Le controdeduzioni al bilancio sono approvate dal Consiglio

Le controdeduzioni al bilancio sono approvate dal Consiglio Le controdeduzioni al bilancio sono approvate dal Consiglio Il deficit nel preventivo 1965 era 8 miliardi - La commissione romana ha chiesto la riduzione a 2 miliardi - Il Comune propone 2 miliardi e mezzo Il Consiglio comunale ha discusso lori sera le controdeduzioni con le quali l'Amministrazione replica ai « tagli » apportati dalla Commissione romana al bilancio preventivo '65. Come è noto, in seguito a tali modifiche il passivo del bilancio scende ila S miliardi a 2 miliardi. La differenza è ottenuta con una maggiore previsione di introiti e una riduzione dello spese. Il Comune accetta alcune modifiche e ne contosta nitro, fissando il deficit a 2 milinrdi e 590 milioni. Il Sindaco ha letto un ordine del giorno presentato da esponenti di vari gruppi per rilevare che le funzioni istituzionali dogli enti locali « si sono progressivamente espanse in rapporto allo accresciute esigenza della collettività e non trovano corrispettivo nella legislazione attualo ». Il documento riafferma «il principio della autonomia degli enti locali » e sottolinea la « necessità che la Commissione centrale accolga le controdeduzioni avverso lo modifiche, che in particolare incidono nel settore delle spese previste per affrontare gli effettivi bisogni della città divenuta metropoli nel giro di pochi anni, con tutti gli oneri conseguenti ». Sono seguili gli interventi. L'on. Castagno (psiup) sostiene che il Consiglio deve difendere le sue prerogative nel confronti degli organismi burocratici centrali. L'avv. Scalvini (pei): «Il 1" gennaio '65 il deficit degli enti locali italiani era di lil61, miliardi; quello delle aziende municipali di trasporto nel '6.'i era stato di 70 miliardi. Su 8 mila Comuni, olire S mila erano in passivo ». II col. Fedeli (pli) auspica itimi ben congegnimi autonomia amministrativa ed un decentramento che consentano a Comuni e province il modo per provvedere ai bisogni locali ». L'on. Mussa Ivaldi (psi) dichiara: «La grave situazione dei bilanci comunali deriva dal non più adegualo meccanismo di reperimento dei mezzi ». L'avv. Dezani (de) ribadisce la necessità di una riforma legislativa: « La Commissione centrale può cancellare delle spese, ma non eliminare la loro necessità». Calzolaro (psdi): le leggi in materia compromettono la indispensabile autonomia degli enti locali. 11 Sindaco rileva che lo spostamento del deficit dell'azienda tranviaria dal bilancio ordinario a quello straordinario, si basa su una disposizione di legge: « Ma se non interverrà una legislazione clic regoli le aziende di trasporti, tulli i bilanci comunali finiranno per affondare». L'ordine del giorno è approvato all'unanimità. Il Consiglio passa quindi a discutere la delibera delle controdeduzioni alle modifiche di bilancio. Alcuni consiglieri lamentano il ritardo nell'attuazione dei programmi di opere pubbliche. L'assessore sen. Magnano replica: « In pochi mesi abbiamo stipulato mutui per 12 miliardi ». E rileva che le modifiche della Commissione confermano la fiducia nella correttezza amministrativa del Comune. Le controdeduzionì sono approvate con 37 si e 21 no.

Persone citate: Calzolaro, Castagno, Dezani, Fedeli, Mussa Ivaldi, Scalvini