Forse una passione per la moglie della vittima spinse l'assassino di Cairo a uccidere il tassista

Forse una passione per la moglie della vittima spinse l'assassino di Cairo a uccidere il tassista nessuna traccia dell'autore del feroce omicidio Ancora Forse una passione per la moglie della vittima spinse l'assassino di Cairo a uccidere il tassista La donna ha subito ieri altri due interrogatori - Le sue dichiarazioni non hanno portato nulla di nuovo alle indagini - Scartata la rapina, si fa anche l'ipotesi della vendetta - Ricerche fra i compagni di lavoro e gli amici (Dal nostro inviato speciale) Cairo Montenotte, 14 dicembre. I carabinieri della tenenza di Cairo Montenotte col maresciallo Ciuffardi e quelli della squadra giudiziaria di Savona, in collaborazione con la Mobile savonese col dottor Acierno, sotto la direzione del pretore dott. D'agostino, stanno scavando nella vita di Ettore Desslno, l'autista rimasto vittima sabato sera d'un feroce criminale. Le indagini sono estese ai compagni di lavoro, agli amici, ai congiunti. In particolare le ricerche degl'inquirenti sono concentrate su alcune conoscenze della moglie Maria Bovio, una bella signora di trentadue «tini. Nulla finora è emerso Che possa far condensare i sospetti su una qualsiasi persona, nessun appiglio concreto permette di orientare le indagini in un senso piuttosto che in un altro. Esse sono rivolte su tutte le piste possibili. Ma do¬ . a n r l o . e a i. e , i n u ¬ po tre giorni d'intensa attività, purtroppo si è ancora al punto di partenza. In caserma non vi sono fermati, nei verbali non esistono indiziati. Le tre piste principali sono: la rapina; la vendetta; il movente passionale. Ognuna di esse è affidata a una diversa squadra d'investigatori, allo scopo d'evitare possibili interferenze. La pista della rapina è seguita in realtà per eccesso di zelo, proprio per non lasciare nessuna zona priva di approfondite ricerche. Non convince infatti un rapinatore che uccide per quindioi-ventimila lire, la somma che il povero Cessino soleva tenere addosso. Non convince la sua ferocia, quei sette colpi di pistola, sei dei quali sono inutili, c possono rappresentare per lui un pericolo. La strada del delitto infatti a quell'ora era frequentata, per la festa che si svolgeva nella frazione San- Mulinili hi... iii.iiiii.il. un iiiiHiiiiniiiiiiiiiii. ih t'Anna alla quale conduce. Quei colpi dopo che il Dessino era stato fulminato dal primo, alla tempia, fanno pensare a un uomo che volesse esser proprio sicuro d'uccide re perché ben conosciuto dal la vittima. O a un assassino animato da un insaziabile spirito di vendetta. Ecco che si giunge alla seconda pista. Ma una vendetta generata da motivi gravissimi, da un odio assoluto, senza pietà: il che non eselude una\ \condo «necessità di sopprimere* scaturita dal bisogno d'eliminare il testimone, il possibile accusatore. Si stanno vagliando tutte le ipotesi. Ettore Dessino aveva una doppia vita? Non pare; tutto sembra limpido nella sua esistenza: lavora alla Montecatini, per arrotondare il salario e assicurare il benessere alla famiglia fa l'autista di tassì con quei pochi clienti che capitano in un entro come Cairo Montenotte. Faceva il contrabbando/ Si sta esaminando anche questo. Gioielli, tabacco, addirittura cocaina e eroina. Sono molte le voci che corrono in città, e gl'inquirenti minuziosamente, le controllano tutte. In un altro campo, ma sempre nello stesso settore della rappresaglia, non si trascura un'eventuale rivalità di lavoro: allo stabilimento, magari degenerata infuno spTfiporzinna^t inasprimento di animi, o fra i tassisti. Ma à inconcepibile, sono pochi, si conoscono tutti, sono amici, altro che rivali. Si è detto che tempo fa egli trovò la macchina rigata da un chiodo. Annunzio di vendetta? Comune atto di anonimo vandalismo? Nella città è un gesto purtroppo abbastanza frequente, e l'autore dello sfregio non conosce nemmeno la sua vittima. Quei sette colpi di pistola fanno pensare ad altro, u un ynovente passionale, ed eccoci alla terza pista. Un uomo acceso da insana passione per la signora Maria Bovio, magari a sua insaputa, una passione morbosa che trascina alla follia, al gesto assurdo, assolutamente spropositato. O un innamorato respinto, così acceso di lei da. decidere, in un impelo irragionevole, il vilissimo atto criminoso. La signora, fra le sue conoscenze, era al corrente dl tuie infatuazionef Maria Bovio è stata ripetutamente e lungamente interrogata ieri e oggi dai carabinieri, i quali considerano questa l'ipotesi più valida. Una passione, specialmente non corrisposta, può muovere al delitto. Un primo interrogatorio la vedova lo ha subito ieri pomeriggio, dalle quattro a mezzanotte. Un sequesta mattina dalle undici alle tredici; un terzo questa sera dalle diciassette alle venti. La signora potrebbe avere la chiave della, tragedia, dalla sua collaborazione potrebbe venire la luce. Ieri l'interrogatorio è stato iniziato mentre le campane suonavano a morto per il funerale del marito. O per ritrosia o per altro, da parte sua non è venuta quella collaborazione che gl'inquirenti si attendono. Per scrupolo anche i suoi conoscenti sono sottoposti a interrogatori e indagini. A loro volta i fratelli di Ettore Dessino sono stali interrogati, nella speranza che da essi possa venire un barlume. Abbiamo incontrato questa sera due dei suoi nove tra fratelli e sorelle. Erano Angelo e Piero. « Vedete, sono in divisa, — ha detto Angelo, che 6 guardacaccia, — anch'io svolgo Indagini, e 1 miei fratelli non stanno certo con le mani in mano. Non sappiamo nulla. Se sapessimo qualcosa l'assassino non se la passerebbe liscia *. Giuseppe Faraci L'automobile nella quale è stato ritrovato ucciso il tassista Ettore Dessino Da sinistra, Angelo e Piero Dessino, fratelli del tassista ucciso nell'automobile presso Cairo Montenotte

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