Nave con 33 marinai italiani in fiamme al largo della Spagna

Nave con 33 marinai italiani in fiamme al largo della Spagna IVìiiceiitlfo dopo uno scoppio in sala-macchine Nave con 33 marinai italiani in fiamme al largo della Spagna E' il mercantile Vesper : morto il capo-macchinista Giovanni Noli, 26 anni, di Genova L'equipaggio (due ustionati) salvato da una petroliera norvegese e sbarcato a Cartagena - Il piroscafo, che batte bandiera panamense, rimorchiato verso la costa (Dal nostro corrispondente) Genova, 14 dicembre. Giovanni Noli, un giovanissimo ufficiale di macchina genovese è Z'unica vittima dell'incendio sviluppatosi ieri sera, dopo uno scoppio, a bordo del € Liberty » pa?iamense Vesper di 7134 tonnellate. La nave è stata abbandonata dall'equipaggio (33 marittimi italiani ed un marinaio negro del Ghana) ieri sera alle 19,30 al largo di Cobo De Gota, a sud di Cartagena. Le ultime notizie giunte stasera a Genova, dove era la base operativa della nave, presso l'agenzia marittima « Oceanie» in via Sottoripa, dicono che l'unità non è affondata. Un'altra nave sarebbe riuscita a prenderla a rimorchio ed a trainarla verso il porto di Cartagena dove sono già sbarcati sani e salvi (eccetto due /eriti leggeri) tutti i membri dell'equipaggio. I naufraghi sono stati raccolti dalla petroliera norvegese Rubystream. Le notizie sulle cause dell'in cidente sono ancora troppo frammentarie, per una ricostruzione precisa, ma pare accertato che l'origine dell'incen dio sìa dovuta allo scoppio di una conduttura di combustibile ad alta pressione. La nave stava dirigendosi, con un carico di tremila tonnellate di cemento verso Abidjan, sulla Costa d'Avorio, dopo esser partita da Marsiglia alle 22 di sabato scorso. Secondo le segnalazioni del comandante, tutto si è svolto in modo fulmineo. L'esplosione avrebbe colpito in pieno Giovanni Noli e subilo dopo la nafta avrebbe preso fuoco diffondendo l'incendio in tutto il locale macchine. Qualcuno ha sentito il Noli gridare e chiedere soccorso, ma non è stato possibile aiutarlo. L'incendio si è diffuso in breve al resto della nave rendendo critica la situazione in pochissimo tempo. Dopo poco più di mezz'ora il comandante è stato costretto ad ordinare di ammarare le scialuppe di salvataggio. I membri dell'equipaggio, in buona parte liguri di Genoiya, Camogli e La Spezia, si sono comportati con mol- Tifduiscrma a e a ta disciplina e non c'è stato} panico, sebbene le condizionil del mare, piuttosto agitato, ostacolassero le operazioni di bbandono della nave. Due uomini, gli ingrassatori Gerolamo Faggioni abitante a Cadìmare (La Spezia) e Felice Mandato, bitantc in salita Priaro a Camogli, sono rimasti leggermente feriti. Essi sono stati poi medicati e subito dimessi all'ospedale di Cartagena. L'elenco dell'equipaggio, dal quale manca però un nominativo che non è stato possibile ottenere a Genova, è il seguente: Comandante Emanuele Rovello, Recco (Genova); primo ufficiale Mario Marini, Genova; secondo ufficiale Michele Schiaffino, Camogli; terzo ufficiale Giovanni Vaccarezza, Camogli; marconista Silvano Po, Lizzano (Massa Carrara); direttore di macchina Fortunato Olivari, Camogli; prima macchinista Giovanni Noli, Genova (unica vittima); secondo mac- hinista Michelangelo Vignolo, Camogli; terzo macchinista Giuseppe Esposito, Amalfi; nostromo Giovanni Sauli, Cagliari; marinai: Mario Massa, Serra Ricca (Genova); Ignazio Amodio e Pasquale Belvito, di Monopoli; Ugo Grelli, GenovaVoltri. Giovanotti: Mario Fornaciari, Viareggio; Giuseppe Chiaromonte, Bogliasco; Pietro Massone, Cervo Ligure (Imperia). Mozzi: Ferdinando Pettinari, Bogliasco; Enrico Balestri, Barba Regina (Pisa); caporale Attilio Solfi, Santa Margherita Ligure; operai meccanici: Giovanni Leocci, Monopoli; Bruno Arrighi, Genova-Sestri; fuochisti: Giuseppe Biase, Molfetta (Bari); Lorenzo Motti, Pugliola (La Spezia); Giorgio Chiara, Pugliola Solaro (La Spezia); ingrassatori: Felice Mandato, Camogli; Gerolamo Faggioni, Cadìmare (La Spcia); carbonaio Cosimo Tricarico, Gallipoli (Lecce); cuoco Pietro Agosto, Pozzallo (Ragusa); garzone di cucina B'rancesco Petruzzella, Molfetta; cameriere Giovanni Battistelli, Tellaro (La Spezia); piccolo di camera Giuseppe Furciniti, Le scialuppe sono rimaste in mare fino alle 22, quando è giunta la Rubystream che ha preso i naufraghi a bordo. Gli italiani sono stati rifocillati, hanno avuto vestiti, coperte, cibo e bevande calde. Il comandante della petroliera, accogliendo la richiesta del capitano Revello ha incrociato nella zona fino alle 23 nella eventualità che l'incendio della Vesper potesse diminuire di intensità consentendo il reimbarco di almeno una parte dei marittimi. E' noto che le leggi internazionali marittime attribuiscono la proprietà della nave all'armatore fintantoché il suo equipaggio non abbandona la nave o, quanto meno non si allontani dalla zona nella qua le essa si trova, con l'intenzione di mantenerne il posses so. In caso contrario la nave diviene giuridicamente < relit to» e può diventare di proprie tà di chi riesca a salirvi a bordo e a rimorchiarla. Ma l'incendio continuava e la Rubystream carica di petrolio, te meva un'esplosione. La vittima dell'incendio abitava a Genova in via Pisacane insieme alla madre ed aveva solo 26 anni. Suo padre era morto tn Russia durante laguerra e la madre aveva /at-to sacrifici per farlo studiare,lavorando come operaia alla «AnsaMo San Giorgio». . i-k • Filiberto Dani Giovanni Noli, 26 anni, il capo macchinista morto