Gli scritti di Giuseppe Saragat presentati al pubblico torinese
Gli scritti di Giuseppe Saragat presentati al pubblico torinese Gli scritti di Giuseppe Saragat presentati al pubblico torinese Nella sede del Circolo della stampa il'sindaco prof. Grosso e giornalisti hanno illustrato il volume « Quarant'anni di lotta per la democrazia » « Quarant'anni di lotta per la democrazia», di Giuseppe Saragat — 11 volume che racchiude la lotta politica del Presidente della Repubblica, dal suo .ngresso nel socialismo ad oggi — è stato presentato ieri sera nella sede torinese del «Circolo della stampa». Il presidente, Giovanni Giovannini, nel suo discorso introduttivo ha premesso che era logico che fosse Torino a tenere a battesimo il volume: nella nostra città Giuseppe Saragat ha compiuto gli studi, ha trascorso la giovinezza, ha iniziato le battaglie per la democrazia e la libertàDi fronte ad un foltissimo uditorio — erano presenti le autorità civili e militari, personalità della cultura, parlamentari — Carlo Casalegno ha aperto l'analisi del volume illustrando la figura di Giuseppe Saragat giornalista e polemista. Per il giovane alfiere del socialismo democratico, è stata la penna l'arma più efficace e pungente nella coraggiosa battaglia contro la dittatura e la sopraffazione. Quest'arma gli servì dapprima nell'attività politica agli albori del fascismo, poi nel lungo doloroso esilio Del giornalista acuto ed avvincente — ha concluso Casalegno —, Saragat aveva la tempra e la passione. Lo dimostrano i suoi articoli, frutto dì una fede che mai tentennò. Il sindaco di Torino, prof. GccdstalgCdlmstpfgGlpgg1lstpddmsovu Grosso, ha parlato invece di Giuseppe Saragat sotto il profilo politico. Il suo « credo » si compendia nella fede per la libertà Alla base di ogni sua campagna per il socialismo, al di sopra dei suoi stessi ideali, svettò sempre l'anelito alla fratellanza. Ogni sua battaglia aveva come traguardo la libertà: lo confermò, dopo la liberazione dell'Italia dal giogo nazi-fascista, assumendo innanzitutto la difesa della Costituzione. Il marxismo di Giuseppe Saragat — ha ricordato l'oratore — non soffocava lo spirito cristiano, che accomuna tutti 1 democratici. E' sempre stato contro ogni dittatura, compresa quella del proletariato. Il terzo < presentatore », professor Luisi Firpo, ha tratteggiato la tìgura e l'opera di Giuseppe Saragat come socialista lineare e negato al compromessi Lo confermano tra gli altri due interventi congressuall (quello dell'aprile 1946 a Firenze e quello di Palazzo Barberini a Roma) che segnarono la frattura del partito Che per Saragat ha sempre rappresentato una fiaccola di giustizia, di non violenza, di baluardo contro il massimalismo e il classismo esasperato. Il pensiero dei tre oratori è stato seguito con vìvo Interesse e condivìso dagli unanimi applausi. ^
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