Venti anni e sei mesi al giovane che uccise l'affittacamere a Milano

Venti anni e sei mesi al giovane che uccise l'affittacamere a Milano Venti anni e sei mesi al giovane che uccise l'affittacamere a Milano Gli è stata riconosciuta la seminfermità menlale • Strangolò la donna, nel febbraio del '64, per rapinarla - Dopo il delitto fuggì col denaro a Roma dove si costituì (Dal nostro corrispondente) Milano, 14 gennaio. Efisio Sideria, di 19 anni, lo « strangolatore dell'affittacamere », imputato dell'omicidio di Giuseppina Giussani, una vecchia signora di 80 anni che viveva cedendo in locazione le camere del suo appartamento di via Fusetti 6 a giovani impiegati, è stato condannato a 20 anni e 6 mesi di reclusione, più 3 anni di casa di cura. Gli sono state riconosciute le attenuanti generiche e il vizio parziale di mente. L'anno scorso, aperto il processo, era arrivata al presidente una lettera dal paese natio dell'imputato, Torralba, in Sardegna. Era del dottor Edoardo Cengia, medico di Efisio Sideria, che lo descriveva come un ipocondriaco. Forse, aveva ucciso per procurarsi del denaro e poter tornare nella sua terra. La Corte decise perciò di sospendere il processo e dispose una perizia psichiatrica. Nello scorso luglio, l'esito della perizia, effettuata dai dottori Pompeo Davoli, Millo Grisanti e Giuseppe Mondo nel manicomio giudiziario di Reggio Emilia, fu depositato nella cancelleria della Corte d'Assise: secondo i periti l'imputato deve considerarsi semiinfermo di mente e socialmente pericoloso. Il processo era cominciato ieri mattina con l'interrogatorio dell'imputato che ha ammesso gli addebiti. Il delitto avvenne il 25 febbraio 1964 in via Fusetti 6, a Porta Ticinese. In un primo momento, venne sospettata la figlia della vittima, Ormea Consonni, di 50 anni, perché tra lei e la madre non correvano buoni rapporti, pur abitando entrambe nella stessa casa. Poi il Sideria decise di costituirsi, il 12 marzo, In un commissariato di Roma, dove si era recato dopo il delitto. < Ho ucciso l'affittacamere — confessò —. Avevo bisogno di soldi e sapevo che la vecchia ne aveva molti perché abitavo in una stanza di sua proprietà. Quel giorno entrai in casa per cercare i quattrini che teneva nell'armadio, ma lei mi sorprese: persi la testa e la colpii con un pugno. Lei cadde sul pavimento e io le saltai addosso, le strinsi le mani al collo fino a quando non la vidi più muoverai. Poi ho preso dall'armadio SO mila lire e sono scappato ». La vecchia morì qualche ora dopo, quando Efisio Sideria era già fuggito e Btava per prendere l'aereo per Roma. Nella capitale stette qualche giorno, ospite di una sorella, prima di costituirsi. g. m. Efisio Sideria subito dopo la condanna (Telefoto)

Persone citate: Consonni, Edoardo Cengia, Efisio Sideria, Giuseppe Mondo, Giuseppina Giussani, Millo Grisanti, Pompeo Davoli

Luoghi citati: Milano, Ormea, Reggio Emilia, Roma, Sardegna, Torralba