Il ministro Mariotti ordina il trasferimento di tutti gli orfanelli dell'istituto di Prato

Il ministro Mariotti ordina il trasferimento di tutti gli orfanelli dell'istituto di Prato La dolorosa vicenda del «Rifugio Maria Assunta in Cielo» Il ministro Mariotti ordina il trasferimento di tutti gli orfanelli dell'istituto di Prato Saranno ospitati in altri collegi; l'amministrazione provinciale di Firenze provvederà al mantenimento - Una indagine giudiziaria sui cinque « istitutori »: sono accusati di abuso di mezzi di correzione - Potrebbero essere incriminati per maltrattamenti - Inchiesta sul decesso di un ricoverato ventiduenne, stroncato in poche ore da un attacco di peritonite (Dal nostro corrispondente) Prato, 13 gennaio. La dolorosa vicenda dei « Celestini » ricoverati nel « Rifugio Maria Assunta in Cielo », un'oscura e antigienica villa pratese di via del Palco, da oggi può considerarsi chiusa, n ministro della Sanità, senatore Mariotti, ha ordinato che tutti i bambini ricoverati nell'ospizio (ce n'erano rimasti ottantadue poiché ventidue fra » più grandicelli e i più sani erano stati già accolti, l'altro ieri, alla « Madonnina del Grappa » diretta da don Corso Guicciardini) venga no avviati verso istituti specializzati. La partenza è prevista per domani. Una indagine sulle condizioni psichiclie dei piccoli ricoverati ha difatti accertato che oltre il cinquanta iiiiiiiiiiiiiiiitiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiE per cento dei bambini dovranno essere avviati a istituti psicopedagogici e un altro quaranta per cento in cliniche psicoprofilattiche. Il medico provinciale dottor Luigi Gaglio in seguito all'ordine del ministro della Sanità ha emesso una ordinanza con la quale, vista la propria relazione in data 13 aprile 1965 riguardante il « Rifugio Maria Assunta in Cielo » per la parte che riguarda le gravi lacune igienico-sanitarie in esso riscontrate; constatato anche, a seguito di sopralluogo, che a distanza di parecchi mesi le suddette gravi lacune permangono, costituendo pericolo di insorgenza di malattie infettive — diffusive e in considerazione anche delle dolorose condizioni di nutrimento in cui si trovano gran parte dei ricoverati di detto istituto, ordina 'l'immediato trasferimento di tutti i ricoverati del « Rifugio » e la loro sistemazione in locali che dovranno essere dichiarati idonei dal lato igienico dalle autorità provinciali sanitarie. L'Amministrazione provinciale di Firenze dovrà provvedere al mantenimento dei ragazzi che erano ricoverati nel « Rifugio Maria Assunta in Cielo ». Della esecuzione dell'ordinanza è incaricato il sindaco di Prato. Il pretore dottor De Bono, da parte sua, ha rimesso gli atti giudiziari contro cinque « istitutori » accusati di abuso di mezzi di correzione alla Procura della Repubblica perché esamini il caso, nella eventualità che in esso possa essere ravvisato il piti grave reato di maltrattamenti. E' stata inoltre aperta una inchiesta sulla morte di mi « Celestino » di ventidue anni, Santino Boccia, che fu ricoverato all'ospedale di Prato la sera del 26 marzo dell'anno scorso e morì il giorno seguente. Il Boccia fu condotto in ospedale in gravissime condizioni perché colto da un attacco di peritonite. Da giorni aveva una forte febbre e soffriva dì atroci dolori. Le fasi della malattia e, in particolare le cure alle quali il « Celestino » fu sottoposto nei giorni che precedettero il ricovero, saranno oggetto di meticoloso esame. Si vuole, se sarà possibile, far luce completa sui siLzs singolari metodi terapeutici in uso nell'ospizio di padre Leonardo. La provenienza dei ragazzi è anche sotto controllo. I sei o sette paesini del Meri¬ dione che hanno fornito all'ospizio pratese la maggior parte degli ospiti sotto stati individuati. Si cercherà di appurare come e perché tanta miseria e tanta disperazione si fossero concentrate in quei luoghi così distanti dall'istituto pratese. g. c. Il sen. Mariotti, un ministro deciso (Telefoto)

Persone citate: Corso Guicciardini, De Bono, Luigi Gaglio, Mariotti, Santino Boccia

Luoghi citati: Firenze, Prato