A Roma II giovane Lord di Henze il musicista che va contro corrente

A Roma II giovane Lord di Henze il musicista che va contro corrente A Roma II giovane Lord di Henze il musicista che va contro corrente Il compositore ha ripudiato la dodecafonia per passare alle forme tradizionali - L'opera è piaciuta al pubblico, anche se a volte assume il tono di un saggio abile, ma freddo ed intellettuale tradizionali dell'opera in musica e ai mezzi più chiaramente tonali; nello spregiudicato e neffardo eclettismo, non sem pie riesce agevole distinguere ove corra la linea di confine fra la parodia e l'invenzione, la scanzonata ironia e i meditati intenti espressivi. Il libretto della scrittrice austriaca Ingeborg Baschmann, desunto da una novella del romantico Wilhelm Hauff, è una sferzante satira del mondo provinciale di una piccola città tedesca siamo nel 1830 ove l'arrivo di un taciturno e disdegnoso Lord inglese provoca io scompiglio dei notabili e delle dame Assai più espansivo si rivelerà il suo gio vane nipote, di cui i tranquilli cittadini andranno a gara nel l'ammirare e nello scimmiotta re le malegrazìe, e le villanie E ne saranno amaramente bef fati perché il giovin signore non e se non una scimmia am maestrata travestita da Lord ad iniziativa dell'anziano e au tentico signore e a scorno del lo snobismo e dell'anglofilia dei huoni horghesi adizionali dell'opera in musia e ai mezzi più chiaramente nali; nello spregiudicato e ffardo eclettismo, non sem e riesce agevole distinguere ve corra la linea di confine a la parodia e l'invenzione, scanzonata ironia e i metati intenti espressivi. Il libretto della scrittrice auriaca Ingeborg Baschmann, esunto da una novella del mantico Wilhelm Hauff, è na sferzante satira del mono provinciale di una piccola ttà tedesca siamo nel 1830 ove l'arrivo di un taciturno disdegnoso Lord inglese prooca io scompiglio dei notali e delle dame Assai più pansivo si rivelerà il suo gio ane nipote, di cui i tranquilli ttadini andranno a gara nel ammirare e nello scimmiotta e le malegrazìe, e le villanie ne saranno amaramente bef ati perché il giovin signore on e se non una scimmia am aestrata travestita da Lord d iniziativa dell'anziano e au ntico signore e a scorno del snobismo e dell'anglofilia dei uoni horghesi dallo Henze nel Giovane Lord sono di una varietà straordinaria: alla prevalente nota del balletto e dell'humour stravinskiano si alternano sapienti sviluppi polifonici, secondo gli esempi di Hindemith; compiaciuti indugi sulle arie, I concertati, i passaggi di bravura; ed anche effusioni liriche, attinte ai moduli della nostra opera verista e sentimentale, pucciniana in particolare. Ma tanta molteplicità non sempre ravviva l'interesse scenico, e scade, anzi, in una diffusa uniformità, in un tono di saggio abilissimo, quanto freddo e intellettualistico. L'autore stesso ha guidato questa prima esecuzione italiana, che si avvaleva dell'aristocratica, geniale veste scenica approntata da Filippo San just per l'edizione berlinese. Ai suoi ordini era una folta schiera dl eccellenti interpi-è ti: i tenori Giuseppe Campora e Aldo Bottion nei ruoli del Lord-scimmia e del patetico ■studente Wilhelm; la soprano Marcia Chiara, fresca e affet tuosa Linfe: la mezzo soprani Le forme ed i mezzi esplicati |Fedora Barbieri, spassosa nel¬ le vesti della matura baronessa; il baritono Alberto Rinaldi, irreprensibile segretario e portavoce di Sir Edgar. L'opera è piaciuta al pubblico, che ha applaudito tutti gli interpreti e fautore-direttore. g. pi. (Nostro servizio particolare) Roma, 18 dicembre 1 circoli dell'avanguardia internazionale hanno mosso, sin dalla scorsa primavera, un circostanziato atto d'accusa a ca rico del trentanovenne musici sta Hans Werner Henze, nativo della Westfalia e domiciliato a Roma. Con reiterate, pubbliche dichiarazioni, e soprattutto con l'opera II giovane Lord, rappresentata-in aprile alla Deutsche Oper-di Bellino, il compositore ha clamorosamente ripudiato il verbo dell'espressionismo e il mondo della dodecafonia, in cui era stato allevato, passando nelle avverse file della tonalità e dell'opera tradizionalmente intesa Henze ha compiuto insomma come la prima rappresentazione italiana del Giovane Lord ha dimostrato stasera all'Opera di Roma un cammino esattamente opposto a quello percorso da StravlnsUi, dai tempi del Libertino al giorni nostri Di quell'opera atravin sklana II giovane Lord ripete eon analoga polemica inten zione, l'omaggio alle forme più

Luoghi citati: Roma, Westfalia