Nei modelli da gran serata vaporose scollature «a balconcino»

Nei modelli da gran serata vaporose scollature «a balconcino» Le sfilate degli ateliers italiani a Roma Nei modelli da gran serata vaporose scollature «a balconcino» Sono ottenute da grandi balze di pizzo rivolte all'insti - Parrucchine nere dal taglio asimmetrico sormontate da grossi riccioli - Per il pomeriggio, creazioni in crespo di seta, movimentate da ricchezza nella gonna e nei tessuti - Tailleurs con giacca corta e vita esile 'Nostro servizio particolare) Roma, 18 gennaio. Le sfilate, che si succedono ora per ora, obbligando gli acquirenti a delle corse da primato olimpionico per conquistare 1 posti presso le varie sedi, si svolgono in un clima internazionale; moltissimi i compratori esteri, disciplinati e silenziosi che nemmeno per sbaglio lasciano cadere qualsiasi commento, tesi come sono a guardare le collezioni con occhi che riflettono t gusti e le esigenze della loro particolare clientela. E' divenuta ormai familiare la presenza, in molte sartorie, della signora Sukarno che porta una nota di grazia esotica nello spettacolo della moda e non mancano i visi noti delle « bellissime > del cinema. Stamane, la maratona si è iniziata con Enzo di Milano, che modella 1 tailleurs con un taglio proporzionato alla figura naturale della donna: giacche corte, vita esile, strizzata al suo punto giusto, gonne ampie trattate a sei o otto teli, lunghezza ragionevole che sfiora appena le ginocchia senza superarle. I mantelli della primavera hanno una linea appoggiata davanti con allacciatura a doppio petto con vistosi bottoni; sono realizzati in pura lana « vergine » e presentano tramature variate, quasi sempre in rilievo, con preferenza agli effetti in diagonale. Le tinte radiose, come il giallo sole, il blu porcellana, il verde primavera e il rosso lacca dei soprabiti, sono le migliori alleate del bianco puro degli abiti molto semplici, senza maniche, molto simili a quelli che tanto successo hanno avuto quest'inverno. Più esuberanti di idee le creazioni per pomeriggio in crespo di seta o in leggera mussola stampata, movimentate da grande ricchezza nella gonna e ornate da « collane > di eguale tessuto drappeggiato alla scollatura. Vivacità di colori e di disegni impressi sulle sete dei mantelli lunghi da sera che si aprono all'orlo con effetto di corolla e vengono portati con esili abiti. Per le serate al mare, trionfo dei pigiami dai larghissimi pantaloni: uno di questi, dai colori trasparenti dell'acqua, era ricoperto da una tunica dalle maniche a « farfalla » che ricadevano fino ai piedi. Il mondo femminile che è in apprensione per quel problema fondamentale della moda che è la lunghezza delle gonne, può rassicurarsi, i sarti lasciano un certo margine di scelta fra quelle oltre le ginocchia e quelle appena al disotto: perciò non ritorneremo più su questo argomento che tanto preoccupa donne e uomini se non per citare le tendenze di una o l'altra casa. Le sorelle Fontana la cui collezione va a « vele spiegate » (così si intitola la linea della primavera-estate), mantiene una lunghezza di gonne a metà ginocchio; le tre dinamiche creatrici hanno addirittura studiato un tipo di « ginocchiera » che, per quei terribili controsensi della moda, dovrebbe essere portata al mare con delle tunichette corte ai fianchi, in lino. Tranne questa sconcertante fantasia, i modelli sono interpretati con misura e gusto: spalle e vita normali, colletti piccoli nei tailleurs e nei soprabiti, le gonne sono rese più civettuole da una sottogonna in colore contrastante che richiama la seta delle camicette. L'agile e mutevole disegno delle vele ora rigide, ora abbandonate e fluttuanti, si rispec chia nel gioco dei tagli in sbieco e nei rìgidi volants che impreziosiscono le gonne dei modelli per pomeriggio e sera rendendole simili ad abatjours. Estremamente femminili i mo dell! da gran serata con vaporose scollature a « balconcino » ottenute da ricche balze di pizzo rivolte all'insù. Le indossatrici di questa sartoria sfoggiavano parrucchine nere dal taglio asimmetrico, sormontate da grossi rìccioli; geometrico invece il trucco degli occhi incorniciati ai lati da righe tracciate sullo schema del quadrato. e> r colo) e alla « Cambiale di matrimonio » di Rossini. Il balletto, che ha avuto in Giancarlo Vantaggio (il ragazzo), in Vjera Markovic (l'ombra) e in Edda Marcialis (Lily) gli interpreti principali, è stato ottimamente diretto da Franco Caracciolo. Particolarmente applauditi sono stati due episodi: «Il risveglio del ragazzo» e l'incontro con Lily. Applausi calorosi all'indirizzo dei protagonisti e di tutti gli interpreti. Carlo Farabone ha curato con molta sensibilità la coreografia. Bozzetti e figurini di Franco Laurenti. Un caldo successo hanno avuto anche le altre due ope- re del trittico. g. gr, unni n iiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiii i Un originale abito da cocktail in seta bianca a strisce nere presentato da una sarta milanese. Le calze di nylon terminano sopra il ginocchio con una fascia a strisce che richiama il disegno dell'abito (Tel. A.P.)

Persone citate: Carlo Farabone, Edda Marcialis, Franco Caracciolo, Franco Laurenti, Giancarlo Vantaggio, Markovic, Rossini, Sukarno

Luoghi citati: Milano, Roma