Severo monito di Wilson ai sindacati britannici di Mario Ciriello

Severo monito di Wilson ai sindacati britannici «Il 1966 guarirà o spezzerà l'economia inglese» Severo monito di Wilson ai sindacati britannici Il Primo Ministro afferma: «Solo accrescendo la produttività possiamo aumentare i redditi senza nuocere al Paese» - Il governo deciso a fare tutto il necessario per mantenere robusta la sterlina e alta l'occupazione (Dal nostro corrispondente) Londra, 10 gennaio. « Il 1966 guarirà o spezzerà l'economia britannica ». E' un severo avvertimento, ed è quello rivolto oggi dal primo ministro a tutta l'Inghilterra, ma in particolare ai sindacati, in un discorso pronunciato a Londra. Wilson sì riferiva all'economia nazionale, la cui convalescenza è minacciata dall'insoddisfacente aumento della produzione e della produttività e dalla poderosa pressione delie richieste salariali. In tali circostanze, — ha detto Wilson — il governo non può attenuare le restrizioni già imposte: anzi, ansioso com'è di pareggiare la bilancia dei pagamenti, potrebbe imporne di nuove. Il premier ha parlato all'inaugurazione della biblioteca e del «Centro ricerche» nella sede del secondo sindacato britannico, quello dei metalmeccanici, l'« Amalgamated Engineering Union ». Un duro monito era già stato lanciato sabato dal ministro del Lavoro Raymond Gunter. Egli ricordava che, mentre la produzione è rimasta nel '65 pressoché « invariata », le paghe sono salite tra il sei e l'otto per cento. « E' ora di smetterla. Non possiamo più andare alla deriva e sognare ad occhi aperti. Quando non si guadagna il pane onestamente, si arriva prima o poi alla disoccupazione. Se non adegueremo la nostra produttività alle nostre spese, diverranno necessarie altre misure deflazionistiche e il numero dei senza lavoro crescerà ». Anche il discorso di Gunter era diretto soprattutto ai sindacati La cerimonia al «quartier generale », a Londra, della « Amalgamated Engineering Union » si è svolta stamane, poche ore prima della partenza del premier per la conferenza del Commonwealth. Il convegno s'aprirà domani a Lagos, capitale della Nigeria, e durerà due giorni. Wilson lasciava Londra alle 15, accompagnato dal ministro per le relazioni con il Commonwealth Arthur Bottomley. Principale soggetto di discussione a Lagos sarà la Rhodesia. Wilson annuncerà forse un « inasprimento » delle sanzioni. « Nel '65. — dichiarava il premier all'* Amalgamated Engineering Union » — l'Inghilterra ha cominciato a lottare per guarire l'economia e ricon quistare un'indipendenza economica nazionale. Il disavanzo nella bilancia dei pagamenti, di 800 milioni di sterline alla fine del '61,, è stato dimezzato nel 1965: la sterlina è forte: l'occupazione elevatissima. Ma la strada da percorrere è lun¬ ga. Il 1966 guarirà o spezzerà l'economia britannica. Nei prossimi mesi, si vedrà se il popolo inglese è pronto a dar prova delle sue doti: della sua tenacia, della sua intelligenza, della sua auto-disciplina, della sua capacità di rinunciare a un egoistico interesse di categoria per un interesse nazionale e sociale ». Wilson ripeteva che, da parte sua, il governo « è deciso a fare tutto il necessario per mantenere robusta la sterlina e alta l'occupazione ». Poi, avvertiva: « Dovete diffidare del canto delle sirene, delle parole di coloro che soavemente pronosticano un ragguardevole e sollecito alleggerimento delle misure prese finora. Abbiamo un senso di responsabilità e non potremo pensare a una politica meno severa fino a quando non avremo saldamente pareggiato la bilancia dei pagamenti ». Mario Ciriello

Persone citate: Gunter, Raymond Gunter

Luoghi citati: Inghilterra, Lagos, Londra, Nigeria, Rhodesia