Gioacchino Murat, re di Napoli

Gioacchino Murat, re di Napoli Il generale francese che divenne «patriota» italiano Gioacchino Murat, re di Napoli A ventiquattr'anni di distanza dalla prima, Angela Valente pubblica ora da Einaudi la seconda edizione del suo ormai classico Gioacchino Murat e l'Italia Meridionale. Formulando una valutazione che veramente non ha nulla di ingiustificato, l'autrice avverte nella premessa: « Mi pare che, sostanzialmente, il libro abbia ben resistito al passare del tempo ». In questi ventiquattr'anni, d'altra parte, 1 temi muratiani non hanno trovato molti cultori nuovi, né gll studi si sono arricchiti per la scoperta di grandi inediti: le fonti documentarie si sono anzi ridotte, purtroppo, per l'incendio del 1943 che distrusse l'archivio di Stato di Napoli. Dal punto di vista documentario, il libro della Valente acquista pertanto ulteriore pregio, venendo ad avere funzione di fonte esso stesso, grazie agli accuratistimi riferimenti contenuti nelle doviziose annotazioni a corredo del volume; dal punto di vista della interpretazione e dell'accertamento storico, ugualmente, si può ben diro ohe esso non è stato superato o reso superfluo dagli studi apparsi nell'intervallo fra 'e- Prima e la seconda sua edizione. I libri uj Acton (/ barboni di Napoli. 1131i-18à5) e di Corti (lek, cine Tochter Maria Theresiasì non Invadono il campo delle ricerche specifiche della Valente, che ha saputo del resto giovarsi del contributo degli studi di altri autori recenti. Il libro resta quindi uno dei più solidi pilastri della gtonn-rafla dell'età muratiana, adatto insostituibile per chi cerchi la conoscenza, non tanto di re Gioacchino, del suo temperamento e delle sue concezioni politiche, quanto dell'età in cui egli visse e dell'ambiente — l'Italia meridionale — che fu il suo campo d'azione. Come nella prima edizione, la parte migliore resta infatti quella dedicata all'amministrazione dello Stato, alle riforme dei codici (leggi sul clero ed eversive della feudalità), alla politica finanziaria, e all'opera legislativa generale per l'agricoltura, l'industria, i lavori pubblici e la pubblica istruzione: e in questo senso — ma senza alcuna intenzione o significato dì deminutio dell'opera — si può ripetere l'osservazione fatta già all'apparire della prima edizione: che vi è nel libro molta Italia meridionale e poco Murat. Questa seconda edizione è statn peraltro arricchita da due ampi excursus, intitolati rispettivamente «Murat e la quìstione italiana» e «La morte di Gioacchino Murat », e perciò riguardanti 1 temi che erano apparsi più trascurati. Tuttavia, trattandosì di cmcKrsus e non di organiche elaborazioni integranti il nucleo essenziale dell'opera, l'economia generale resta quella originaria, di un approfondito studio delle condizioni dell'Italia meridionale durante il decennio napoleonico, ora arricchito da una assai consistente appendice di annotazioni, documenti, rettifiche e definizioni filologiche. Un piano e agevole discorso che la Valente avesse voluto darci sul tema, per esempio, della questione italiana, avrebbe certamente giovato all'equilibrio del volume, rendendocelo anche più prezioso. Si ha l'impressione che l'autrice, nel suo sdegno dì quanto non sia scientifico, giunga a considerare spregevolmente divulgativa anche la buona e rigorosa narrazione dei fatti storici, e che pertanto se ne astenga con orrore. Si sbriga, per esempio, dell'opera di Acton, ingenerosamente, dicendo che il suo valore « è solo di sintesi vivace, ed a scopo di divulgazione ». Anche del recente saggio di J. P. Garnier, « Murat roi de Naples » (Paris, 1959), pure ammettendo che esso fornisce nuovi e importanti contributi documentati tratti dagli archivi di Parigi, condanna senza remissione la presunta « superficialità di trattazione », che in realtà è piuttosto felicità ed eleganza espositiva, doti che fra gli storici e i biografi francesi o inglesi sono meno infrequenti che fra quelli italiani. Queste sono, comunque, osservazioni che non diminuiscono il valore, né il peso, di questo classico della storiografia muratiana, che nella seconda sua edizione ripeterà il successo conseguito con la prima, che andò esaurita in quattro mesi; il fatto è prova dell'interesse di puhblico per l'argomento e se ne accresce quindi il rammarico per la troppo scarsa attenzione che finora ad esso è stata riservata dagli studiosi italiani. Vittorio Gorresio ANGELA VALENTE: Gloac chino Murat e l'Italia meridionale - Editore Einaudi, 444 pagine - Lire 4000. Gioacchino Murat nel ritratto del pittore Gerard

Luoghi citati: Italia, Napoli, Parigi