Fermato Io spanino che ritrovò i bossoli

Fermato Io spanino che ritrovò i bossoli Il delitto di Cairo Montenotte Fermato Io spanino che ritrovò i bossoli In casa gli è stata trovata una rivoltella che non era autorizzato a tenere - L'arma tuttavia non sarebbe quella usata dall'assassino (Dal nostro inviato speciale) Cairo Montenotte, 18 dicembre. Il «delitto del taxi» ha messo nei guai Romano Forgetti di 29 anni, spazzino del comune di Cairo Montenotte. Egli ha trovato l'altro ieri, in un gabinetto pubblico, sei bossoli sparati da una pistola calibro 7,65 e ha avvertito i carabinieri. La scoperta ha suscitato emozione perché il tassista Dessino era stato ucciso appunto con una «7,65»; inoltre, il Forgetti aveva trovato i bossoli vicino ad una scorciatoia che porta al luogo del delitto, distante seicento metri. C'era la possibilità che l'assassino si fosse sbarazzato di quei bossoli che lo avrebbero compromesso. Questa possibi- Iltà è caduta Ieri: una perizia balistica ha stabilito che quelli trovati dallo spazzino non erano stati sparati dalla stessa arma che aveva esploso i bossoli rinvenuti nel tragico taxi. Ma l'indagine su questo episodio è continuata per accertare se qualcuno avesse gettato i 6 bossoli nel gabinetto con il proposito di ritardare o sviare l'inchiesta sul delitto. L'indagine è partita proprio dal Forgetti e oggi i carabinieri, durante una perquisizione, gli hanno trovato una pistola. Ad un primo esame non si direbbe che quest'arma abbia sparato i sei bossoli rinvenuti dallo stesso spazzino (e, naturalmente, nemmeno quelli trovati sul taxi). Ad ogni modo il Forgetti è stato fermato perché non era autorizzato a tenere una rivoltella. Lo hanno anche interrogato per sapere se fosse stata una sua iniziativa o se qualcuno lo avesse indotto a gettare quei sei bossoli-tranello. Ha negato e sembra sincero. E' un giovane piuttosto semplice, che abita alla frazione Vesima. Ha sèmpre lavorato in campagna. Sei mesi fa lo spazzino di Cairo, guardando pescare un amico, è scivolato ed è annegato nella Bormidà. Romano Forgetti ha lasciato i campi e ha preso il suo posto. Nemmeno oggi è stata interrogata la vedova del tassista assassinato. I carabinieri hanno lavorato per individuare lc| auto che sette giorni fa hanno percorso la strada di S. Anna tra le 17,45 e le 17,55. Una strada che di solito è percorsa da poche, pochissime macelline, ma in quei dieci minuti ha avuto un viavai sorprendente. Il taxi del Dessino; la macchina di Gastone Sossella, il quale scendendo da S. Anna ha scoperto il delitto; una utilitaria (i carabinieri non rivelano il nome del guidatore) che salendo è passata accanto al taxi con il cadavere del Dessino e subito dopo ha incrociato una «1100» che scendeva. Si sospetta che su questa «1100» vi fosse l'omicida, che si allontanava dal luogo del delitto. Inoltre, si è appreso oggi, c'era quel sabato sulla strada di S. Anna un'altra misteriosa macchina. Una « 600 » ferma poco più in basso del punto dove è avvenuto il delitto. Aveva i fari speliti: si sono accesi e hanno lampeggiato come per fare un segnale. Poi la « 600 » è scesa verso Cairo e subito dopo l'ha seguita la «1100» che era rimasta ferma sullo slargo della strada cento metri più su del taxi. Così si pensa che l'assassino avesse un complice, che ha fatto da « palo ». Ma perché questa infernale trappola per Ettore Dessino, che la notte lavorava in fabbrica e di giorno faceva il tassista? Si cerca la risposta scandagliando nel passato della vittima J, c.

Persone citate: Dessino, Ettore Dessino, Gastone Sossella, Romano Forgetti

Luoghi citati: Cairo, Cairo Montenotte