Il concorso ippico a Torino-Esposizioni apre domani l'annata internazionale

Il concorso ippico a Torino-Esposizioni apre domani l'annata internazionale Il concorso ippico a Torino-Esposizioni apre domani l'annata internazionale Cavalieri di cinque nazioni (Italia, Francia, Spagna, Svizzera e Brasile) in gara - Oltre cento cavalli - Il brasiliano Pessoa, che nella sua brillante carriera non ha mai vinto un'automobile in palio, tenterà di superare la serie avversa e di aggiudicarsi la Fiat 500 Piero D'Inzeo e Mancinelli, capolista della classifica italiana, insieme a molti giovani elementi da seguire per le Olimpiadi in Messico Tra i cavalieri in piena attività agonistica soltanto il tedesco Winkler, gli italiani Raimondo e Piero D'Inzeo ed il francese D'Oriola hanno il diritto di portare il distintivo d'oro della Federazione equestre internazionale. Questo segno di alta classe tocca a chi sia riuscito a condurre a termine cinquanta di quelle provebase dell'ippica conosciute come Gran Premi delle Nazioni. (Un'Olimpiade, massimo traguardo per ogni dilettante dello sport, vale in graduatoria cinque < Nazioni >). Due esponenti di questa aristocrazia dei concorsi saranno in gara da domani nella manifestazione organizzata a Torino-Esposizioni: Piero D'Inzeo e D'Oriola. Un terzo, Raimondo D'Inzeo, sarà purtroppo tenuto lontano dalle gare per il grave lutto che l'ha colpito con la morte della figlia dodicenne Alessandro in seguito ad una caduta in sci. Il maggiore Piero D'Inzeo difenderà ancora una volta la scuola italiana nel confronto con forti assi stranieri, ma nell'ippica lo sport azzurro fortunatamente non si trova al punto di altre discipline come ad esempio _il tennis, dove si pensa con preoccupazione a chi potrà sostituire il fuoriclasse Pie- trangeli (per Cucelli e Sirola si è visto che la sostitizione non è praticamente possibile), una volta ritirato o passato al professionismo. Accanto ai D'Inzeo, che sono sempre validamente in sella, Mancinelli ha già raggiunto una statura internazionale e con lui un promettente numero di cavalieri, l'olimpionico Paolo Angioni con il fratello Stefano, Castellini, D'Amelio, il sorprendente Carli, che ha già inaugurato a Milano la stagione con una vittoria ed altri. Gli assi più, in vista nella manifestazione torinese saranno dunque Piero D'Inzeo, D'Oriola, Mancinelli, Nelson Pessoa, gli olimpionici Paolo e Stefano Angioni, cui vanno aggiunte alcune amazzoni, la fortissima francese Janou Lefebvre, e le italiane Lalla Novo, prima in Italia nella graduatoria femminile, Sandra Longoni, Francesca Carnaroli, Natalia Serventi e la giovanissima Chiara Cerniti. Il maggiore Piero D'Inzeo non monterà i favolosi Uruguay e The Rock, con cui ui?ise tre volte la King George Gold Cup, una delle più ambite prove e batté il record delle affermazioni, quattro, nei Grandi Premi di Aacìien. Il cavaliere italiano, a Torino, sarà in sella a Melisande, Dawns ed Elettra, cavalli da seguire fin d'ora in vista delle Olimpiadi. Suoi grandi ricali saranno Graziano Mancinelli, in campo-nazionale, e tra gli stranieri il brasiliano Nelson Pessoa, il francese Jonquèrs D'Oriola. Quest'ultimo ha vinto due medaglie d'oro delle Olimpiadi, a dodici anni di distanza, nel '52 ad Helsinki e nell'ottobre del '61, a Tokio. Il brasiliano Pessoa, che pure è uno dei primissimi nella classifica mondiale, non ìia ancora raggiunto i titoli ufficiali di campione europeo ed olimpionico (a Tokio si piazzò quinto). Il bruno sud-americano si trova praticamente in Europa dal 1961, quando si trasferì a Ginevra per montare i cavalli importati dal Brasile. Da allora ha raccolto successi su tutte le piste del continente, famosi quelli a Piazza di Siena. Nel salone del Valentino cercherà di raggiungere un curioso traguardo