L'ex ballerina del «Bolshoi» sviene mentre il pope celebra le nozze

L'ex ballerina del «Bolshoi» sviene mentre il pope celebra le nozze Secondo rito nuziale per Anastasia e il marchese italiano L'ex ballerina del «Bolshoi» sviene mentre il pope celebra le nozze Il piccolo malore provocato dalla lunga e complessa cerimonia ortodossa -1 due giovani si erano già uniti in matrimonio a Roma col rito cattolico una settimana fa Trascorreranno la luna di miele in Russia Nòstro servizio particolare Mosca, lunedi mattina. I giovanissimi marchesi di Collesape hanno celebrato ieri a Mosca il loro secondo matrimonio, quello ortodosso, a una settimana dal rito cattolico di San Giovanni dei Cavalieri di Rodi a Roma. La sposa, Anastasia Stevens. è figlia di un giornalista americano ed ha 23 anni come lo sposo, Aurelio Ferrari. Il rito ortodosso è stato lungo. Ad un certo punto Anastasia si è sentita svenire. Per il resto della cerimonia ha dovuto essere sostenuta e accompagnata nei rituali giri attorno al pulpito, da uno dei testimoni. La chiesa, costruita nel 1629 e intitolata alla Risurrezione, era gremita di invitati, diplomatici, intellettuali e gente di teatro. Anastasia Stevens ha molti amici fra gli artisti di Mosca, poiché è la prima cittadina americana che entrò a far parte del famoso corpo di ballo del Teatro Bolshoi. Si è anche affermata come attrice, nel periodo in cui il padre ha lavorato a Roma, partecipando ad una mezza dozzina di film. La doppia cerimonia nuziale, cattolica e ortodossa, è stata necessaria perché la sposa pratica la fede ortodossa come la madre russa, Nina, mentre il marchese è cattolico. A Roma le nozze furono officiate dall'arcivescovo Ettore Cunial, pro-vicario del Papa. Il rito ortodosso è stato lungo e complesso. Essendo la chiesa piena, molti curiosi si sono accalcati all'esterno attorno alle finestre, incuranti del freddo e della neve che cadeva abbondantemente. Dopo quaranta minuti l'atmosfera era talmente pesante, all'interno della piccola chiesa, che la sposa ha fatto segno di sentirsi male. L'incaricato d'affari dell'ambasciata italiana, Vincenzo Bolasco, si è precipitato a procurare una sedia e il capitano d'aeronautica. James Bizzell, medico dell'ambasciata americana dì Mosca, ha aiutato la signora a sedersi. Lo stesso ufficiale ha sostenuto Anastasia Stevens nella parte finale della cerimonia, quando gli sposi hanno dovuto compiere, tenendosi per mano, tre giri attorno al pulpito. Il diplomatico italiano e un amico della famiglia Stevens, Arthur Makaryev, hanno avuto la funzione d'onore di tenere sospese sul capo degli sposi, secondo il caratteristico rituale ortodosso, le corone preziose delle nozze, durante il rito. La sposa indossava lo stesso abito di Roma, bordato al collo e all'orlo con pizzo d'argento, un abito bianco disegnato a Parigi e realizzato a Roma. All'uscita dalla chiesa Anastasia si è subito rianimata. L'aria era fredda, il terreno coperto da una pesante coltre di neve. Al ricevimento erano presenti anche Igor Molseyev, 11 famoso direttore del più apprezzati balletti sovietici (conosciuti in tutto il mondo per un film italiano di qualche anno fa e per le frequenti tournée della compagnia), l'ambasciatore americano Koehler ed altre personalità. Gli sposi trascorreranno la luna di miele in Russia, dove conoscono molta gente • il padre di Anastasia è molto conosciuto come giornalista. Per le corrispondenze da Mosca ha anche ottenuto in America il < Premio Pulitzer >, un riconoscimento molto ambito nel mondo della stampa. In seguito, gli sposi torneranno in Italia. Come è noto alle prime nozze cattoliche erano presenti fra altre personalità l'ambasciatore americano Relnhardt, testimone di Anastasia, il regista Alberto Lattuada e Pia Lindstrom, figlia di Ingrid IBergman. a. p. Il pope conduce per mano gli sposi attorno al pulpito mentre il dott. James Bìzzell sostiene la sposa che si sente svenire (Telefoto «A. P.» a «Stampa Sera»)