Negozi ricolmi di giocattoli e vivande per il Natale «tollerato» d'oltre cortina

Negozi ricolmi di giocattoli e vivande per il Natale «tollerato» d'oltre cortina Negozi ricolmi di giocattoli e vivande per il Natale «tollerato» d'oltre cortina Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia e Germania comunista hanno rinunciato ai tentativi di abolire la festa e l'accettano ufficialmente; Bulgaria e Romania continuano a non ammetterla - Ma tutti si danno da fare perché la popolazione possa festeggiare il meglio possibile la ricorrenza (Dal nostro corrispondente) Vienna, 23 dicembre Soltanto quattro paesi dell'Europa orientale considerano oggi il Natale come festa « legale »: essi sono la Polonia, l'Ungheria, la Cecoslovacchia e la Germania Orientale. In Bulgaria e Romania il regime, che non riconosce il Natale, ha imposto il < Padre Gelo », che ricorre il 7 gennaio ma non è considerato giorno festivo. Anche i regimi di Praga, Varsavia e Pankow hanno cercato, durante il periodo stalinista, d'imporre il < Padre Gelo» (importato da Mosca), ma l'iniziativa non ha avuto successo. Le popolazioni cattoliche hanno continuato a celebrare il Natale. Nella Germania di Ulbricht si è tentato lo scorso anno di introdurre un nuovo personaggio: il «Valletto Ruprecht > che doveva soppiantare Babbo Natale; 1 risultati sono stati talmente deludenti che si è preferito non farne più nulla e passare sotto silenzio l'iniziativa. Radio Praga ha annunciato che, rispetto al Natale scorso, quest'anno sul mercato nazionale ci sarà il diciassette per cento in più di pesce fresco e congelato, il sette per cento in più di polli, il quaranta per cento di cioccolato, il cento per cento di limoni e il quarantacinque per cento di arance. Malgrado il cattivo raccolto e la costante crisi economica, le importazioni dall'estero garantiscono un adeguato approvvigionamento di generi alimentari (eccezione fatta per le patate che scarseggiano). Le vetrine di Praga sono piene di stoffe, tessuti vari, scarpe, vestiti per bambini, televisori, giradischi e perfino scooters. rossetti francesi e giocattoli artigianali. Anche gli alberi di Natale si trovano in abbondanza e vanno a ruba. E' lo stesso regime che ha autorizzato i tagli di abeti nelle foreste dello Stato: un ramo abbastanza ben tornito costa circa cento lire. La Romania (benché non riconosca ufficialmente la festa) ha introdotto gli alberi di Natale in materia plastica che sono esposti in tutte le vetrine: radio Bucarest ha annunciato che ne sono stati prodotti diecimila per la sola capitale e ha detto — senza accennare all'aspetto religioso dell'usanza — che « questi alberi tradizionali dell'inverno servono a dare gioia a chi li compra ». A Varsavia gli alberi di plastica sono pure in vendita un po' dappertutto, ma non sembrano incontrare il favore della popolazione: le foreste demaniali, su richiesta di vari uffici, hanno provveduto, nei giorni scorai, un milione e due¬ centomila esemplari di abeti freschi e forti, alla portata di tutte le tasche. Il governo, malgrado le molte difficoltà, si è dato da fare perché la popolazione possa festeggiare la ricorrenza: « Troverete più prodotti alimentari dello scorso anno » ha detto la radio polacca. In Ungheria negozi e magazzini sono abbondantemente provvisti di prodotti tradizionali del Natale e il volume di oggetti da regalo, che in taluni casi si avvicinano a quelli dei grandi centri occidentali, è leggermente aumentato rispetto a quello dello scorso anno. Nelle vetrine dei giocattoli sono comparsi anche i soldatini e rivoltelle e ciò con grave dispetto delle organizzazioni giovanili comuniste che hanno tacciato gli artigiani produttori di voler ricalcare le spregiudicate e bellicose orme dei giocattoli capitalisti. Per la gioia dei più piccini sono comparsi un modello del reattore sovietico TU-10 e di un razzo lunare, provvisto di sportello automatico che si apre non appena la punta del razzo urta contro un oggetto. Per Natale. Insomma, in Ungheria non manca nulla nei negozi — soprattutto sul mercato alimentare — anche se 1 prezzi, in relazione agli stipendi medi, sono abbastanza elevati, particolarmente nel campo dell'abbigliamento. In generale, nei paesi dell'Europa orientale la situazione appare migliorata rispetto allo scorso anno. Ognuno è libero di festeggiare la sacra ricorrenza. Radio Praga ha dovuto riconoscere in una trasmissione che il regime si trova praticamente nell'impossibilità di aopprimere il carattere religioso tradizionale del Natale: Bruno Tedeschi

Persone citate: Padre, Ulbricht