L'ultima sondaggio in Francia: De Gaule 55%, Mitterrand 45 di Sandro Volta

L'ultima sondaggio in Francia: De Gaule 55%, Mitterrand 45 Domenica le votazioni per il ballottaggio L'ultima sondaggio in Francia: De Gaule 55%, Mitterrand 45 L'indagine compiuta dallo stesso istituto che previde i risultati del 5 dicembre - I dati si riferiscono al 78% degli elettori .interrogati: il 22% non ha ancora deciso - De Gaulle alla tv attacca duramente il regime dei partiti (Dal nostro corrispondente) Parigi, 15 dicembre. L'istituto francese di opinione pubblica, che alla vigilia degli scrutini del S dicembre aveva pubblicato con stupefacente approssimazione la percentuale di voti che avrebbe avuto il generale De Gaulle, annunciando così per la prima volta che egli avrebbe dovuto andare in ballottaggio, comunica ora i risultati di una nuova indagine, compiuta anche questa volta col sistema scientifico americano dei sondaggi Gallup. Secondo tale indagine, il 19 dicembre, il generale De Gaulle avrà il SS per cento dei voti e Francois Mitterrand il 45 per cento. Bisogna tuttavia tener conto che il sondaggio è stato eseguito sui dati raccolti fino a sabato scorso, ossia a una settimana dal ballottaggio di domenica prossima, e in que sta settimana la propaganda imiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitii elettorale è stata particolarmente intensa e tale da poter modificare sensibilmente ogni previsione. I dati dell'istituto, d'altronde, si riferiscono soltanto al 78 per cento degli elettori interrogati, perché il rimanente 22 per cento ha detto di non aver ancora deciso, oppure ha rifiutato di rispondere La situazione rimane dunque ancora del tutto incerta. La sola previsione che generalmente si fa è che ci sarà uno scarto minimo di voti fra i due candidati, con una certa probabilità, almeno per ora, che il presidente uscente ottenga una lievissima maggioranza. Ma, allo stato attuale delle cose, anche le previsioni più prudenti rischiano di essere smentite dai fatti. Rimane, per esempio, l'incertezza sui quattro mtJtoni di voti che il 5 dicembre andarono al candidato del centro, Jean Lecanuet. Quei voti sono in massima parte legati agli impegni presi da ciascuno dei due candidati sulle que stioni europee. Mitterrand ha assunto a questo proposito una posizio ne estremamente chiara: ha dichiarato che, se verrà eletto, riaprirà subito le trattati ve di Bruxelles sul Mercato comune e sosterrà l'unità politica dell'Europa. Contraddit torio è, invece, la posizione del generale De Gaulle, il cui portavoce ha smentito oggi ciò che il generale aveva affermato ieri. Il ministro delle Informa zioni, Alain Peyrefitte, ha di chiarata infatti che, nel Consiglio dei ministri di stamane il ministro degli Esteri, Couve de Murville, riferendo i risultati delle conversazioni avute a Roma col ministro Colombo, ha detto che < i contatti sono stati positivi nella misura che lo permetteva la situazione interna; Couve ha avuto l'impressione che le decisioni necessarie potranno venir prese dopo il 19 dicembre. I principali ostacoli alla ripresa delle conversazioni europee sono stati eliminati e ci sì avvia verso questa ripresa ». E' una dichiarazione che contrasta con quanto aveva detto ieri alla televisione il Capo dello Stato, parlando delZ'«integrazione dei miti e delle chimere ». Il generale De Gaulle aveva affermato infatti di essere disposto alla ripresa delle trattative di Bruxelles < a condizione, ben inteso, che sia per concludere e che non si venga ad adornare l'entrata dell'agricoltura francese nel Mercato Comune, che non si venga ad adornarla di condizioni politiche che, dal punto di vista della Francia, non sono evidentemente accettabili». E' vero, cioè, che il governo francese è pronto a riprendere le trattative, e Couve lo ha dichiarato anche in una risposta scritta ad Emilio Colombo, a condizione, però, che gli altri cinque governi si sottomettano in precedenza al punto di vista della Francia. Si sono concluse stasera le interviste con i due candidati, trasmesse alla televisione. Il generale De Gaulle ha parlato della Costituzione che egli ha dato al Paese; la sua è stata una lunga polemica contro il regime dei partiti, imperniata sul concetto totalitario che non esiste né la destra né la sinistra, ma soltanto la Fran- cia Sandro Volta

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Francia, Parigi, Roma