Preside di Liceo e segretario a giudizio intascavano gli stipendi di professori inesistenti

Preside di Liceo e segretario a giudizio intascavano gli stipendi di professori inesistenti Preside di Liceo e segretario a giudizio intascavano gli stipendi di professori inesistenti L'episodio in un istituto statale di Locri (Calabria) - Secondo le accuse alteravano il numero degli studenti per richiedere insegnanti supplenti - Avrebbero truffato 25 milioni Reggio Cai., lunedì matt. Il procuratore della Repubblica del Tribunale ha rinviato a giudizio il preside ed il segretario dell'Istituto statale liceo-ginnasio «Vittorio Emanuele » di Locri, sospettati di falso e peculato. Entrambi — secondo l'accusa — si sarebbero appropriati della somma di venticinque milioni di lire, alterando il numero delie affluenze degli alunni e dei professori assunti con l'incarico d'insegnamento saltuario. I fatti che hanno dato luogo alla vicenda giudiziaria risalgono allo scorso anno scola stico, allorché il Ministero della Pubblica Istruzione inviò a Locri due ispettori col coni pito di rendersi conto dell'inspiegabile aumento della popolazione scolastica presso li ginnasio-liceo, diretto dal pre¬ side, prof. Giuseppe Calogero. Nel giro di cinque anni le iscrizioni presso questo istituto superiore erano raddoppiate ed il prof. Calogero aveva chiesto e sempre ottenuto dal Provveditore agli studi di Reggio, l'assunzione con incarico di supplente di neo-laureati per far fronte alle presunte necessità di insegnamento. L'inchiesta scolastica avrebbe chiarito che il numero degli alunni, i quali un tempo si aggirano sulle 420 unità, negli ultimi cinque anni era diminuito, invece, di un terzo. Inoltre, solo, sulla carta sarebbero figurati la nomina dei supplenti fatta dal preside Calogero, per i quali lo stato ha versato normalmente mese per mese gli stipendi. Con la collaborazione del segretario dell'istituto, Rocco di Landro, sarebbe stata compiuta la falsa compilazione di registri L'indagine ha rilevato con quanta minuziosa attenzione sarebbe stato compiuto il presunto falso dal segretario e da alcuni insegnanti dell'istituto stesso, sulla cui complicità va raccogliendo prove la autorità giudiziaria. La vicenda, che ha raggirato lo Stato per 25 milioni di lire, ha aspetti da farsa: negli esami di maturità dell'anno scolastico 1964-65, dai registri consegnati all'autorità giudiziaria risultano promossi — nelle due sessioni di giugno e di settembre — 25 candidati e 37 respinti. L'auto numero di candidati bocciati avrebbe dovuto testimoniare alleautorità scolastiche la severità e l'impegno da parte del corpo insegnante dell'istituto di Locri.

Persone citate: Giuseppe Calogero

Luoghi citati: Calabria, Locri, Reggio