Un «centro elettronico» a Roma per la contabilità dello Stato

Un «centro elettronico» a Roma per la contabilità dello Stato inaugurato oggi dai ministro Colombo Un «centro elettronico» a Roma per la contabilità dello Stato Si tratta d'un grandioso "elaboratore", installato presso gli uffici della Ragioneria generale - Permetterà una più pronta pubblicazione dei bilanci consuntivi ed eliminerà automaticamente gli errori - E' un passo importante nell'ammodernamento dell'amministrazione (Dal nastro inviato speciale) Roma, 11 gennaio. Avrà luogo domani 12, presso la Ragioneria generale dello Stato al ministero del Tesoro, l'inaugurazione ufficiale del Centro elettronico della contabilità pubblica. Questo centro si avvale d'un elaboratore elettronico di grande potenza (Elea 9003) installato presso la Ragioneria generale dello Stato dalla OlivettiGeneral Electric, la nuova società costituita in forma autonoma fra due notissime industrie, l'una italiana, l'altra statunitense. Questo elaboratore è destinato ad operare la contabilità di tutte le spese pubbliche per il controllo dei bilanci e per la compilazione del conto consuntivo della contabilità dello Stato; con i seguenti due fondamentali vantaggi, rispetto alla prassi precedente : l'eliminazione automatica dei possibili errori da parte della macchina stessa; l'anticipo di otto o nove mesi della pubblicazio ne del conto consuntivo del bilancio statale. Com'è noto, da tempo un buon numero di amministrazioni complesse : industrie, grosse banche, enti di carattere nazionale, hanno trovato convenienza ad adottare processi di mecca' nizzazione integrale che, in un secondo tempo, sono stati resi più rapidi ed efficienti dall'avvento dell'elettronica. La contabilità pubbli ca sembra dover esigere in modo, per così dire, esemplare, l'impiego di questi sistemi. Com'è ben noto ai nostri lettori, un elaboratore elettronico è un insieme di apparecchiature in grado di acquisire rapidamente una grande quantità di dati, di serbarli nelle capaci memorie per quanto tempo si vo glia, di eseguire, secondo le necessità degli utenti, su quei dati operazioni logiche e di calcolo; e di fornire rapidamente i risultati cor rispondenti. Questo ripetuto avverbio rapidamente, quando è in causa l'elettronica, significa tempi commisurabili in milionesimi di secondo. Non esiste alcun problema legato ad operazioni di calcolo, oppure di registrazione sta tistica, o di contabilità in generale che un elaboratore elettronico non sia in grado di risolvere. La sua « unità centi-ale », che corrisponde più che ogni altra parte del sistema a quella denominazione « cervello » con cui si designano qualche volta questi apparati, ha in sé gli elementi per eseguire i com piti che alla macchina si ri chiedono, per svolgere le funzioni aritmetiche e logiche, per ritenere ed elaborare le istruzioni di determinati programmi. Tale « unità centrale » può ricevere i dati memorizzati parte in schede o in bande perforate, passati poi in nastri magnetici; e dopo averli elaborati, questi dati fornire i risultati su fogli stampati a velocità vertiginosa, risultati direttamente leggibili in caratteri normali, oppure può fornire risultati in forma di schede o nastri, elementi che si prestano ad ulteriori elaborazioni. Tra le diverse applica zioni del calcolo elettronico (e noi ne abbiamo viste che interessano l'industria la medicina, la regolazione del traffico nelle grandi cit tà, l'astronautica, la simulazione di difficilissime mac chine o di processi fisici estremamente complicati come quelli dell'ingegneria nucleare), la più diffusa nel mondo è ancora quella che si occupa di contabilità rias suntiva. L'introduzione di questo strumento nella rie pilogazione dei dati conta bili relativi ad una azienda tanto complessa come quella dello Stato è un segno tangibile di un inevitabile be nefico rivolgimento nell'am ministrazione ; e ha già da to alcuni suoi frutti, impo nendo fra l'altro una certa unificazione nei metodi con tabili. Quanto ai benefici minori che indubbiamente la sua applicazione porterà, è no tevole la riduzione degli ar chivi, potendo un nastro magnetico contenere in un piccolo spazio quelle infor mazioni che giacciono ora in grandi s polverose scaf¬ falature, legate in grossissimi volumi. Al Centro elettronico della contabilità pubblica già affluiscono per le elaborazioni e i riassunti i dati provenienti dalle Ragionerie centrali e regionali, dai molteplici rivoli di un'amministrazione che, a norma d'un articolo della Costituzione, è diretta nel senso del decentramento; ed esso è capace di dare, ad ogni momento, lo stato degli impegni di spesa, consentendo di regolarne il ritmo, la situazione dei pagamenti ordinati, e ogni altro elemento contabile, classificato in ordine economico e funzionale. E' stato domandato al dott. Carlo Marciani, ragioniere generale dello Stato, ed al dott. Attilio Leonardi, direttore del Centro di meccanizzazione, se l'introduzione di queste macchine comporterà una diminuzione di personale. No, è stato risposto; ma, grazie ad esse, si potrà fare un lavoro di gran lunga maggiore e migliore di quello che sarebbe possibile con un personale anche molto più numeroso di quello presente. Didimo

Persone citate: Attilio Leonardi, Carlo Marciani

Luoghi citati: Roma