Il generale e la sua consorte sono stati tra i primi a votare

Il generale e la sua consorte sono stati tra i primi a votare Il generale e la sua consorte sono stati tra i primi a votare A Colombey les Deux Eglises tutti gl'inviati speciali dei giornali e le stesse guardie del corpo presidenziali ancora dormivano, quando De Gaulle, alle 8 in punto, ha fatto la sua inattesa comparsa al seggio elettorale ■ Mentre la signora deponeva la scheda, l'urna automatica si è inceppata - «Si vede che è una cosa moderna», ha commentato il Capo dello Stato Dal nostro corrispondente Parigi, lunedi mattina. Il generale De Gaulle è stato tra i primi francesi, su quasi 29 milioni di iscritti, a fare il suo dovere elettorale. Ieri mattina a Colombey les Deux Eglises (dove il Presidente si era recato sabato mattina partendo da Parigi in elicottero), il municipio aveva appena schiuso i battenti quando il generale e la signora De Gaulle si sono presentati per votare. Erano scoccate le otto da un minuto soltanto, faceva ancora buio e gli inviati speciali dei giornali erano nei caffè. Persino i « gorilla», incaricati di proteggere il Presidente della Repubblica, erano in pigiama nelle rispettive camere d'albergo e il loro capo, al baldi un ristorante, non aveva ancora indossato la giacca. Soltanto il sindaco di Colombey les Deux Eglises, semi-addormentato, era al suo posto, dinanzi all'urna, circondato dagli assessori. Due gendarmi passeggiavano dinanzi al portone quando hanno visto comparire il generale, senza scorta, sorridente e calmo. Gli agenti hanno appena avuto il tempo di mettersi sull'attenti, che già De Gaulle entrava nel seggio elettorale: qui ha stretto la mano al sindaco e poi ha subito infilato nell'urna la sua scheda. Ma quando la signora De Gaulle ha imbucato la sua il meccanismo applicato all'urna come contatore automatico si è inceppato. La scheda è rimasta bloccata nella buca ed il presidente della sezione di voto è stato costretto a tirarla fuori con un temperino. Al secondo tentativo, finalmente, il contatore dell'urna è scattato regolarmente. Il generale rideva. « Si vede che è una cosa moderna... », ha commentato con una pronta battuta ricca di sottintesi. Poi i due più illustri abitanti di Colombey les Deux Eglises sono rientrati nella loro villa, la Boisserie, mentre le prime luci riuscivanoa sfondare le nuvole. Francois Mitterrand, l'avversario del generale De Gaulle, ha votato invece soltanto poco prima di mezzogiorno, a Chàteau Chinon, cittadina di cui è sindaco. Sabato pomeriggio, prima di prendere la strada di Chàteau Chinon in automobile, aveva fatto a Parigi una passeggiata di alcune ore, per distendersi dopo la campagna asprissima che ha messo a dura prova i nervi dei candidati. Ieri mattina si è alzato tardi e alla fine del pomeriggio ha preso di nuovo la via del ritomo nella capitale per poter ricevere gli amici al « Club Républicain », in Avenue de l'Opera, in attesa dei risultati. La giornata elettorale, malgrado alcuni incidenti avvenuti durante i comizi degli ultimi giorni, è stata calma. Il tempo era favorevole, nel complesso. Solo alcuni villaggi del centro si trovavano isolati a causa degli allagamenti. In certe città di provincia, particolarmente nella cattolicissima Alsazia, le strade avevano un'aria di festa a causa delle illuminazioni tradizionali del periodo natalizio. A Parigi, come ogni domenica sono usciti due soli giornali: il popolare € Journal du dimanche», appartenente ad un gruppo di ispirazione governativa, e a comunista <Bumanité Dimanche», letto soltanto dalla massa di estrema sinistra. Quest'ultimo naturalmente, esortava a votare per Francois Mitterrand mentre l'altro intitolava a piena pagina a grossi caratteri: «De Gaulle favorito». Poi a proposito di Mitterrand commentava: «Per attrarre gli elettori egli ha preso l'impegno di non conservare nulla di quello che è stato fatto da sette anni a questa parte: neanche certe scommesse sulle corse ippiche. Per il resto, dopo aver buttato tutto all'aria nei primi tre mesi, aspetterà, per ricostruire, che juna maggioranza sorga ci alfe'«elezioni legislative, da lui promesse a fine febbraio. Ma una nuova battaglia elettorale in un clima di intensa passione, come quello che si è vissuto ora, permetterà davvero ad una maggioranza di mettersi in evidenza? ». Da segnalare inoltre che iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiii negli ultimi giorni attualità cinematografiche influenzavano gli spettatori illustrando le « realizzazioni del regime » e quelle che il gollismo intende attuare entro il 1970. Questa propaganda dell'ultimissima ora (oltre alla paura che Francois Mitterrand fosse nelle mani del partito comu7iista) ha dato i suoi frutti. Alle 20 in punto la radio « Europe 1 » ha annunciato la rielezione sicura del generale De Gaulle. Così cpme aveva fatto due- settimane prima « Europe 1 » (in accordo con l'istituto di opinione iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiini pubblica) aveva sguinzagliato in trecento sezioni di voto scelte come campionario statistico altrettanti osservatori i quali, subito dopo lo spoglio dello scrutinio, alle 19, hanno comunicato i risultati. Questi sottoposti all'analisi di una macchina elettronica, hanno dato la seguente valutazione: De Gaulle aveva tra il 50 ed il 60% dei voti e Mitterrand tra il 3» ed il 50%. Sette minuti dopo la stessa Radio <Europe 1» annunciava che la proporzione delle astensioni si situava tra il H ed il 17%, cioè inferiore al previsto. I primi risultati ufficiali erano diffusi ugualmente alle 20,01 e riguardavano il paesetto di Colombey les Deux Eglises. Su 200 iscritti, 191 votanti e 190 suffragi espressi; 178 voti al generale e 12 al suo avversario. Al primo turno il generale nello stesso comune aveva avuto 175 voti contro 19 ai suoi avversari (9 a Mitterrand). A mano a mano che i mU nuti passavano la radio « Europe 1 » confermava la vittoria del generale De Gaulle, rilevando però che il divario tra i due avversari diminuiva rispetto alle prime indicazioni. Soltanto verso le due di notte il ministero dell'Interno ha comunicato i risultati definitivi, che dovevano essere sottoposti al controllo del consiglio costituzionale. Lo spoglio è stato molto più rapido che il 5 dicembre scorso perche gli avversari in lizza erano soltanto due e non sei. In molti ristoranti (che due domeniche fa erano semivuoti perché il pubblico era rimasto a casa per seguire alla televisione i risultati dell'elezione), i proprietari hanno avuto l'accorgimento di mettere un teleschermo nella sala. Altri hanno addirittura sistemato una lavagna sulla quale una signorina trascriveva le cifre via via trasmesse dalla radio. L. Mannucci

Luoghi citati: Alsazia, Parigi