La figlia dell'orefice ha tentato invano di fermare il rapinatore

La figlia dell'orefice ha tentato invano di fermare il rapinatore Assalto con la nebbia nel centro di Gassino La figlia dell'orefice ha tentato invano di fermare il rapinatore Mentre i padroni cenavano nel retro, ì banditi hanno divelto l'inferriata, infranto una vetrina e rubato i gioielli - Uno fugge trascinando la ragazza che si era afferrata al suo braccio Altro furto: scomparsi sette milioni e il cane eli guardia Una gioielleria è stata rapinata Ieri sera nel centro di Gassino: 1 banditi, quattro giovani su un'auto probabilmente rubata, hanno rotto una vetrina col cric, hanno afferrato gioielli per un milione, e sono fuggiti scomparendo nella nebbia. Il negozio preso di mira è in corso Italia 35 angolo via Torino: un ampio locale con tre vetrine protette da grate di ferro; proprietari sono i coniugi Sosso: Valentino, 63 anni, e Margherita di 58. Hanno due figli: Luigina, 26 anni, e Giovanni di 21. Mancano pochi minuti alla chiusura. I Sosso con la figlia Luigina sono nel retro, stanno finendo di mangiare. Giovanni è salito nell'alloggio al piano di sopra. Improvvisamente sente un gran fragore, poi un tintinnio di vetri. La signora Sosso e la figlia escono di corsa. La vetrina principale, quella d'an- *'0'0' ' spaccata. Due giovani stanno raccogliendo affannosa- rniente delle scatole con anelli e bracciali. Luigina grida: «Lasciate stare, delinquenti ! ». Ma 1 banditi continuano ad arraffare gioielli. Uno, con le mani piene, si allontana verso la macchina che attende col motore acceso. La ragazza ai avventa contro l'altro, lo afferra per una manica, cerca di trattenerlo. E' un giovane sui venticinque anni, castano, alto, con un maglione rosso. Non si volta neppure a guardarla. Finisce di raccogliere alcuni anelli, sembra quasi che li scelga; poi si avviallllIllllllllllllllIlllllllllllllllMItllllilllllllilllMll verso l'auto. La ragazza continua a gridare e intanto si aggrappa al suo braccio. Spera che qualcuno accorra in aiuto: ma la strada è deserta La neb bia nasconde le figure: a pochi lIlllltlllIflIllrilllttllllllItltlllllllItlllillllItlllIIU metri non si vede nulla; le vociIgiungono ovattate. li bandito la trascina con in-|differenza, poi si libera con uno strattone; sale sull'auto che parte di scatto. La Sosso riesce appena a leggere i primi numeri della targa e la sigla: Torino. Si tratta di una « 1500 » color verde. Percorre via Torino in senso proibito, poi gira a sinistra e scompare. La scena è durnta meno di un minuto Arriva di corsa il fratello Giovanni, poi i genitori : ma 1 ladri ormai sono lontani. Raccolgono due bracciali caduti sull'asfalto, Il cric. Telefonano al carabinieri. Si ricostruisce l'episodio. Per arrivare ai gioielli i banditi hanno dovuto prima togliere la grata di acciaio che protegge la vetrina spezzando I bulloni che la fissavano al muro: un lavoro che ha richiesto almeno dieci minuti. Ma la nebbia li ha protetti. — Dopo aver scassinato la saracinesca della retrobottega del negozio di Valentino Gallo, in via 40. i ladri hanno poi-lato via televisori, rasoi elettrici, apparecchi radio e altro, per sotte milioni. Il furto è stato compiuto nel cuor della notte: il proprietario, che abita al primo piano dello stesso slabile, non ha udito alcun rumore. Gli svaligiatori hanno aperto il portone, hanno portato un camioncino fino a ridosso della porta del retro, hanno spinto la «500 » del Gallo lacerando la tela del tettuccio, e infine hanno divelto la saracinesca in ferro. E' stato un lavoro lungo e rumoroso, ma nessuno li ha disturbati. Con gli elettrodomestici hanno anche portato via il cane lupo che il proprietario lasciava ogni notte nel negozio perché lo difendesse dai ladri l o n Il gioielliere Valentino Sosso col cric dei rapinatori - La figlia Luigina, 26 anni

Persone citate: Gassino, Sosso, Valentino Gallo, Valentino Sosso

Luoghi citati: Torino