Antiquario torinese arrestato per un traffico di quadri falsi

Antiquario torinese arrestato per un traffico di quadri falsi Antiquario torinese arrestato per un traffico di quadri falsi E' Astorre Aprato, cinquantasettenne - In carcere a Genova anche suo cognato e altre due persone - Tele contraffatte di Rosai, Fattori, ÌDe Chirico avrebbero procurato illeciti guadagni per 35 milioni e (Dal nostro corrispondente) Genova, 27 dicembre. L'antiquario torinese Astorre Aprato, dì 57 anni, titolare di una galleria d'arte in via Barbaroux 4, è stato arrestato oggi dai carabinieri che a Genova conducono indagini su un traffico di quadri falsi scoperto durante le feste di Natale: l'ApraIto, rintracciato domenica scoraa a Cortina d'Ampezzo, è sofferente di cuore ed all'annuncio che era ricercato per l'inchiesta è stato colto da malore. Gli inquirenti hanno arrestato stasera anche il cognato dell'antiquario, Davide Morando, abitante a Genova e titolare della «Galleria d'arte Piccapietra », sita sotto i portici di via XII Ottobre, al n. 132 rosso, in un nuovo elegante quartiere sorto nel centro della città. Altre due persone sono finite in carcere ma, finora, non sono state comunicate le loro generalità. Dieci giorni di indagini, svolte in diverse città del nord e del centro Italia, avrebbero portato a scoprire truffe per un valore di circa 35 milioni. Già ventinove quadri d'autore che si ritengono falsi sono stati sequestrati (e molti in abitazioni private). Si tratta di falsi Rosai, De Chirico, Fattori, Carrà, Sironi, De Pisis, Gentiiini, Casorati, Sassu, Cassinari e Fantuzzi. I quadri sono tutti muniti di certificati di autenticazione da parte di « esperti > e di « gallerie » secondo i carabinieri non degni di credito. 15 dipinti sono stati sequestrati a Genova, 4 a Torino, 3 a Firenze, 7 a Milano. Indagini sono in corso in gallerie romane. Gli inquirenti si valgono dell'opera di periti: si tratta di un difficile lavoro. L'autenticità di un quadro a volte può essere infatti materia opinabile ed oggetto di dispute fra periti. Esistono infatti sul mercato imitazioni quasi perfette degli originali. Eravamo stasera nella « Galleria d'arte Piccapietra », quando Davide Morando ha telefo nato alla moglie: «Sono stato arrestato ». Al telefono lo sì sentiva piangere. Avevamo avuto una lunga conversazione col suo avvocato, in una piccola stanzetta della galleria, ricolma di chincaglierie, vasi cinesi ed oggetti d'arte d'ogni tipo. Il legale aveva pregato di non fare il suo nome: «E' una cosa che si può chiarire in poche parole — aveva detto — questa non è una galleria vera e propria, ma una agenzia d'asta: riceve della merce, la registra su un libro di carico e scarico e percepisce il dieci per cento sulle vendite all'asta. Non c'è passaggio di proprietà e quindi possesso di quadri od altre opere d'arte ». « Come è nata la questione? ». € L'origine non la so: posso solo dire che eravamo in contestazione per due quadri di Rosai, un paesaggio ed un angolo di strada, se ben ricordo. Li aveva acquistati tre anni fa un cliente genovese. Poi aveva letto su " La Stampa " una notizia riguardante quadri falsi ed aveva pensato di far vedere le due opere a degli esperti. Uno aveva notato che un quadro " aveva le linee troppo marcate "; un altro, " la firma troppo sbiadita". Secondo noi non erano smentite all'autenticità. Comunque ne è nata una causa civile davanti al Tribunale di Genova una decina di giorni fa, ecco tutto ». Abbiamo chiesto: « Qual era la provenienza dei quadri?». « I7no ci era stato dato dal signor Aprato che a sua volta lo aveva avuto personalmente dalla vedova del pittore; l'altro proveniva da un privato. I due quadri sono stati sequestrati e così pure il registro di carico e scarico della galleria. Mi pare che la cosa sia perfettamente chiara ». A tarda sera si è appreso che Astorre Aprato, partito da Cortina d'Ampezzo nelle prime ore del pomeriggio sotto scorta dei carabinieri, giungerà a Genova domattina. f. J i ti At At L'antiquario torinese Astorre Aprato, anni