personale: la conquista dell'auto in palio. Il brasiliano non è mai riuscito ad aggiudicarsi una delle automobili che vengono poste come premio in molti concorsi internazionali. Perse la Fiat 500 nel '62 abbattendo tutti e due gli elementi della gabbia situata all'ultimo ostacolo, ed analogo scherzo della sorte ebbe a sopportare di recente in Svizzera, dove, se ben ricordiamo, fu sconfitto dall'amazzone inglese Westwood. Nel sesto C.H.I. organizzato dalla società ippica torinese la tradizionale < 500 > sarà assegnata al cavaliere più bravo. Nelson si impegnerà per ottenere un'affermazione anche < automobilistica ». / suoi cavalli sono Baronete, Oscar e Summer Time. Graziano Mancinelli, che a somiglianza del sottotenente Carli ha già inaugurato con un paio di primi posti a Milano l'attività del 1966, è forse l'unico in Italia, la cui fama si possa avvicinare a quella leggendaria dei D'Inzeo. Da sei stagioni è va poetassi fica nazionale e quattro anni fa ha totalizzato ben 101 primi posti, in media una vittoria ogni tre giorni circa. Dal momento che in Italia non esiste un campionato assoluto, questa graduatoria ha il valore dello scudetti, in campo calcistico, e vedi Mancinelli precedere nell'ordine Fiefro D'Inzeo, Stefano Angioni e Lalla Novo. La sua brillante posizione è dovuta tanto allo stile molto efficace, quanto alla disponibilità di parecchi cavalli n C}le gn permette di Partecipare ad un numero maggiore di competizioni e di vincere di conseguenza più volte. (I cavalli viaggiano in genere in treno o in von. i cavalieri in aereo). L'i '/iviuura rii Mancinelli del n sfo è sottolineata anche dal titolo europeo ottenuto a Roma. Il suo Turvey, un puro sangue irlandese di H anni, Ace of Searts un altro irlandese di noteiìole potenza, il grigio Peter Potter permetteranno a Mancinelli di affrontare i più. svariati percorsi con possibilità pari alla grande classe. Un ritorno interessante sarà quello di Gualtiero Castellini, campione europeo juniores a Londra nel '50, più volte nazionale negli anni successivi evinse tra l'altro il Premio delle Nazioni a Stupinigi nel '60 insieme con Mancinelli, Raimondo e Pie ro D'Inzeo). E come si è detto particolarmente da seguire sarà pure il sottotenente Stefano Carli, che va affiancandosi ai primi. Gareggerà sii Ulta II, un elemento di diciassette anni scoperto quasi per caso, dato che il padre dell'animale era un semplice cavallo da tiro. A proposito di animali è curiosa la presenza di Westcourt montato da Puccini. Si tratta di uno dei più piccoli cavalli del mondo: misura soltanto 1,1/9. The Rock, tanto per citare un esempio, è 1,78. Nonostante la esigua statura il nervoso e agile Westcourt, che ha già vinto una gara in un procedente C.H.I. di Torino, può dare buone soddisfazioni specialmente nelle prove a tempo. L'aspetto internazionale del concorso è sottolineato infine dalla presenza dello svizzero Ralf P. Ruff su Irgo III e Philippe, dello spagnolo Duca de Aveyro e della francese Janou. Lefebvre, la quale, su Renavo ha contribuito al secondo posto della squadra delle Olimpiadi. Questi a grandi linee ì principali motivi di interesse del Concorso ippico che nel Salone Agnelli del Valentino durerà da domani SI qennaio al 25. A Torma saranno in gara, cavalieri di cinque nazioni con oltre 100 cavalli. Come prima prova internazionale dell'annata il C.H.I. torinese ha già raggiunto un successo in fatto di partecipazioni. Paolo Bertoldi Dimostrazione di classe e freddezza data da Pessoa il quale sarà presente al Concorso ippico torinese: al passaggio di un ostacolo il brasiliano perde una staffa, prosegue senza scomporsi e nel salto successivo, foto a destra, si volta pure per controllare il passaggio. Pessoa sarà il rivale di Piero D'Inzeo, D'Oriola e Mancinelli