funzionario della amministrazione provinciale arrestato martedì scorso, ha potuto conferire in carcere con il proprio cliente. L'incriminazione del Tonet ha suscitato incredulità e palese senso di disagio e anche oggi si sono registrati molti di quegli attestati di stima che il segretario della sezione lavori pubblici della Provincia continua a raccogliere malgrado le accuse che gli vengono mosse. L'impiegato è stato posto a confronto con la Marenco: ha ammesso di conoscerla, di averla invitata a casa sua, ma per motivi che con la droga nulla hanno che fare. La ra- gazza di Mondovì ha invece mantenuto ferme le sue precedenti dichiarazioni. «Andavo in casa del Tonet a portare le bustine — essa avrebbe detto — e a malapena lo intravvedevo sulla soglia. Fugacemente, per un paio di volte, potei osservare l'interno dell'appartamento. Nego di avere avuto rapporti d'altro genere con il Tonet ». Al suo patrono Carlo Tonet ha ribadito di essere innocente, ritorcendo sulla Marenco l'accusa di mendacio. Sembra anche che egli si sia volontariamente assoggettato a una perizia clinica, allo scopo di accertare se fossero o no presenti nel suo organismo le tracce della droga: questa avrebbe però avuto esito negativo anche se la validità di questo esame clinico, quando viene praticato dopo un certo periodo di tempo, è oggetto di contestazioni. Anche Marina Marenco ha ricevuto in carcere la visita del suo patrono, l'avv. Raffaele Costa. La ragazza è apparsa serena, anche se non in perfette condizioni fisiche: essa è infatti in attesa di un bimbo. La giovane ha dichiarato di non aver nulla da mutare nelle dichiarazioni rese agli inquirenti, aggiungendo di essere pronta ad assoggettarsi a qualsiasi esperimento. Le due contrastanti posizioni sarebbero state sostenute, dal Tonet e dalla Marenco. nel corso di un confronto. Sembra infine che Mario Muratore e Bruno Porasso, i due giovani di Ceva condotti nei giorni scorsi da Cuneo alle carceri di Mondovì non siano riusciti a stornare dal loro capo l'accusa di concorso nello spaccio della droga: il loro trasferimento sarebbe in relazione all'accusa di reati contro la morale compiuti appunto nell'ambito territoriale della Procura della Repubblica di Mondovì. Nella caserma carabinieri di corso IV Novembre non si na sconde un grosso rammarico, quello di non essere riusciti ad arrivare alle fonti della droga. Era tutto pronto per la sorpresa, in tre diverse città italiane. Carabinieri in borghese erano riusciti a introdursi nelle file dell'organizzazione, ma quando erano ormai sul punto di mettere le mani su chi spediva gli stupefacenti a Cuneo, una malaugurata anticipazione di notizie provocò il panico nella cerchia dei for¬ nitori. n m n. m. ML TRAFFICO DI STUPEFACENTI SCOPERTO BAI CARABINIERI

Persone citate: Antonio Bertone, Bruno Porasso, Carlo Tonet, Marenco, Marina Marenco, Mario Muratore, Raffaele Costa

Luoghi citati: Ceva, Cuneo, Mondovì