Industriale noto sportivo cuneese fermato per il traffico di stupefacenti
Industriale noto sportivo cuneese fermato per il traffico di stupefacenti Scoperto dopo mesi di indagini lo smercio della droga Industriale noto sportivo cuneese fermato per il traffico di stupefacenti Probabilmente era soltanto un cliente degli spacciatori - La ragazza della «banda», una ventenne di Mondovi, avrebbe compiuto parecchi viaggi in città italiane ed estere per prelevare le bustine di cocaina - Interrogate alcune minorenni per voci su presunti balletti e orge r a a e i l o è a o a i (Dal nostro corrisiponidente) Cuneo, 19 gennaio. Otto sono le persone fermate in relazione al clamoroso traffico di stupefacenti che da lunghi mesi tiene impegnati i carabinieri del Nucleo investigativo della squadra di P. G. di Cuneo nonché della squadra di polizia giudiziaria di Mondavi. Eccone i nomi: Giovanni Fontana, 53 anni, mediatore, da Cuneo; Riccardo Frivoli, 43 anni, panettiere, domiciliato nella nostra città in via. Cavallotti 11; Vittorio Raso, liS armi, rappresentante di commercio, residente a Boves; Mario Muratore, ZU anni, ex esercente di un bar a Ceva; Bruno Porasso, 23 anni, da Dogliani ma domiciliato anch'egli a Ceva. Tutti costoro sono stati fermati fin dalla scorsa settimana assieme alla ragazza della « banda », la ventenne Marina Marenco nativa di Mombasiglio e residente a Mondavi. Infine i due fermati di ieri, che sono l'impiegato Giovanni Ferrerò di 38 anni da Caraglio e il geom. Achille Cacciolatti di 1(7 anni, sposato con due figli, residente nella nostra città in viale Angeli 66. Quest'ultimo è certamente la figura più, conosciuta. Comproprietario di una cartiera, grosso esponente del mercato immobiliare cuneese, il geometra Cacciolatti è noto anche negli ambienti sportivi essendo presidente di una società titolare di impianti di sport invernali sui monti di Limone uiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Piemonte. Anche Riccarlo Frivoli è un personaggio della vita economica cittadina: figurò a suo tempo nel lungo elenco dei finanziatori dell'i Anonima usurai » ma non comparve al clamoroso processo svoltosi al Tribunale di Cuneo due anni addietro, avendo beneficiato dell'amnistia. Dopo sei mesi di pedinamenti, di cauti sondaggi nell'ambiente che gravita su alcuni esercizi pubblici di Cuneo e Mondovi, dopo appostamenti e inseguimenti operati sempre con la massima cautela dai carabinieri, si arrivò ad approfondire i sospetti su altre persone indiziate per il traffico della droga. Saltarono così fuori i nomi del Frivoli, del Raso, del Fontana e dei due di Ceva. Il Muratore fu bloccato durante uno dei suoi frequenti spostamenti fra Ceva e Cuneo. Infine fu il turno di Marina Marenco, la bella ragazza di Mondovi che da parecchi mesi si era resa libera dalla famiglia, trasferendosi dapprima in un piccolo appartamento del quartiere elegante di Mondovi, l'Altipiano. Risultava impiegata presso la sede di Mondovi di una compagnia di assicurazioni che ha sede a Cuneo; ma il più delle volte l'ufficio era chiuso per l'assenza dell'avvenente produttrice. Da alcune settimane la giovane aveva sgomberato il suo alloggetto: trasferito in fretta e furia il mobilio nella vecchia casa dei genitori, alle Moline di Vicoforte (dove si trova tuttora accatastato sotto un porticato, coperto da un telone) si era successivamente trasferita a Borgo S. Dalmazzo, dove risiede il giovane che essa presentava come suo fidanzato. Marina Marenco viaggiava spesso sulla « coupé » rossa dell'amico: quella autovettura che le auto dei carabinieri hanno inseguito per ì,.olte sere su tutte le strade della provincia. Fermata all'inizio della scorsa settimana e sottoposta a stringenti interrogatori la ragazza si è lasciata sfuggire molte ammissioni. Essa ha fatto alcuni nomi e ha rivelato molti particolari. Addosso le è stato sequestrato un voluminoso album fotografico che la ritrae in pose provocanti. Si è detto che la Marenco avesse per compito di recapitare la droga degli spacciatori ai clienti. Ora sembra invece che il suo ruolo fosse più importante ancora e che spesso si recasse a prelevare le preziose bustine (il cui prezzo sembra oscillasse sulle 100 mila lire l'una) nelle città italiane ed estere dalle quali proveniva la « coca ». Sugli addebiti mossi alle al- tre persone fermate, poco si sa. Sembra comunque che il Cacciolatti non sia implicato nello smercio degli stupefacenti, ma che fosse semplicemente un cliente. Sullo svolgimento delle indagini l'autorità inquirente mantiene tuttavia il più stretto riserbo. Il maggiore Bernini e i brigadieri Papa, Gentile e Poncini che dirigono le indagini hanno finora interrogato almeno un centinaio di persone. Non è escluso poi che si proceda al fermo di altre persone indiziate. Gli otto attualmente rinchiusi nelle carceri cuneesi a disposizione dell'autorità giudiziaria sono già stati interrogati dal magistrato inquirente dott. Squarotti, che ha disposto la proroga di quei fermi scaduti nelle ùltime 24 ore. Nella caserma di corso IV Novembre sono poi sfilate negli ultimi giorni anche molte ragazze cuneesi, fra cui alcune minorenni che si sospetta facessero parte della rete dei « balletti », complementare al traffico della droga: ma sull'argomento, che molto sta eccitando la fantasia popolare, tutto si presenta in termini assai vaghi e al riguardo gli inquirenti si mostrano ancora più reticenti di quanto non lo siano per il nucleo centrale dell'inchiesta. Nino Manera iiiitiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiilia id Fili Mi Mt t Il geometra Achille Cacciolatti, da sinistra, Riccardo Frivoli e Mario Muratore, tre delle persone fermate a Cuneo dai carabinieri per la vicenda della droga (Bedino) Marina Marenco, la ventenne fermata (F. Bedino)
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