Tutta l'Italia meridionale al buio per tre ore caos a Napoli, Salerno e Bari rimaste senza luce

Tutta l'Italia meridionale al buio per tre ore caos a Napoli, Salerno e Bari rimaste senza luce Un fenomeno quasi simile a quello di New York Tutta l'Italia meridionale al buio per tre ore caos a Napoli, Salerno e Bari rimaste senza luce L'intera zona dal Garigliano alla Calabria è piombata nell'oscurità dalle 17,30 alle 20,30 circa per un guasto alle linee elettriche Sangi o-Frattamaggiore e Roma-Napoli - I tecnici dell'Enel sono riusciti a rendere «intermittenti» i periodi di buio - Traffico paralizzato nelle grandi città: a Napoli i negozianti hanno abbassato le saracinesche per prevenire furti o rapine - La polizia ha perlustrato le strade - Molte fabbriche hanno dovuto sospendere il lavoro - Treni in ritardo (Dal nostro corrispondente) Napoli, 8 gennaio. Tutta l'Italia meridionale — dal Garigliano alla Calabria — piombata questa sera nella scurità per un'interruzione di nergia elettrica avvenuta sui avi che convogliano verso il Sud oltre mezzo milione di volts. La sospensione — duraa ad intermittenza dalle 17,30 circa alle 20,30 — ha interessato sia le città sia tutti i centri abitati, ove l'erogazione di corrente elettrica per l'iluminazione e gli usi industriai è stata riallacciata alternaivamente per periodi di veni minuti, in modo che nessuna località rimanesse a lungo solata. Le ragioni del grave guasto non sono state ancora bene accertate dai tecnici dell'Enel, quali hanno precisato che 'interruzione si è avuta sugli elettrodotti Roma-Garlgliano NdvsPcsniiiiiiiifiiiifiiiiiitiitiiiiiiiuiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Napoli, da 220 mila volts, Sandro-Populi, di 150 mila volts e Pescara-Foggia, di 150 mila volts. Sembra che l'incidente sìa avvenuto sulla linea di Ponte Cannone, negli Abruzzi, ove una linea aerea ad alta tensione sarebbe « saltata ». La comunicazione in termini tecnici «c caduta la linea aerea che convoglia l'energia elettrica alla centrale termonucleare del Garigliano » pervenuta alla sède dell'Enel di Napoli, in un primo momento era stato erroneamente interpretata. Si era creduto che il guasto fosse stato procurato dalla caduta di un apparecchio che si era schiantato contro uno dei piloni di sostegno dei cavi. L'equivoco è stato chiarito a tarda ora della sera A Napoli, Salerno, a Catanzaro, Reggio Calabria, Cosenza e nei centri della Lucania e delle Puglie, in pochi minuti scdsesplnfpdmtdrtepaiefAlcitiiittiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiitiiifiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii sono state vendute dai tabaccai tutti i pacchi di steariche di scorta. Sono stati presi d'assalto anche i negozi di articoli elettrici dalla popolazione che si è rifornita di pile e torcie, preparandosi ad affrontare un lungo oscuramento. Molti hanno credulo che l'illuminazione fosse stata sospesa per un improvviso sciopero dei dipendenti dell'Enel, altri spiritosamente hanno asserito che si trattava di oscuri esperimenti del genere che aveva colpito recentemente New York ed altri centri degli Stati Uniti. La interruzione dell'energia elettrica a Napoli è avvenuta per la prima volta esattamente alle 17,IiO, in un'ora in cui tutti i negozi erano ancora aperti e in cui più intenso è il traffico dei veicoli nei capoluoghi. A Napoli la sospeìisione dell'illuminazione pubblica ha recato intralci notevoli nella cir- colazione. Molti commercianti hanno precipitosamente abbassato le serrande dei negozi, mentre nelle industrie il lavoro restava sospeso. Anche negli ospedali è mancata l'illuminazione. Le operazioni chirurgiche in corso non sono state sospese, ma i sanitari hanno proseguito nel loro lavoro alla luce di torce elettriche. La questura — che si c mantenuta in contatto telefonico diretto col ministero dell'Interno — 7ia immediatamente disposto che tutte le pattuglie motorizzate e radiocomandate uscissero in servizio di perlustrazione della città. Non sono accaduti gravi incidenti, né sono stati segnalati fino a tarda ora della serata, episodi di violenza da parte di malintenzionati. Anche al porto il lavoro è stato dapprima sospeso. Poi, le unità in porto hanno messo in azione i « gruppi » elettrici autonomi, illuminando con potenti fari le banchine. Solo un convoglio, partito da Salerno diretto a Napoli è stato fermato in una stazione della zona vesuviana per l'interruzione di corrente. Entro le ore ventidue la situazione si è normalizzata in tutti i capoluoghi del Meridione, avendo i tecnici dell'Enel riparato con mezzi di emergenza al guasto. E' stato precisato che la prima a cedere dopo la «caduta» della rete aerea Sandro Populi era stata la centrale termonucleare del Garigliano, i cui interruttori automatici avevano bloccato la erogazione quando sulle liner si era registrato mi eccessivo sovraccarico. Comunque, per il tempestivo intervento dei tecnici dell'Enel, che hanno affrontato la difficile situazione con calma ed un piano di emergenza bene coordinato, nessun centro abitato è rimasto al buio per periodi intermittenti superiori alla mezz'ora. A. Luise

Persone citate: Sandro Populi