Partite con finale drammatico sui campi del Ghie ri e dell'Asti

Partite con finale drammatico sui campi del Ghie ri e dell'Asti Serie D: una domenica movimentala (con pugilati Ira i tifosi ed arbitri inseguiti) Partite con finale drammaticosui campi del Ghie ri e dell'Asti CHIERI-CUNE0 1-1 - Espulsi, fra gli azzurri, Andino, Gionco ed il trainer Bettolini Il direttore di gara costretto ad uscire dallo stadio sulla vettura dei vigili urbani Nostro servizio particolare Chieri, lunedi mattina. Raramente si è visto un arbitro collezionare tanti errori come il signor Di Gioia durante la partita Chieri-Cuneo terminata con il punteggio di lai. I novanta minuti di gioco hanno fornito uno spettacolo penoso per In serie di falli e di incidenti provocati per la massima parte dalla mancanza d'energia e dalle discutibili decisioni del direttore di gara. Più che arbitrate una partita il signor Di Gioia ha avuto il potere d'irritare i giocatori (spingendoli così a scambi di scorrettezze) e di esasperare il pubblico che, al termine della gara, lo ha atteso minacciosamente alla uscita dello stad'o per oltre ìtn'ora e mezzo. I carabinieri di servizio hanno avuto il loro daffare per sedare i numerosi tafferugli sorti tra i sostenitori delle due squadre. C'è stata anche una vivace discussione tra il presidente del Chieri, Ferdinando Vergnnno, ed il direttore di gara nello spogliatoio di quest'ultimo. Nella confusione è stato rotto un vetro, mentre qualcuno ha trascinato fuori il presidente del Chieri per evitar il peggio. Dopo parecchio tempo l'arbitro ha lasciato il campo sulla macchina dei vigili urbani dt Chieri. protetto e scortato dai carabinieri Qualche sasso è volato contro la vettura, quando usciva dallo stadio: un esagitato, anzi, è riuscito ad aprire, lo sportello cercando di colpire il sin. Di Gioia con un pugno. I tifosi più accesi si gettavano poi all'inseguimento della macchina stessa. Sul risultato della partita non c'è molto da dire, in quanto entrambe le reti sono state ottenute con tiri fortunosi In poche parole si può anche definire il comportamento e il rendimento delle due formazioni, che hanno giocato dignitosamente, ma senza eccellere, nei primi 30 minuti, mentre il rimanente dell'incontro è stato sottolineato da un caotico arrembaggio del Cuneo per rimontare lo svantaggio con hotta e risposta di falli, continuo arresto del gioco, discussioni e spintoni a iosa oltre all'espulsione dei chieresi Gionco e Andino e a quella davvero immeritata dell'allenatore Bertolino. Il terreno di gioco non era nelle migliori condizioni: un po' scivoloso c con fondo molto irregolare che dava imprevedibili deviazioni alla palla. La partita, si iniziava ad un ritmo discreto, con qualche intervento deciso, ma corretto. AU'll' Angeli deviava di testa un pallone poco fuori della porla del Chieri. Al 10' azione pericolosa degli azzurri in area avversaria. Al 22' tiro di punizione del Cuneo con salvataggio finale di Bcrtolini. Sette minuti dopo il Chieri passava in vantaggio: su calcio di punizione battuto ÀSTI-CASALE 1-0 - Saracco e Baiardo mandati negli spogliatoi - Sassi sul terreno di gioco e contro la macchina dell'arbitro - Due tifosi «fermati» dalla polizia Dal nostro corrispondente Asti, lunedi mattina. Tentativo di invasione del campo, pugilato fra tifosi, intervento della polizia a difesa dell'arbitro: ecco gli episodi sconcertanti che hanno caratterizzato l'incontro tra l'Asti e il Casale, terminato con la vittoria della compagine locale per una rete a zero. L'importanza della posta in gioco e la tradizionale rivalità esistente fra le due squadre costituivano le premesse per una gara molto combattuta. Di qui un certo nervosismo iniziale che è andato via via aggravandosi, anche per la mancanza di autorità dell'arbitro L'Asti ha deluso alquanto, soprattutto nel primo tempo. Molti tifosi hanno addirittura applaudito, in alcune occasioni, gli avversari. I locali sono riusciti a segnare l'unico goal grazie a un tiro di Chiaranda al 37' della ripresa, a conclusione di un'azione condotta da Venturello e Melegaro. Il Casale ha dimostrato di possedere una difesa e una mediana di ottima levatura. All'inizio sono gli ospiti ad asumere l'iniziativa e Castelletti porta più volte lo scompiglio in area biancorossa. Il portiere Tagliaferri si dimostra però in ottima forma e gli attacchi del Casale non hanno esito. Nella ripresa è la volta dell'Asti di portarsi all'attacco. Al 4' Veronese giunge fin sotto la porta casalese ma il suo tiro sfiora la traversa. Al 21' l'arbitro espelle inspiegabilmente l'astigiano Saracco perché, caduto a terra, avrebbe trattenuto con i piedi un avversario. Il provvedimento scatena le ire del pubblico che esplode in bordate di fischi e lanci di pietre in campo. Il direttore di gara sospende per due minuti l'incontro, poi il gioco riprende. I biancorossi, ridotti in dieci uomini, cercano di arginare l'offensiva avversaria, ma l'arbitro provvede ben presto a ristabilire l'equilibrio. Al 36', infatti, il sig. Conte espelle Baiardo per un fallo ai danni di un giocatore astigiano. Un minuto dopo il goal dei biancorossi : Venturello passa la palla a Melegaro che calcia verso Chiaranda: quest'ultimo non ha difficoltà a segnare. Il Casale reagisce con energia e per i tifosi locali si profila l'incubo di un pareggio in extremis. Giunge provvidenziale il fischio dell'arbitro, senza che si sia recuperato il tempo delle numerose interruzioni. Il pubblico astigiano appena terminata la partita cerca prima di entrare in campo, poi accorre all'ingresso degli spogliatoi; interviene la polizia che allontana i più scalmanati e poco dopo lo stadio viene fatto sgomberare. Alcuni tifosi dell'Asti vengono alle mani con i casalesi : uno di questi, Luigi Castelli di 47 anni, è colpito al viso da un violento pugno e deve ricorrere alle cure mediche. L'arbitro viene fatto salire poi sulla vettura della polizia, ma all'uscita dello stadio la macchina è circondata dai tifosi. Qualcuno scaglia delle pietre e la polizia procede al fermo di due giovani che saranno poi denunciati. Anche i segnalinee e il commissario di campo sono costretti ad uscire dallo stadio sotto scorta. a. m. Asti: la vettura dell'arbitro scortata dai carabinieri

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