Fermato uno elei giovani che aggredirono la prof. Levi

Fermato uno elei giovani che aggredirono la prof. Levi Fermato uno elei giovani che aggredirono la prof. Levi Al Valentino, ieri sera, un rapinatore ha minacciato con la pistola una giovane coppia, ma si è impaurito ed è scappato. E' accaduto alle 19,30 nei pressi della fontana luminosa. Il decoratore Biagio Vezzari di 19 anni, abitante in via Belfiore 7, era seduto su una panchina con una ragazza di 20 anni. Franca Ciasca. I viali erano deserti, le altre panchine erano vuote. E' arrivato un giovane sui vent'anni, si è fermato a guardare la coppia, si è allontanato di qualche passo, poi è ritornato. Era indeciso, il Vezzari ha pensato che aspettasse qualcuno. Non gli ha badato, non si è accorto che, dopo un largo giro, lo sconosciuto gli era arrivato alle spalle. E si è sentito dire: «Fuori il portafoglio». Più sorpreso che impaurito, il Vezzari si è alzato dicendo alla ragazza di stare calma, poi ha scavalcato la spalliera della panchina per andare verso il rapinatore. Un gesto istintivo, che avrebbe potuto avere gravi conseguenze per il Vezzari, ma che invece ha sconcertato il bandito, il quale ha dovuto scegliere: sparare o scappare. E' l'uggito. Il Vezzari lo ha inseguito. Dopo venti, trenta metri aveva guadagnato terreno. Allora lo sconosciuto si è voltato, minacciandolo con l'arma: «Fermati ». Biagio Vezzari era certo che si trattasse di una « pistola giocattolo » e ha fatto ancora qualche passo, ma l'altro ha premuto il grilletto. Non c'è stata esplosione, ma il rumore di un'arma che si inceppa e il Vezzari si è reso conto allora che la pistola era autentica. E' rimasto fermo a guardare il rapinatore che aveva ripreso scappare, lo ha visto passare sotto un lampione e si è accorto che era disarmato: forse aveva gettato via la rivoltella, oppure l'aveva persa. Poco dopo il Vezzari ha trovato la pistola tra la ghiaia di un vialetto e l'ha portata al commissariato San Salva rio, dove ha denun CdnflPfgciato l'aggressione. Dell'episodio!dè occupata anche la Squadra Mobile. L'arma del rapinatore era una calibro 9 con sette colpi nei caricatore. * * La Squadra Mobile ha effettuato ieri sera un'irruzione in un circolo privato di via Saluzzo dove era stata segnalata la presenza di un giovane, alto, rossiccio di capelli, che indossava un soprabito a quadri marrone e che forse era uno dei rapinatori della professoressa Luisa Levi. Quando gli agenti hanno circondato il locale e sono entrati con le armi In pugno, il sospettato era accanto al bar: non ha opposto resistenza. In questura è stato Interrogato dal dott. Maugeri e dal dott. Valerio, ma ha negato di aver preso parte alla aggressione di giovedì sera In corso Galileo Ferraris 68. Si sa che è pregiudicato e fu ricoverato In una casa di cura per malattie nervose. Questo particolare ha fatto ritenere che egli sia il complice di Riccardo Mondani, il rapinatore riconosciuto dalla prof. Levi. Il Mondani, 25 anni, via Santa Chiara S, evase nel dicembre del 1964 dal manicomio di Napoli e si costituì alcuni mesi dopo all'ospedale psichiatrico di Grugliasco, di cui la prof. Levi ò vice direttore. Dimesso dal manicomio, si recò più volte dalla professoressa che gli diede aiuti e consigli. Giovedì sera, con un complice, entrambi mascherati, bussò all'alloggio di corso Galileo Ferraris 68, e aggredì la benefattrice minacciandola con le armi. Al Mondani, mentre frugava nella casa, cadde la maschera e fu riconosciuto; ma fuggì. Il fermato sarà messo a confronto stamane con la prof. Levi. lnscedeAddmpsdddhrc—adAppg Biagio Vezzari di 19 anni

Luoghi citati: Grugliasco, Napoli