Arrestato un commercialista di Chieri per l'appropriazione di cinquanta milioni

Arrestato un commercialista di Chieri per l'appropriazione di cinquanta milioni Arrestato un commercialista di Chieri per l'appropriazione di cinquanta milioni La somma gli era stata, affidata da centinaia di aziende sue clienti, perché la versasse per gli oneri assistenziali - Era stato segretario dell'Associazione Commercianti (Dal nostro inviato speciale) Chieri, 19 gennaio. I carabinieri di Chieri si sono presentati nell'abitazione dì via Sant'Agostino 2 ed hanno arrestato il dott. Chiaffredo Zandrino di 45 anni, denunciato per appropriazione indebita aggravata. La notizia, subito conosciuta in tutta la città, ha suscitato molti commenti: il dott. Zandrino, sposato con tre figli (l'ultimo è nato la settimana scorsa) è un noto commercialista ed era, fino a poco tempo fa, segretario dell'Asso ciazione commercianti. Egli si sarebbe appropriato di ingenti somme — si parla di cinquanta milioni, ma la cifra potrebbe essere superiore — affidategli da centinaia di pie cole e medie aziende, industria li, commerciali e artigianali, perché le versasse quali contributi per gli oneri assistenziali e sociali alla Previdenza, al l'Inam e all'Ispettorato del la voro. II dott. Zandrino appartiene a una famiglia molto conosciuta: il padre, ora in pensione, aveva diretto l'ufficio municipale di polizia di Chieri, un fratello è medico chirurgo a Torino, e una sorella insegnante alle scuole medie di Chieri; la madre è morta in un incidente stradale presso Cambiano. Iniziò la sua attività nel dopoguerra presso l'Associazione commercianti, e in breve ottenne la fiducia di molteaziende che lo incaricarono della tenuta di libri paga, deversamenti agli istituti previdenziali e di altre pratiche. In breve il suo ufficio di commercialista divenne uno dei più attivi di Chieri. La sua posizione economica appariva solidissima, anche perché la sua famiglia aveva ereditato vastterreni nella zona di None e di Bra. Una certa agiatezza e il poter disporre delle ingenti somme che venivano affidate asuo ufficio di commercialistadevono avere indotto il dottor Zandrino a impegnarsi in spese eccessive. La villa che egli aveva ricostruito e abbellito nei pressi di Bra, gli era costata — diceva lui stesso — più di 140 milioni. Era arricchita da marmi preziosi, mobili antichi, pezzi di antiquariato, quadri d'autore e circondata ila un parco con vialasfaltati e impianto di illuminazione Le indagini chiariranno se :! grave sbilancio dedott Zandrino può essere attribuito anche ad altre spese Quando cominciarono le difficoltà finanziarie, la villa venne venduta e, si dice, per una trentina di milioni. Certo è che alcuni commercianti che si erano affidati al dott. Zandrino per le loro pratiche, vennero invitati dagli uffici previdenziali a versare le quote dovu te. Poiché le somme erano già state consegnate al dott. Zan drino, i commercianti dovettero recarsi, per fornire chiarimenti, a Torino e si profilò l'accusa di appropriazione indebita. L'Associazione commercianti, di cui lo Zandrino era segretario, procedette a una verifica, ma la situazione — salvo un deficit relativamente modesto, di 190 mila lire — non apparve preoccupante. In seguito, ci dice il presidente cav. Giovanni Costanzo, il dottor Zandrino lasciò la carica. I fondi ingenti distolti dal commercialista erano le quote e i versamenti affidatigli dai suoi clienti. Il maresciallo dei carabinieri che ha eseguito l'arresto non può precisare, anche porche vincolato dal segreto istruttorio, le accuse che vengono mosse al dott. Zandrino L'ammanco è stato valutato in una cinquantina di milioni e. d. Chiaffredo Zandrino, !f5 annij arrestato a Chieri