L'Inghilterra si sta liberando dall'antica facciata imperiale

L'Inghilterra si sta liberando dall'antica facciata imperiale Una nazione che cambia, un popolo che sì rinnova L'Inghilterra si sta liberando dall'antica facciata imperiale Gli uomini di questo Paese abbandonano il vecchio aplomb, tipico dei colonnelli e degli uomini di affari, e cominciano a scoprire l'utilità e la semplicità dei modi popolareschi (sulla scia dei «Beatles») - Le donne si accorgono che i tempi della Regina Vittoria sono finiti: persino la Keeler può diventare rispettabile Dal nostra corrispondente Londra, dicembre. L'uomo inglese sta cambiando. Egli non vuole più essere identico al vicino di casa o allo sconosciuto con cui prende la metropolitana ogni mattina. Vuole essere diverso, originale — a metà un ribelle. Il proprio grigiore e uniformità l'hanno come spaventato. Ha abbandonato la bombetta, affronta la pioggia sema ombrello e si è raso i baffi. Non veste più in Saville Row, come solevano Bertle Wooster e « l'impareggiabile » Jeeves, ma in Carnaby Street, come fanno i Beatles, Lord Snowdon e Peter Sellers. Il suo ideale non è più la somma dell'aristocratico imbelle e del coraggioso ufficiale delle guardie, ma la somma dell'intellettuale e del giovane € urlatore». Il compassato gentleman ha ceduto il posto allo sfrontato cockney, il popolano londinese; il dandy l'ha ceduto al rocker, ar¬ mato di chitarra anziché di bastoncino da passeggio. La ipocrisia e la cavalleria non sono più di moda: occorre essere « straightforward», cioè franchi, e rudi. Mutano persino le caratteristiche somatiche dell'uomo inglese: era biondo, alto, languido, sdegnoso, « self-assured », sicuro di sé fino alla boria, quasi un efebo invecchiato. Adesso sembra in qualche modo meno « nordico »: scuro, rumoroso, leggermente incerto, forse vulnerabile. Il successo ormai arride anche ai giovani che non Iranno frequentato Eton o Harrow, né gareggiato sul Tamigi nella regata tra le Università di Oxford e di Cambridge. Fatta eccezione per l'esercito, il clero anglicano e la diplomazia, tutte le porte sono aperte anche per chi non ha « l'accento giusto », non è nato cioè nelle classi abbienti. Ciò è vero soprattutto per la letteratura e gli spettacoli. Evelyn Vaugh e Noel Cowand rappresentavano un mondo chiuso, nobiliare: John Osborne, Barold Pìnter e Arnold Wesker esprimono fermenti sociali e individuali violentissimi. L'attore Rex Harrison cercò a lungo di nascondere la sua provenienza dal famigerato East-end di Londra, e Honor Blackman, la *Pussy Galore » di « Goldfinger », rinunciò alla bicicletta e aifri regali da bambina per poter frequentare la scuola di dizione. Ma i Beatles continuano a parlare *come i cristiani a Liverpool », t Rolling Stones si comportano a volte da villani; e gli aspiranti divi si ispirano non più a Dirk Bogarde ma ad Albert Finney. «Dieci anni fa — mi ha detto Terence Stamp, il protagonista de " Il collezionista " — avrebbero potuto chiamarci giovani arrabbiati. Adesso abbiamo di che essere soddisfatti e congratularci a vicenda ». Il cambiamento maggiore è intervenuto nella prassi dell'amore. La virilità non faceva parte del bagaglio dell'uomo inglese, e il sesso era l'unico argomento su cui non si doveva ironizzare. D. E. Lawrence veniva letto di nascosto, a teatro la censura la perdonava solo a George Bernard Shaw. Dietro ad ogni coppia che si corteggiava nei parchi, si ergeva minacciosa l'ombra dell'imperatrice Vittoria. Era disdicevole dimostrarsi romantici, e volgare dimostrarsi passionali. Il gusto della litote, la sobrietà dei gesti inficiavano anche le schermaglie amorose. Si applicavano nell'amore le stesse regole dell'amministrazione bancaria: prudenza e autocontrollo. Tra dieci ottimi governatori e altrettanti imbattibili ammiragli, l'Inghilterra produceva si e no un passabile amatore. « Cold fish », pesce freddo, divenne la definizione lapidaria dei mariti inglesi. Delle avventure robustamente boccaccesche, di Tom Jones, Fanny Hill e Moli Flanders pareva non rimanere traccia. Il diletto dell'uomo inglese erano i cavalli, talché anche le donne per un certo periodo (fortunatamente, posso garantire, superato) acquistavano un non so che di equino. Oggi l'uomo inglese insidia financo il € latin lover>, quest'ultimo