Grave tensione diplomatica per il ratto del marocchino Barka di Loris Mannucci

Grave tensione diplomatica per il ratto del marocchino Barka Tm*sl £ goderai di Parigi e Rabat Grave tensione diplomatica per il ratto del marocchino Barka Il «leader» dell'opposizione di sinistra rapilo in Si. Germaine de Prés come in una storia di James Bond - Arrestate due persone e identificati i complici tra cui l'ex braccio destro di «Pieno! le iou» - Forse è stato assassinato CSI Parigi, lunedi mattina. Il ratto in Francia dell'esule marocchino Mehdi Ben Barka, di 45 anni, capo dell'Unione delle forze popolari e «leader» dell'opposizione di sinistra, ha creato una situazione piuttosto tesa tra i governi di Parigi e di Rabat. Le autorità marocchine affermano di essere estranee all'avvenimento mentre l'ipotesi che, più delle altre, viene presa in considerazione da quelle di Parigi è che Mehdi Ben Barka, due volte condannato a morte in contumacia per complotto contro il re Hassan, sia stato rapito per conto di qualche polizia politica. Allo stato attuale dell'inchiesta non si sa dove sia stato portato il rapito, e non si esclude sia stato assassinato, sono in carcere lo studente marocchino Gahli El Mahi, di 29 anni, parente del ministro dell'Interno, generale Ufkir, ed il francese Antoine Lopez, ispettore all'aeroporto di Orly, e sono stati identificati altri cinque complici, tutti appartenenti alla malavita: Georges Figon, Jean Palisse, Jutien Le Ny, Pierre Dubail e Georges Boucheseiche. Questo ultimo partì da Parigi alia fine di ottobre per Casablanca, dove possiede un albergo e si trova ora sotto la sorveglianza della polizia marocchina, gli altri sono spariti. Ricordiamo brevemente i fatti. Venerdì, 29 ottobre, il Mehdi Barka arrivò a Parigi proveniente da Ginevra. Aveva un appuntamento al « drugstore » di Saint-Germain-desPrés col regista Georges Franju, col giornalista Philippe Bernier e col pregiudicato Georges Figon per discutere con loro circa un film sulla decolonizzazione dì cui egli avrebbe dovuto essere un consigliere. Mehdi Ben Barka era accompagnato dallo studente Thaml Azammuri. Due uomini gli si avvicinarono, gii presentarono una tessera della polizia (probabilmente falsa) dicendo di essere incaricati della sua protezione. Dopo averlo invitato a seguirli, lo spinsero in un'automobile che partì a tutta velocità. Erano le 12 e 15. Lo studente avvertì nel pomeriggio il rappresentante dell'opposizione marocchina in Francia, il quale si rivolse al ministero dell'In¬ terno dove gli risposero di ignorare tutta la faccenda. Le indagini incominciarono. La radio ed i giornali parlarono di questo straordinario ratto alla James Bond ed il 3 novembre il francese Antoine Lopez si presentò spontaneamente alla polizia per dire di aver partecipato alla sua organizzazione credendo che si trattasse di favorire un incontro fra i rappresentanti del re del Marocco ed il suo principale oppositore, per una riconciliazione. Il Lopez ha risieduto per molti anni a Tangeri, per conto dell'* Air France », e sperava, favorendo tale riconciliazione, ottenere la direzione della Compagnia « Air Maroc ». Antoine Lopez ha detto presso a poco alla polizia che il giornalista Philippe Bernièr, amico di Ben Barka, voleva fare un film Intitolato «Basta» sull'anticolonialismo. A tale scopo varie conversazioni ebbero luogo al Cairo, dove abitava il «leader» marocchino, e poi a Ginevra. Durante quegli incontri si parlò anche della possibilità di riavvicinamento tra i partiti marocchini. Ben Barka fu invitato a Parigi per discutere le condizioni del suo eventuale ritorno in patria. Il capo della polizia marocchina, Stuki, a veva organizzato personalmen te l'incontro e, poiché vi doveva partecipare anche Georges Figon, lo Stuki gli dette appuntamento al « drugstore » di Saint-Germain-des-Prés, dove si recò anche il Lopez. Questi, arrivando, vide una automobile ferma nella quale si trovavano il Ben Barka e due persone che dissero di appartenere alla polizia. Una di esse fece segno al Lopez di salire, ed egli ubbidì mentre il Figon rimaneva sul marciapiede. La macchina prese la strada di [Fontenay-le-Vicomte, paesetto dove Georges Boucheseiche possiede una bella villa nella quale uno dei due individui fece entrare il Ben Barka, mentre l'altro riconduceva il Lopez a Saint-Germain-desPrés dove egli aveva lasciata la propria automobile. Queste dichiarazioni di Antoine Lopez devono essere naturalmente controllate e la polizia è convinta che egli non ha detto tutto. Il giudice istruttore, comunque, ha accusato il Lopez di < arresto illegale di persona e sequestro di essa ». Intanto, le indagini si estendevano al Marocco dove, come si è detto, è stato rintracciato Georges Boucheseiche, mentre a Parigi veniva arrestato lo studente Galhi El Mahi e scoperto che alcuni individui delia malavita parteciparono al ratto. Si ritiene imminente la emissione di un mandato di cattura contro Georges Boucheseiche, e la richiesta di estradizione. Boucheseiche che fu in passato il braccio destro del famoso « Pierrot-le-Fou *, uno dei più noti gangsters, francesi, sembrava essersi ritirato a vita borghese, come il Georges Figon. Si assicura che il generale De Gaulle, quando fu informato-dei ratto, andò in furia. Con quale coraggio certi stranieri agirebbero in Francia come in casa loro? Perciò l'ambasciatore di Francia a Fes ed il capo di gabinetto del ministro francese deeli Affari esteri hanno fatto un passo presso il re del Marocco per informarlo che l'azione della giustizia per chiarire la scomparsa di Ben Barka non avrà riguardi per nessuno, quali che siano le persone che possono esservi compromesse. Loris Mannucci Il marocchino Ben Barka scomparso a Parigi