Centomila aerei «privati» esistono oggi negli Stati Uniti

Centomila aerei «privati» esistono oggi negli Stati Uniti I CONTINUI PROGRESSI DELL'AVIAZIONE Centomila aerei «privati» esistono oggi negli Stati Uniti Da qualche anno la produzione di velivoli si va sempre più orientando, in tutto il mondo, verso i modelli civili in confronto a quelli militari - Prototipi e progetti - Il contributo delle ricerche spaziali e della missilistica alla tecnica aeronautica - Un prossimo salone a Torino Non è troppo presto per scrivere del Salone internazionale dell'aeronautica e delle attrezzature aeroportuali che avrà luogo a Torino nel giugno del prossimo anno. L'annuncio ufficiale dato in questi giorni ha già fatto convergere su di esso l'attenzione dei circoli interessati, nonché del pubblico. Saranno presenti, negli edifici Ji Torino-Esposizioni e sull'aeroporto di Caselle, aeroplani, elicotteri, motori, attrezzature aeroportuali, apparecchiature radioelettroniche, tutto quanto insomma concorre all'attività aerea. Molti potranno vedere da vicino le più avanzate realizzazioni, di cui hanno letto descrizioni e veduto fotografie. La visita al Salone sarà una presa di contatto immediata col multiforme e sempre progrediente mondo delle costruzioni aeronautiche. Per taluno, potrà risultare perfino rivelatrice di una realtà a lui lontana come lontani appaiono gli aerei in volo ad alta quota. Il Salone, il secondo che si tiene a Torino e che si propone di inserirsi tra le analoghe manifestazioni che da tempo si svolgono a Parigi, Farnborough e Hannover, presenta poi un'importanza particolare perché sarà, per così dire, la visualizzazione del dialogo in corso tra l'industria aeronautica italiana e quella estera, in vista di una sempre più stretta collaborazione. Tale dialogo merita di essere seguito da vicino, perché dal suo esito potranno dipendere future possibilità di sviluppo per la nostra industria aerospaziale. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, e specialmente negli ultimi anni, l'industria aeronautica è andata subendo in tutto il mondo un processo di trasformazione sempre più accentuato. A parte l'evoluzione tecnologica, imposta dalle crescenti velocità di volo (in particolare le supersoniche), dalla missilistica e dalle attività spaziali, nonché dall'affermarsi dell'elicottero e dai carichi sempre più notevoli che occorre trasportare per via aerea, vi è stato anche un netto spostamento quantitativo dal campo militare a quello civile nella eostruzione degli aerei. Le industrie aeronautiche hanno veduto così allargarsi grandemente non solo il loro campo di attività, ma altresì il mercato dei loro potenziali clienti. Non v'è oggi paese, per piccolo che aia, il quale non abbia una sua aviazione civile. Negli Stati Uniti, sono circa 100 mila i privati possessori di aeroplani. Nello stesso tempo, la complessità e il costo dei moderni aerei militari a getto, con le loro installazioni elettroniche per il volo au¬ tomatico e il combattimento, hanno suggerito la convenienza della collaborazione internazionale tra le industrie costruttrici dell'Occidente. Tale tendenza ha naturalmente favorito le nazioni di più lunga tradizione aeronautica. L'Italia, della quale non è qui il caso di ricordare il contributo al progresso dell'aviazione (iniziatosi all'epoca stessa dei pionieri e culminato in una ricchissima serie di primati in ogni categoria di aeroplani ad elica), non ha mancato, anche nell'era degli aviogetti, di far sentire la sua presenza. Risorgendo dalle distruzioni belliche, una prima notevole affermazione la nostra industria aeronautica ebbe con il caccia tattico Fiat G. 91, vincitore, come è noto, di un importante concorso Nato. L'aereo venne adottato e vola in vari paesi del Patto atlantico. Poi si ebbe il successo degli elicotteri costruiti dal- l'Agusta, su licenza dell'americana Bell : elicotteri venduti in pressoché tutti i paesi europei e alla stessa Gran Bretagna. In seguito (citiamo solo alcune delle tappe fondamentali ), vi fu la costruzione, in collaborazione con altre importanti industrie europee, del caccia bisonico F 104G. La impresa, di vasto respiro, ha rivestito una sua importanza particolare, perché capo-commessa la Fiat; ad essa hanno partecipato le maggiori ditte aeronautiche italiane. Da parte sua, la Macchi realizzava quel suo aereo da scuola a getto MB 326 che è stato prescelto anche da vari paesi esteri, tra cui Australia e Sudafrica. La viaggio, i cui anfibi sono noti forse più all'estero che in Italia, stipulava con l'americana Douglas un accordo per la realizzazione dell'executive a getto PD 808, di cui sta per iniziarsi la costruzione in serie. Altri concreti accordi internazionali, sul piano governativo e industriale, sono stati stretti in campo avioelettronico, missilistico e spaziale (basti ricordare la Eldo, la Esro e la Eurospace, miranti alla costruzione e al lancio di satelliti europei per telecomunicazioni). Il progresso aeronautico corre però in fretta e oggi si parla di aerei a sollevamento e atterramento verticali, di aerei da trasporto supersonici, di aerobus con centinaia di posti. Sempre più si rende indispensàbile la collaborazione internazionale in campo costruttivo. L'industria aeronautica italiana vi partecipa, anche perché sa che il suo contributo è considerato tra i più validi dalle maggiori industrie estere. La confermata loro presenza al Salone di Torino ne è una prova. Un altro aspetto merita di essere sottolineato. Esso è additato dalla stessa Associazione industrie aerospaziali, che insieme con il Comitato internazionale dell'assistenza aeroportuale organizza la manifestazione; ed è che le costruzioni aeronautiche danno il « la » al progresso tecnologico. Industriali e tecnici di svariati settori produttivi potranno avere pertanto dall'annunciato Salone indicazioni circa gli sviluppi delle moderne tecniche costruttive ed applicative, come spesso è accaduto in passato. Chi non sa che le cosiddette « carrozzerie portanti » delle automobili, gli ammortizzatori oleopneumatici, una estesa varietà di leghe leggere e di acciai ad alta resistenza, molti dispositivi elettronici che oggi entrano nell'automazione e nelle telecomunicazioni, la tecnica dell'incollaggio dei metalli, i più elaborati sistemi di calcolo matematico, gli stessi progressi della psicotecnica, lo sviluppo della motoristica e dei carburanti, la perfezione degli stru- menti di misura e controllo, nono dovuti o sono stati stimolati dalle esigenze aeronautiche e, più di recente, da' quelle aerospaziali? Grazie al Salone internazionale dell'aeronautica e delle attrezzature aeroportuali, Torino liverrà così il centro italiano di confronto non solo della migliore produzione aeronautica, ma altresì del più avanzato progresso tecnologico in generale. Un avvenimento al quale; si deve augurare, grazie alla fattiva collaborazione degli enti e persone! interessate, il migliore dei successi. Salvatore Caldara Esperto costruzioni aeronautiche Il « Mystère 20 » durante da Bordeaux a Merignac. il primo volo di prova compiuto il 1" gennaio scorso E' un aereo destinato al turismo e agli uomini d'affari 11 più grande bombardiere americano, l'XB 70 A, mentre esce dall'hangar per un volo di collaudo. Lungo 55 metri e largo 31, vola a 21 mila metri di quota

Persone citate: Salvatore Caldara