mito dell'Europa senza sole. Le sue conquiste sono clamorose: Kim Novak, la più irriducibile nubile di Hollywood, ha sposato l'attore Richard Johnson, Catherine Deneuve ha dimenticato Roger Vadim nelle braccia del fotografo David Bailey, e Jean Shrimpton, « la più bella modella del mondo» è la € girl-friend » di Terence Stamp. Non a caso James Band, il simbolo del sex-appeal nell'epoca dell'automazione, è inglese: e non a caso un inglese, Sean Connery, un ex-camionista, è stato chiamato a impersonarlo, t Casanova '65» per le francesi è Michael Caine. l'interprete di « Zulù » e di « The ipcress file ». « Le belle parigine non vollero dapprima credere ai loro occhi — 7ia affermato Terence Stamp. — Ma quando capirono che era l'alfiere di una generazione nuova, si precipitarono da questa parte della Manica. Ora si chiedono deliziate " what's going on here? " che cosa sta succedendo ». Non soltanto le « Bluebelles » e una certa tradizione di generosità femminile verso gli stranieri — costituiscono motivo d'attrazione in Inghilterra. Nella letteratura inglese non è mancato mai, ■ neppure nel rigoglio del puritanesimo, un sottofondo erotico. Ma dell'amore e del sesso oggi non si scrive soltanto: si parla anche, liberamente, entusiasticamente; nelle conversazioni va soppiantando « the weather », il tempo, viene giudicato più interessante della politica e del cricket. L'uomo inglese impara a vantarsi delle sue gesta nei boudoirs come un giorno si vantava della conquista dell'impero. La reticenza è diventata sinonimo di impotenza, la modestia di falsità. Ne segue che anche la donna inglese sta mutando atteggiamento. Essa era una volta o madre e sposa esemplare (fin troppo!) o cortigiana: in mezzo, infelicissima e perseguitata, si trovava la zitella-vergine. Oggi gli estremi non sono così lontani, e anche la ragazza Christine Keeler, distrutto un ministro e compromesso un governo, può diventare rispettabile. Tolta dal suo piedestallo e accettata nella società, la donna inglese ha acquistato forza e indipendenza. Capita così che scrittrici come Edna O'Brien e Nell Dunn facciano giustamente loro il titolo di « giovani arrabbiate». E' capitato anche che una principessa sposasse il fotografo di Corte. Questa inew generation» non è tuttavia ossessionata dalla scoperta dell'amore, o dalla sua recente potenza, dalle sue sconfinate prospettive di successo. L'uomo inglese si rinnova perché si rinnova la sua società. L'Inghilterra si sta lentamente riprendendo dallo choo della perdita dell'impero, dalla sua diminuzione di ricchezza e di prestigio. Gli spirili e i costumi non sono più gli stessi. Non vfè più posto per quelle tradizioni che servivano meravigliosamente gli inglesi, perché scaturite dal loro dominio coloniale e commerciale. Vi è un diverso « set of values », urna diversa scala di valori. L'orizzonte è più ristretto, il futuro meno roseo. L'uomo inglese smentisce per la prima volta il famosissimo proverbio secondo cui «ciò che andava bene per suo padre va bene anche per lui». E' meno cinico ma più realista, peggio educato ma più sincero. Nella vecchia Inghilterra individualista, come ha scritto Mauroìs, non tutti erano dei Colonnello Bramble, ma tutti avrebbero voluto esserlo. Nell'Inghilterra del benessere sociale, nello Stato-benefattore, il Colonnello Bramble è un anacronismo, peggio ancora, un peso morto. Mi ha detto Terence Stamp: «Non avrei voluto vivere in un'altra epoca e in un altro paese: noi siamo i testimoni e i protagonisti di una vera rivoluzione. L'Inghilterra che sta emergendo è rimasta nascosta e soffocata tanto a lungo che nessuno si ricordava più che esistesse ». E aggiungeva che sarà molto più schietta, più € umana » di quella universalmente conosciuta. All'inizio è, o per lo meno appare, anche meno <signora%, urtante, avvilente, nelle manifestazioni dei suoi teenagers. Afa forse questo non è un sintomo di decadenza, è invece un sintomo di una crisi di crescenza. In fondo la vera Londra non è quella di Trafalgar Square, di palazzo Buckingham, dei parchi bellissimi e ariosi, ma quella del porto del Tamigi, del famigerato East-end. Potrebbe essere così anche per l'Inghilterra intera: la quale si sta levando, come una maschera di bellezza, la faociato imperiale. Ennio Gaietto