Deposito di elettrodomestici distrutto nella notte ad Acqui da un incendio

Deposito di elettrodomestici distrutto nella notte ad Acqui da un incendio Deposito di elettrodomestici distrutto nella notte ad Acqui da un incendio Danni per oltre 300 milioni - Salvate a stento la moglie e la figlia del custode - Morti nel rogo i cani da guardia bloccati in un'ala dell'edificio (Dal nostro corrispondente) Acqui, 20 dicembre. Centinaia di elettrodomestici (lavatrici, televisori, frigoriferi), materiale elettrico e attrezzature per l'arredamento della casa sono andati distrutti questa notte da un incendio divampato nei magazzini e nei depositi della ditta acquese Fratelli Tacchelia. I danni, per quanto non ancora accertati con sicurezza, superano i 300 milioni di lire. Verso 11,40, alcune persone che stavano rientrando a casa percorrendo via Cassarogna, alla periferia della città, notavano lingue di fuoco e un denso fumo uscire dai magazzini della ditta Tacchelia. Quasi nello stesso istante l'incendio veniva segnalato da una pattuglia di carabinieri che, al comando del maresciallo Ravera, stava rientrando nella vicina caserma. Dato l'allarme, sul posto giungevano tre squadre di vigili del fuoco, una di Acqui e due di Alessandria, al comando del colonnello Bianconi e del capitano Bobbio. Ac¬ correvano anche parecchi cara-1 binieri, con il tenente Regni elil maresciallo Danielll, gruppi i di operai dipendenti dello sta- ! bilimento e volontari. Le nam-le intanto, trovata facile esca j il piano terreno dei capannoni,, che occupano duemila metri quadrati. L'opera dei vigili del fuoco è stata ostacolata dalla mancanza di prese d'acqua. Si è comunque impedito che le fiamme si propagassero al pia-1 no sottostante semi-interrato, nel materiale di Imballaggio, nel mobili, nelle vernici dei manufatti e nei depositi di nafta, si estendevano a tutto adibito a officina e magazzi-J no. Una quindicina di furgoni e auto della ditta, che si trovavano in questi locali, sono stati posti in salvo. Completamente inceneriti, invece, i capannoni, costruiti In struttura metallica, gli uffici dell'amministrazione e della contabilità e l'intero deposito, particolarmente pieno di merci in questo periodo prenatalizio. La ditta Tacchelia, fondata anni fa dal fratelli Domenico, Raffaele e Andrea, è attualmente di proprietà dei figli di quest'ultimo, gli industriali Franco, di 41 anni, e Elio Tac- chella, di 39. Essi sono titolari I di uno stabilimento che ha sede in altra parte della città, in via Cassino, destinato alla produzione di rettificatrici e altro macchinario industriale di precisione. La ditta possiede anche c'ue negozi di elettrodomestici ad Acqui, e opera sui mercati del Piemonte e della Liguria come grossista, sempre per elettrodomestici e materiale elettrico. Per questo In via Cassarogna sono stati costruiti i magazzini e I depositi, che danno lavoro a un centinaio di dipendenti. Tre camion carichi di lavatrici, pronti a partire nelle prim? ore di stamane per la Riviera, impri gionati nei locali sono andati] completamente distrutti. Particolare pietoso: i canilupo di guardia all'interno della costruzione, rimasti bloccati in un'ala dell'edificio, sono periti nel rogo malgrado 1 tentativi del guardiano di porli in salvo. Questi, l'operaio Emilio Marti notti, è invece riusoito a soc-.correre la moglie e la figlia di! 9 mesi din riposavano in locali' annessi all'edificio. L'opera per circoscrivere l'incendio si è conclusa verso Ile 11 di questa mattina, do-,0. nove ore di febbrile lavorr, mal ancora in serata un fumo nerastro si levava dai capannoni, Squadre di operai sono ora al lavoro per rimuovere i rottami. Dai primi accertamenti, pare che il sinistro sia stato causato da un corto circuito. Non si esclude però l'ipotesi d: un guasto all'impianto di riscaldamento, g. 1, p. niiiiiiiiliiiiiiitiiiiiiiiiltllltiiltliiiiiitiiiiiiiiiiiii dnf3ns Il capannone del deposito di elettrodomestici distrutto dall'incendio ad Acqui

Persone citate: Bianconi, Bobbio, Elio Tac, Emilio Marti, Ravera

Luoghi citati: Acqui, Alessandria, Liguria, Piemonte