Accordo sul finanziamento per il piano della scuola

Accordo sul finanziamento per il piano della scuola Fra i quattro partiti, dopo le retenti polemiche Accordo sul finanziamento per il piano della scuola Da domani sì discuteranno alcuni punti ancora incerti della legge che riforma licei ed istituti tecnici - Tutta la complessa materia dovrebbe essere approvata dal Consiglio dei ministri entro questo mese (Cai «ostro corrispondente) Roma, 15 dicembre. I quattro partiti della maggioranza hanno raggiunto oggi l'accordo sul finanziamento del plano della scuola. La legge di finanziamento (1400-1500 miliardi in cinque anni variamente ripartiti a seconda dell'andamento della nostra economia) andrà al prossimo Consiglio dei ministri per l'approvazione e la successiva presentazione alla Camera. Gli impegni assunti, che esigevano la presentazione alla Camera della legge entro il 31 dicembre, saranno così rispettati. V'è un'evidente soddisfazione nelle file della maggioranza: le trattative, con le tensioni registrate nei giorni scorsi, avevano preoccupanti implicazioni politiche. Non tutto è però sistemato. Rimangono altre cose da esaminare: l'edilizia scolastica, per esempio, e alcune riforme per la scuola media superiore. Se ne tratterà nel prossimi giorni a cominciare da venerdì. La speranza è che si giunga ad una conclusione entro Natale: gli esponenti del quattro partiti si dichiarano, con le dovute cautele, ottimisti. E' stato anche raggiunto un accordo sulla ripartizione dei fondi tra scuola materna statale e quella non statale (cioè gli asili privati che esistono attualmente). Degli 84 miliardi complessivi previsti per II prossimo quinquennio, 36 miliardi e mezzo andranno alla scuola materna statale di nuova istituzione, 36 miliardi e mezzo agli asili privati e 11 miliardi andranno alle scuole dipendenti dalle provìnce e dalle regioni. II socialista on. Ferri ha giudicato <equa» questa ripartizione. Altra notizia che riguardala scuola. Alla Camera è stata conclusa oggi la discussione generale sulla istituzione della scuola materna ed è stato approvato, dopo un Intervento del democristiano Gagliardi, il passaggio agli articoli. Ma la decisione di chiudere la discussione generale è stata laboriosa. Democristiani e socialisti si erano irrigiditi. I primi intendevano presentare su bito emendamenti che avreb bero rimesso tutto in discussione. I secondi esigevano garanzie solenni dal ministro dell'Istruzione. L'accordo è stato alla fine raggiunto sulla base di un compromesso: 1 democristiani si impegnano al rispetto delle intese tra 1 partiti della maggioranza a condizio¬ ne che, nel frattempo, non vengano fatte pressioni di nessun genere per forzare le cose. Salvata la faccia di tutti, è stato stabilito di riprendere il dibattito sulla scuola materna, per l'esame dei singoli articoli della legge, il 12 gennaio. Tutto ciò è più di quanto fosse lecito prevedere nei giorni scorsi. Il clima è diventato più disteso. Sono destinate a rientrare poco alla volta, di fronte all'evolversi degli avvenimenti, le opposizioni interne alla de che Ieri si erano manifestate con minacciosa vivacità. Il fatto che Moro sia intervenuto ieri, nel momento più critico, facendo opera di persuasione presso 1 parlamentari democristiani (non dal banco di governo, come è stato detto, ma negli urlici della Camera) ha dato ai partiti alleati della de la sicurezza che 11 governo intende rispettare gli accordi stipulati tra gli esponenti di centro-sinistra. m, t.

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