Affonda nel Mare del Nord una piattaforma per la ricerca degli idrocarburi: 13 morti

Affonda nel Mare del Nord una piattaforma per la ricerca degli idrocarburi: 13 morti Spaventosa sciagura mentre imperversa la bufera Affonda nel Mare del Nord una piattaforma per la ricerca degli idrocarburi: 13 morti Tre cadaveri recuperati, dieci dispersi tra i flutti ■ I feriti sono tre; 16 scampati - L'enorme zatterone (lungo oltre 100 metri) aveva individuato un giacimento di metano: si è capovolto mentre si dirigeva in un'altra zona (Dal nostro corrispondente) Londra, 27 dicembre. Una delle piattaforme galleggianti per la ricerca di idrocarburi nel Mare del Nord è oggi improvvisamente ' affondata. Vi erano a bordo trentadue nomini, fra operai e tecnici, tutti inglesi: tre sono morti, dicci sono « scomparsi», quasi certamente periti; tre hanno subito gravissime ferite, gli altri sono salvi. Le cause della sciagura sono ancora ignote, ma sembra che il gigantesco zatterone metallico si sia capovolto: il mare era grosso, ma non tale da mettere in pericolo la robusta struttura. Probabilmente il disastro è dovuto a un complesso di eccezionali cir¬ costanze. La piattaforma apparteneva alla tBritish Petroleum»; portava il nome di « Sea Gem » (< Gemma del mare»), era costata più di due milioni di sterline, tre miliardi e mezzo di lire. Alle ricerche di idrocarburi nel Mare del Nord partecipano, o intendono partecipare, società di tutti i Paesi. E' una colossale operazione che, se avrà l'esito sperato, frutterà all'Inghilterra ricche fonti di energia e ricchissime «royalties». Già varie piattaforme esplorano questi fondi marini, con promettenti risultati, ma le spese sono enormi. Le attività, in pochi mesi, della « Sea Gem » erano costate alla B. P. sette milioni di sterline, quasi dodici miliardi e mezzo di lire. Ma la « Sea Gem » aveva avuto fortuna. Si era piazzata a 66 chilometri ad est di Hull ed ivi, all'inizio di ottobre, aveva scoperto un immenso deposito di metano. Al principio di dicembre la B. P. annunciava che, dal pozzo, sgorgavano già dieci milioni di piedi cubici al giorno. Mercoledì scorso, ai Comuni, il ministro dell'Energia, Fred Lee, dichiarava che il giacimento trovato dalla « Sea Gem » era di dimensioni tali da rendere conveniente la costruzione di una « pipeline » con la terraferma. Secondo gli esperti, ciò significava che la B. P. sperava di ottenere da quella sorgente sottomarina ogni ventiquattro ore almeno cinquanta milioni di piedi cubici di metano. Finita la sua missione esplorativa, la <Sea Gem», sigillato il pozzo, si accingeva adesso a trasferirsi altrove e a iniziare nuove trivellazioni. Non si esclude, anzi, che la € Sea Gem» si sia capovolta proprio durante le manovre per la partenza. La piattaforma — lunga oltre cento metri — è sostenuta, durante le perforazioni, da dieci possenti « gambe» metalliche che poggiano sul fondo. Forse, privato di uno o più di questi sostegni, il pesantissimo scafo si è rovesciato e inabissato. I fondali del Mare del Nord sono bassi: possono essere di quaranta, trenta metri, e meno. Stasera, nel luogo della sciagura, non emerge dall'acqua che l'estremità inferiore di una delle « gambe*. Il primo SOS era captato verso le 15,30. ora italiana. Subito, navi e aerei affluivano verso la « Sea Gem ». La prima a giungere, perché più prossima, era la nave inglese « Baltrover ». Le operazioni di soccorso erano rese più ardue dalle onde alte da cinque a sette metri e dalla gelida tramontana. Poi, arrivavano gli elicotteri della Raf e altri vascelli, grandi e piccoli. Lo spettacolo era agghiacciante. La superficie del mare era rossa « color del sangue » un pilota. Lo spaventoso ef fetta era creato dalle tonnellate di vari carburanti dilagali durante e dopo l'affonda mento. In queste acque si dibatte ita dettovano gli operai e tecnici dellaB. P., sopravvissuti al disa-stro. Alcuni erano feriti; altrispiravano dopo il salvataggio. Due spiravano sul €Baltrover»; uno, al suo arrivo in ospedale, in Inghilterra, dopo il volo in elicottero. Al calar delle te nebre apparecchi della Raf cercavano di tenere illuminata la zona con lancio di razzi ma le speranze di salvare altre vite erano ormai fievolissime. Il Mare del Nord à tra i più freddi del mondo. Gli uomini dei pescherecci non imparano a nuotare; dicono che "è inutile prolungare l'agonia»; chi cade tra questi flutti è perduto, muore dopo pochissimo tempo. m. ci. La gigantesca piattaforma galleggiante Sea Gem che si è capovolta nel Mare del Nord (Telefoto A. P.)

Persone citate: Fred Lee, Hull, Raf

Luoghi citati: Inghilterra, Londra