Bimbo di un mese muore tra le braccia del padre che corre scalzo all'ospedale

Bimbo di un mese muore tra le braccia del padre che corre scalzo all'ospedale Un dramma fra il movimento della grande città Bimbo di un mese muore tra le braccia del padre che corre scalzo all'ospedale L'operaio non si era nemmeno infilato le pantofole per fare più in fretta • Ma non è riuscito: il traffico convulso delle auto in corso Regina ha sbarrato il passo ai genitori disperati - Troppo tardi il soccorso dei medici Un bimbo di un mese è morto tra lo braccia del padre che correva scalzo all'ospedale nel disperato tentativo di salvarlo. SI chiamava Gianfranco Crlfò, era nato il 24 novembre. I genitori sono siciliani, immigrati nel '50 a Torino: Gaetano, 37 anni, operaio alla Fiat o Maria Lizio, 26 anni. Abitano in via Don Bosco 85. Hanno un'altra bambina. Concetta, di 5 anni e mezzo, che vive coti la nonna, a Castiglione dl Catania. Una settimana fa, si sono accorti che Gianfranco stava male. Piangeva, agitava le manine, cercava di toccarsi un orecchio. Lo hanno portato da una dottoressa, che ha diagnosticato un'otite e prescritto delle iniezioni di antibiotici. Ieri gli hanno praticato l'ultima. Alle 15, la mamma lava il bimbo. 10 veste con l'abitino nuovo per portarlo dalla pediatra. Ma, al momento di uscire, 11 piccino si mette a piangere disperatamente, svegliando il padre che dormiva dopo aver fatto il turno di notte. Pensano che abbia fame, ma rifiuta il seno materno. Improvvisamente si fa bluastro, stravolge gli occhi. Alle loro grida, accorre dal piano superiore la cognata, Giuseppina Cavaliere. Le basta un'occhiata: «Ma sta morendo ». Lo afferra, si precipita per le scale. L'ospedale Maria Vittoria non è lontano. La seguono, angosciati, la madre e il padre, che si è gettato 11 cappotto sul pigiama e calza ancora le pantofole. Ora sono in corso Regina Margherita, devono attraversarlo. Ma è l'antivigilia di Natale, Il traffico è intenso. Colonne di automobili sfrecciano veloci nei due sensi. Racconta, piangendo, Giuseppina Cavallero: «Non riuscivamo a passare. Mi Inoltravo sull'asfalto, con il bimbo in braccio, facendo cenno alle auto di fermarsi. Nessuno rallentava, dovevo tornare indietro per non essere travolta ». Anche i genitori si lanciano in mezzo al traffico, facendo gesti disperati, ma lo auto si susse¬ guono rombando, senza un at- timo di sosta, i guidatori non sembrano nemmeno vedere i tre pedoni che gesticolano, affannati, sul viale. Quanto tempo passa cosi? « Non so — risponde Giuseppina Cavallero, tra i singhiozzi — penso un quarto d'ora ». Forse meno, ma ogni minuto sembra un'eternità. Gianfranco è sempre più congestionato, re spira a fatica, rantolando. Ha gli occhi chiusi nel visino pao nazzo, bolle dl sangue si for mano alle narici, qualche goc eia vermiglia appare tra le lab bra. Con il coraggio della disperazione, Giuseppina Cavai lero, fiancheggiata da Gaetano e Maria, si getta in mezzo alle auto, ad occhi chiusi. Fra uno stridere di freni, riescono passare, imboccano via San Donato. La donna corre affannata, piangendo, con il fagottino inerte tra le braccia. « Dallo a me, vado più svelto », le grida il padre. Le strappa il bimbo, si toglie le pantofole che lo impediscono e si getta di corsa verso l'ospedale. Irrompe al pronto soccorso, gridando: « Presto, fate presto! ». Consegna 11 figlio al medico che accorre. Ma è già troppo tardi Gianfranco è bianco come la cera, il rantolo affannoso si è spento. Il medico esce dalla camera operatoria e scuote il capo, Gaetano Crlfò e la moglie, che nel frattempo lo ha raggiunto, scoppiano in pianto. Che cosa ha ucciso il bimbo? Avrebbe potuto essere salvalo senza la sosta in corso Regina, davanti alle auto rombanti? Non è sta to possibile stabilirlo. Il medico ha disposto un'autopsia per accertare lo cause della morte. GnsGstdvvèrdipmnsetanezsdR1i4avLpladIncendio In via Bum va — Neil sreparto verniciatura della dittai rdi decorazione cristalli Drovetto & Inaudi, di via Buniva 0, In seguito ad un corto circuito si è verificato un violento incendio. L'Intervento dei vigili del fuoco ha Impedito che le fiamme si propagassero ai piani superiori dello stabile. ccvddp1la glichrirGi

Persone citate: Castiglione, Drovetto, Gianfranco Crlfò, Giuseppina Cavai, Giuseppina Cavaliere, Giuseppina Cavallero, Inaudi, Maria Lizio

Luoghi citati: Catania, Torino