Oggi il rientro del «Gemini 7» dopo 14 giorni di volo nel cosmo

Oggi il rientro del «Gemini 7» dopo 14 giorni di volo nel cosmo Gli astronauti Borman e Lovell azioneranno i razzi frenanti all'inizio della 207* orbila - La discesa nella slessa zona dell'Atlantico, a sud delle Bermude, dove già sono scesi Schirra e Stafford (Nostro servizio particolare) Houston, 17 dicembre. Frank Borman e James Lovell tornano domani sulla Terra concludendo la spettacolare cavalcata negli spazi del Gemini 7, che li ha visti impegnati nella conquista di una serie di primati per l'astronautica americana e protagonisti, con il Gemini 6 di Walter Schirra e Thomas Stafford, del primo appuntamento e del primo volo in formazione di cosmonavi nella storia dei voli spaziali. Mentre Frank e Jim proseguivano la corsa, dopo averne avuto l'autorizzazione dal centro di Houston che aveva attentamente vagliato la situazione (ieri erano emersi difetti a due razzi di manovra e alle pile a combustibile), l'ente spaziale americano divulgava le spettacolari pellicole cinematografiche a colori riprese dai due del Gemini 6. Nitide come quelle della passeggiata spaziale di Ed White, l'astronauta del Gemini Jf, le immagini hanno affascinato _.i cinquanta giornalisti radunati al Centro spaziale di Houston per l'eccezionale spettacolo. Il Gemini 7..si vede chiaramente contro lo sfondo bianco delle nubi terrestri e quello azzurro brillante del cielo. E' vicinissimo al punto di ripresa, si vedono bene le parole United States dipinte in bianco sullo .scafo nero. E' visibile anche la « coda » lunga quattro metri e mezzo che sorprese Borman e Lovell sbattendo contro il finestrino di James poche ore dopo il lancio della caIbina, i' 4 dicembre. Schir¬ ra e Stafford hanno espresso il parere che si tratti di una striscia di fibra di vetro del materiale frapposto fra il secondo stadio del razzo vettore e la capsula. Sul Gemini 6 erano installate due cinecamere; i funzionari della Nasa dicono di ignorare quale sia stata usata. Sono state riprese anche delle fotografie, che saranno diffuse in un secondo momento. Rilevano a Houston che dopo dodici giorni di volo la «"numero sette ''pareva nuova ». Un attento esame dei fotogrammi mostra però tracce di macchie sui finestrini : « Non abbiamo spiegazioni del fatto », dicono quelli dell'ente spaziale. Mentre il film veniva proiettato a Houston, Schirra e Stafford arrivavano in aereo a Cape Kennedy, dal¬ la portaerei Wasp che li ha presi a bordo ieri dopo il rientro dal trionfale volo orbitale. Riposati, di eccellente umore, hanno lasciato la nave su un bimotore S-2-E diretto alle Bermude. Intanto la Wasp si preparava al recupero del Gemini 7, che scenderà in Atlantico alle quindici (ora italiana) di domani sabato. Schirra e Stafford avevano trascorso una notte tranquilla, dopo una nuova prova della pressione del sangue e delle condizioni del cuore. Prima erano stati ospiti d'onore degli ufficiali della portaerei, in un pranzo al lume di candela. Il dottor Howard Minners ha dichiarato che le condizioni dei « gemelli spaziali » mostrano ben poco mutamento rispetto a quelle che precedettero il lancio, se si fa eccezione per un aumento delle pulsazioni e della pressione e della perdita di peso (Stafford ha perso circa tre chili e mezzo nel volo, ma sette ore dopo l'arrivo ne aveva già ricuperati quasi tre ; Schirra ha perso due chili e sette etti ma ne ha ricuperati subito oltre due e un etto). L'autorizzazione al Gemini 7 per la prosecuzione del volo è stata data dal direttore John Hodge men tre la cosmonave entrava nella centonovantesima or bita. « La squadra del turno azzurro » ha detto il controllore di volo Charles Bas sett « è lieta di darvi il " go " per il grande 207-1 (atterraggio all'inizio della 2073 orbita) ». E Borman ha risposto: «Okay». Si è poi spiegato a Houston che le batterie ancora in fun zione non mostrano indicazione alcuna di esaurimento, e si è smentito vigoro samente che l'evidente pre occupazione mostrata ieri da Borman indicasse un suo desiderio di far rientrare la capsula con un giorno di anticipo. Al contrario il comandante del Geìnini 7 e il suo compagno sono ancora pieni di entusiasmo e desiderosi di condurre la missione fino al traguardo prefissato. Quanto ai due razzi di manovra difettosi, non costituiscono problema serio, non avendo che fare con le manovre di reingresso. Lovell ha chiesto stamane a Christ Kraft, direttore di volo principale del Gemini 7, se la signora Lovell « sia sempre in attesa del bebé ». Ha avuto risposta affermativa. Così Jim rischia di non conquistare un altro record, quello di primo « astropop », o papà spaziale. Il Pioneer lanciato ieri dagli Stati Uniti è in orbita solare e si comporta « impeccabilmente », inviando a terra segnali nitidi e chiari. Fornirà preziose informazioni sulle radiazioni e sui venti solari, nonché su altri fenomeni riguardanti il Sole e che gli scienziati intendono conoscere meglio. Alla Nasa si è in tripudio per questo ulteriore successo. u. p. Oggi il rientro del «Gemini 7» dopo 14 giorni di volo nel cosmo

Luoghi citati: Houston, Stati Uniti