I " Taccuini,, di Gabriele d'Annunzio

I " Taccuini,, di Gabriele d'Annunzio Gli appunti inediti del poeta saranno pubblicati fra pochi giorni I " Taccuini,, di Gabriele d'Annunzio Nell'ultimo volume di «Tutte le opere» sono raccolti per la prima volta 118 taccuini «confidenziali»: illuminano dal 1881 al 1925 la vita e l'attività letteraria dello scrittore Il 21 gennaio apparirà in libreria l'ultimo volume di « Tutte le opere di Gabriele d'Annunzio », nei « Classici Contemporanei Italiani » della Mondadori. Allestito, in anni di lavorìi, da Roberto Forcella e da Enrica Bianchetti, il tomo comprende 118 taccuini, tutti quelli che sino ad oggi è stato possibile rintracciare. La pubblicazione di queste pagine, clic riflettono quasi cinquantanni di attivita, dal 1SS1 al 1923 (appunti di viaggio o di letture, osservazioni, riflessioni; materiali per opere vagheggiate o in corso; abbozzi di discorsi; brani che, più o meno rielaborati, passano tra le « Prose di ricerca ») costituisce un avvenimento letterario di cui è inutile sottolineare l'importanza. I passi elio seguono si pubblicano per gentile concessione dell'editore Mondadori e della Fondazione « Il Vittoria le degli Italiani » Appunti per «Il Fuoco» Dal Taccuino XV, uno dei tanti d'argomento veneziano, datato 1897. Il principe Hodilz, un personaggio del Fuoco, ha tratti in comune con il principe Hohenlohe. Anche la « bella Ninetta » si ritrova nel romanzo, ri tratta come una dama ga lante del Carpaccio. Venezia: ottobre 1897. LA CASA del principe HODITZ, a S. Maurizio. Il pastello di Goldoni giovane, con un pendant: una giovine donna delicata e pallida, che s'è tolta la maschera e sembra abbia ancora sul volto il mistero della larva nera. Sul domino nero ha un fiore rosso. I suoi occhi sono d'un velluto lionato, a mandorla. La sua carne è quasi trasparente. Hodilz si compiace di immaginare ch'ella fosse la maitresse del giovine Goldoni. 4- In un astuccio di pelle a fregi dorati è una fiala di cristallo veneziano su cui è scritto a lettere corsive d'oro, un po' svanite Tu sola mia sarai Amami per pietà. * Hoditz racconta le sue felicità: le sue trouvailles inaudite. Egli ha ornato di bronzi il marmo del suo caminetto. Aveva una figurina trovata in Venezia. Un giorno a Padova trova il Pendant! A Venezia aveva trovata la tela dipinta a fiori (con le tre fragole; motivo ornamentale) di cui egli ha tappezzata la sua stanza da pranzo. A Bologna ha trovato la bordura in legno per riquadrarla ! + I tavolini sono pieni di piccole scatole d'argento, d'oro, di smalto, per i nei', e di piccoli ventagli. 4- Una spinetta minuscola, con una tastiera di avorio quasi diafano, con una esile voce metallica che intenerisce il cuore. E' ornata di bronzo Empire. Appartenne alla Malibran. E' un giocattolo e un gioiello. Sul coperchio, in una cornicetta di bronzo (una corona di lauro) è la miniatura della meravigliosa cantatrice. + Il tappeto della stanza è d'un verde d'acqua marina e su vi sono sparse grandi rose pallide che sembrano morirvi d'una squisita morte, come su un prato autunnale. + Una stampa della Pompadour: un Amorino che innaffia un mirto. La bella Ninetta fa collezione di borse: ne ha di tutte le forme, di tutti i colori: di velluto, di seta, di ricamo, di margheritine, di cuoio, grandi, minime. Sono attaccate alle pareti della stanza da letto. La striscia per tirare il campanello è fatta di un antico campionario di merletti, di piccoli frammenti attaccati in fila l'uno presso l'altro. In fondo è una maniglia di bronzo ove due donne sedute di fronte fanno il medesimo gesto: pongono il dito sul labbro per indicare il silenzio a un cane che si leva tra le loro ginocchia. s La bella Ninetta ha gli occhi dipinti, e un neo su la gota, presso l'angolo della bocca. Ella racconta che una dama le mandò il suo medico per chiederle di venderle il suo neo; che, estirpato, poteva essere innestato bu fartra gota. Un incontro di boxe Dal Taccuino LXVII. L'incontro di boxe CarpentierJcannette, qui descritto, ebbe luogo il 9 agosto 1914. Luna Park - Match Carpentier-Jeannette - 21 marzo 1914 - Equinozio di primavera - Luce rossa bianca e verde sul ring - Luce fantastica. Gli spettatori Tutte le cose false si rivelano - Le donne dipinte. Gli uomini - I denti dorati. La brutalità dei volti. Le fisionomie bestiali Qualche volto delicato di donna sbigottita I visi gialli. Intorno agli occhi il giallo - Gli assistenti giù, nell'ombra, ai due angoli, guatano il loro campione I tic - James Robidou il tic del coniglio nel labbro Intorno intorno, nelle gallerie basse, la folla ammassata La carne giallastra dei boxeurs arrossata dai colpi - Il sangue che cola dalle ammaccature II massaggio ai deltoidi, alle costole, alle cosce II sudore che cola Le costellazioni nella volta della sala La spugna sul viso del boxeur - Gli asciugamani che li sventolano - e che nell'ondeggiare si tingono del riflesso dei lumi = Il luccichio d'uno specchietto ove una cortigiana si mira. Orribili megere dipinte sotto le parrucche. Un viso di bimbo attonito L'illuminazione che cangia quasi chimicamente il colore dei capelli - Capelli verde limone Carpentier biondo, capelli lisci Joe in una veste da camera verdastra - è color di bronzo nuovo - con una testa imperatoria Prende fra i denti l'estremità della bandelette per fasciar la mano prima di mettere il guanto Gli entraineurs intorno guardano l'operazione diligente. Boxeurs dalle orecchie deformate e schiacciate, dal naso rotto, dalle labbra fesse Joé un poco calvo alla sommità del capo - Gli spettatori che masticano i sigari - Carp« entier » prendendo nei pugni le corde del ring fa flessioni su le gambe forti e snelle Il fondo della luce è violetto. Prendono qualche sorso e lo rigettano Al primo round Joé cade, si rialza L'urlo della folla Carpentier è disteso, quando lo massano. Il mulatto è seduto come il pugile - Alla fine d'un round, avendo dato l'ultimo colpo, Carp«entier» sorride all'avversario - poi a - L'acqua cola su lui - Lo sventolio Carp«entier» - quando gli danno a bere, rigetta il sor-so come una maschera di lontana - Il corpo a corpo - i colpi sotto il mento - il rumore sordo - I corpi lucidi - l'orAll'uscita - Carpentier in- sanguinato - che passa a traverso la folla urlante All'uscita, il paesaggio roccioso di Luna Park, in cartone, gli alberi di zinco, il fango, la pioggia, la folla, gli agenti - la brutalità e la fantasia - Gabriele d'Annunzio fotografato alla partenza per un volo di guerra nel 1915

Luoghi citati: Bologna, Padova, Venezia